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POLITICA. NEL PD SCOPPIA LA "DEBORA-MANIA", LA RAGAZZA CHE "RIMPROVERA" IL LEADER ...

NEL PD DI FRANCESCHINI, UN FORTE VENTO DI PRIMAVERA. DEBORA SERRACCHIANI ARRIVA DA UDINE E ILLUMINA MENTI E VOLTI. Una nota di Francesco Costa

lunedì 23 marzo 2009 di Federico La Sala
[...] Applausi a spellarsi le mani, ampi sorrisi da parte del segretario, urla di incoraggiamento di un pubblico formato esclusivamente da dirigenti locali come lei: coordinatori cittadini e di circolo, membri degli esecutivi regionali, provinciali e comunali. Persone che durante questi mesi hanno faticato per tenere in piedi il partito e che oggi guardano rinfrancate alla gestione del nuovo segretario: «Franceschini ha il compito di dare una credibilità nuova a questo partito e ci sta (...)

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> NEL PD DI FRANCESCHINI, UN FORTE VENTO DI PRIMAVERA. ---- la gara per la leadership del Partito Democratico si presenta affollato già quattro mesi prima dell’appuntamento congressuale... Il 2 luglio incontro con Veltroni e Serracchiani.

lunedì 15 giugno 2009

Il 2 luglio incontro con Veltroni e Serracchiani

La corsa non è ancora cominciata, il gong sarà suonato nella direzione del 26 giugno quando i big del Pd convocheranno il congresso, alzando il sipario su un dibattito che si annuncia infuocato. Ma tra candidature annunciate da tempo e discese in campo maturate più sull’onda dell’emotività che di vere piattaforme, la gara per la leadership del Partito Democratico si presenta affollato già quattro mesi prima dell’appuntamento congressuale.

Due anni dopo il discorso del Lingotto, con cui si era candidato alla guida del Pd, e a cinque mesi dalle dimissioni da segretario, Walter Veltroni torna in campo con un’iniziativa pubblica, il 2 luglio pomeriggio al Centro Congressi Capranica. Il perché lo spiega lo stesso primo segretario Democratico con un intervento che pubblica su Facebook: il progetto del Pd, afferma, è messo in discussione, tornano «richiami antici» e «aumentano le tensioni»; e lui vuole mettere in chiaro che «di tutto abbiamo bisogno, tranne che di ritorni ad un passato che ha poco da dire». Veltroni assicura che non sarà una riunione «correntizia» e sottolinea che in questi mesi ha evitato ogni «recriminazione» o «intervista malevola», assicurando «a Dario Franceschini, al suo sforzo intelligente, un sostegno leale e sincero». All’incontro promosso da Veltroni parteciperanno Francesca Barracciu, Tito Boeri, Sergio Chiamparino, Paolo Gentiloni, Pietro Ichino, Andrea Martella, David Sassoli, Aldo Schiavone, Debora Serracchiani. Lo presiederà Luigi Zanda.

PIER LUIGI BERSANI L’ex ministro e responsabile economico del Pd è al momento l’unico candidato ufficiale con un annuncio che risale ancora ai tempi della segreteria Veltroni. Anche se Bersani rinunciò a candidarsi dopo le dimissioni del primo segretario del Pd in nome di un accordo di vertice che preferì la soluzione-ponte di Dario Franceschini piuttosto che un congresso anticipato. Ora però l’ex ministro diessino non ha intenzione di fare altri passi indietro ed è contrario anche ad intese che impediscano «un dibattito vero» e una scelta chiara da parte di militanti e popolo delle primarie. Al suo fianco si è schierato da tempo Massimo D’Alema, che confina una sua candidatura alla «extrema ratio» e, nei giorni scorsi, Enrico Letta, che però esclude ticket con Bersani come Veltroni fece con Franceschini.

DARIO FRANCESCHINI Il segretario del Pd ha sempre detto che il suo lavoro finisce ad ottobre, sviando alla domanda se si sarebbe candidato alla leadership. Ma da più parti ci sono sollecitazioni perchè l’esponente ex Ppi continui il suo lavoro da segretario. Tra i sostenitori di Franceschini, sia pure in modo non ancora ufficiale, c’è Piero Fassino mentre Walter Veltroni, che scelse il suo vice quando a marzo si dimise, ha respinto come «polpette avvelenate» le voci circa suoi ’giochì precongressuali, ovvero l’ipotesi di un ticket Franceschini-Debora Serracchiani, pur vedendo «un’intera classe di giovani dirigenti» pronti per la guida del partito.

IGNAZIO MARINO - Il senatore del Pd, salito agli onori della cronaca soprattutto per la battaglia laica sul testamento biologico, viene accreditato come «il terzo uomo», espressione più della società civile che della politica. In realtà sul chirurgo, candidato due legislature fa da Fassino e D’Alema, c’è un pressing a candidarsi dall’area che fa capo a Goffredo Bettini, ex braccio destro di Veltroni, che ha rotto con Franceschini.

PAOLA BINETTI La deputata teodem ha annunciato la sua discesa in campo «per la guida morale del partito» contro l’ipotesi di una candidatura di Ignazio Marino. Al centro della sua decisione, la difesa dei «valori cattolici» nella convinzione che «se il partito non diventa un serio interlocutore del mondo cattolico, non si schioda dal 25%».

ERMETE REALACCI L’ex presidente di Legambiente e ex Dl si è detto pronto a correre, convinto che al centro del dibattito del Pd ci debba essere la questione dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e per schierarsi contro assi «tra ex comunisti ed ex democristiani». Priorità condivisa da Francesco Rutelli, molto critico sulla scelta del Pd di entrare nell’Alleanza dei socialisti e democratici (Asde) al Parlamento europeo, al punto da annunciare il voto contrario in direzione.

I GIOVANI ANCORA DIVISI La nuova guardia del Pd coltiva da tempo ambizioni di leadership ma al momento i cosiddetti ’quarantenni’ del partito, per lo più dirigenti e parlamentari, si presentano divisi. Da un lato, c’è il gruppo promotore del documento ’Indietro non si torna’, composta da parlamentari come Andrea Orlando, Andrea Martina, Francesco Boccia, e da segretari locali come il segretario lombardo Maurizio Martina. Da loro è partita la richiesta a NICOLA ZINGARETTI di candidarsi al congresso ma il presidente della Provincia di Roma ha declinato l’offerta. Ora il 2 luglio si riuniranno a Roma alla ricerca di un nuovo aspirante leader. Dall’altro lato, c’è un secondo gruppo di ’quarantenni’, composto da Matteo Renzi, Sandro Gozi, Paola Concia e Ivan Scalfarotto, che si sono dati appuntamento al Lingotto di Torino il 27 giugno per lanciare una piattaforma congressuale in attesa di trovare il loro candidato.

* l’Unità, 15 giugno 2009


NOTA:

"ENCEFALITE LETARGICA": CROLLO DELLA MENTE - NEL "PD".

-  PD, SVEGLIA!!! ALTRO CHE "SCOSSE": E’ LA CATASTROFE DELL’ITALIA.

-  LA CORRUZIONE, LA FONDAZIONE di "un partito che non era più una parte ma il tutto": "Forza Italia", E IL CONSENSO !!! ...
-  "E’ il linguaggio del leader a svelare che il regime che giorno dopo giorno avanza nel nostro paese tende a riproporre qualcosa che l’Italia ha già conosciuto"(Adriano Prosperi).....

-  D’ALEMA, VELTRONI, SERRACCHIANI (!?), BERSANI, REALACCI, MARINO, BINETTI, SVEGLIA!!! E’ ELEMENTARE!!! BERLUSCONI E’ GIA’ CON UN PIEDE SUL COLLE (DAL ’94), CON LA FONDAZIONE DEL SUO PARTITO "ITALIANO" (D.O.C.), CON IL SUO "POPOLO DELLA LIBERTA’" (D.O.C.)!!!

-  Che si continui a ’dormire’: il cavaliere continua ad avere IL COPYRIGHT sul Nome e sull’Identità di tutti e di tutte e il "Pd", ormai, è solo una scatola vuota e un morto vivente - con tutta la nostra democrazia!!! AVANTI TUTTA, COSI’ .... E LE "SCOSSE" - nel "Pd" - saranno fortissime!!! ... ViVA IL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!!

Federico La Sala


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