Acqua al trialometano

giovedì 30 dicembre 2010.
 

Portocannone. Domenica mattina, il sole splende alto, la giornata è calda se si considera la stagione. La gente inizia ad uscire dalla chiesa dopo aver ascoltato la Messa domenicale, i bar e la piazza, complici gli ultimi giorni di festa, sono affollati. Lo scenario è di quelli buoni tanto buoni per uno, per il primo comizio dell’anno. In P.zza Skanderberg si parla di crisi idrica, di rifiuti, di Cosib ma a farlo, come dovrebbe essere, non sono i gruppi politici che siedono nei banchi del locale consiglio comunale maggioranza o opposizione che siano, di loro si son perse le tracce già da molto tempo, ma bensì i Comitati di Base (Cobas) i quali allargandosi ad un gruppo di cittadini del posto ha dato via a questa prima iniziativa pubblica, a cui seguiranno delle altre, per cercar di sensibilizzare e di informare la cittadinanza locale. A prendere la parola il loro portavoce, Andrea Di Paolo, il quale ha fatto riecheggiare nel cielo della piazza parole come lotta, moralità, dignità e libertà di informazione. Il Di Paolo annuncia che con l’aiuto dei legali dello Slai -Cobas nei prossimi giorni verrà inoltrata una denuncia nei confronti di “Molise Acque” per chiedere un risarcimento per i disagi creati e soprattutto per chiedere l’apertura di un’indagine per accertare le responsabilità, i responsabili di ci abbia commesso il fatto. “Il terrorismo psicologico che soffoca la libertà di pensiero delle popolazioni colpite dalla crisi idrica è tutta riassunta nel silenzio della politica ufficiale e dai comunicati fuorvianti che ogni giorno sia l’Arpam che Molise Acque fanno uscire sui giornali. Chi ha commesso il danno deve pagare. Chi ha subito il danno in qualche modo deve essere risarcito. Noi vagiamo sapere la verità, vogliamo sapere cosa è veramente successo e cosa c’è nell’invaso del Liscione”. Questo in sintesi il Di Pardo pensiero il quale terminato il suo intervento lascia microfono e parola a Musacchio Stefano il quale cerca di toccare le corde più sensibili dei suoi concittadini, che numerosi son lì a udire l’intervento, invitandoli a ribellarsi a questo sistema come hanno già fatto in passato per altre battaglie. Di tornare alla lotta perché oggi più di ieri è una lotta per la democrazia è una lotta per il bene comune. Infine viene annunciato che nei prossimi giorni verrà indetta una pubblica assemblea dove verrà invitata l’amministrazione, tutta, (accetteranno l’invito?) e dove verranno spiegate le modalità legali intraprese per ottener un risarcimento ma dove soprattutto verrà dato, attraverso l’intervento di esperti del settore, un quadro di quello che è successo in questi mesi a livello ambientale in basso molise.

Alessandro Corroppoli - 30 -12-2010


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