Anche a Portocannone, finalmente, l’acqua prende Voce.

lunedì 27 dicembre 2010.
 

Portocannone. Continuano i disagi e le lamentele nei paesi basso molisani colpiti dall’emergenza idrica di questi giorni. Oggi è la volta, di portare agli onori della cronaca, le lamentale e le richieste di chiarimenti dei cittadini di Portocannone i quali, appunto, lamentano oltre al disagio in se - ovvero la non potabilità e quindi l’utilizzo dell’acqua per fini alimentari - anche il notevole ritardo con cui è stata emanata l’ordinanza comunale che vietava l’impiego della bevanda. I cittadini arbresch mettono in evidenza il fatto che nella loro comunità l’inutilizzazione dell’acqua per scopi alimentari è stata bloccata con notevole ritardo, ad esempio, rispetto al comune di Campomarino. Tanto è vero che il Sindaco della città di Campomarino emanava l’ordinanza per il divieto di utilizzo dell’acqua il giorno 17.12.10 -ordinanza n. 57 - mentre quello di Portocannone il 21.12.10 - ordinanza n. 80 - ben 4 giorni dopo. Perché questo discrepanza di quattro giorni? Perché, si chiedono ancora i compaesani di Mascio, ci è stata fatta bere l’acqua “sporca” per 4 giorni in più? Ed ancora sottolineano la mancanza di acqua potabile da cui potersi rifornire. In altri paesi i cittadini, citiamo sempre Campomarino, hanno potuto approvvigionarsi presso le autobotti messe a disposizione della Protezione Civile mentre a Portocannone, nonostante la richiesta fatta dal Sindaco il giorno 22.12.10, prot. 65/10, e l’annuncio della presenza, ancora oggi si può leggere sul tabellone elettronico sito in P.zza Skanderbeg l’informativa con cui si prevede l’arrivo e la presenza dell’autobotte, di un’autocisterna il giorno 24.12.10 in P.zza I° Maggio, nessuno dei residenti ne ha visto la presenza dell’autobotte né ha potuto, di conseguenza, rifornirsi di acqua potabile. In conclusione i cittadini di Portocannone chiedono al loro primo cittadino, nonché Presidente del Cosib, di farsi carico delle perplessità cresciute in seno alla comunità di chiarirle quanto prima e allo stesso tempo di impegnarsi per il futuro ad una politica di informazione maggiore.

Alessandro Corroppoli - 27 -12- 2010


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