Lettere

Domenico Monteleone, legale di Assotutela, scrive ad Antonio "Goganga" Barile

Una lettera aperta per suonarla e per convincere il sindaco di San Giovanni in Fiore a un confronto pubblico
domenica 24 agosto 2014.
 

GOGANGA, IL SINDACO

(“l’uomo che perdeva i pezzi”)

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Cominciava con questo amabile ritornello una canzoncina di Giorgio Gaber: “Goganga”.

Era la storia di un tale che - affetto da un evidente difetto di parola - si era rivolto ad un medico la cui cura però aveva prodotto un danno ancora maggiore. Non so perché ma, leggendo la nota-stampa redatta e divulgata contro Emiliano Morrone - dal sindaco di San Giovanni in Fiore - mi è tornata alla mente questa canzoncina e non riesco più a levarmela dalla testa.

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Ho letto la nota-stampa e mi sarebbe senbratao azzeccato e perfettamente congruente se tale nota avesse portato la sottoscrizione Goganga. Si, firmato Goganga e non sarebbe cambiato nulla. Anzi probabilmente avrebbe avuto maggiore diffusione.

Una nota, infatti, che - ove fosse spuntata dei nomi di Emiliano Morrone e della città di San Giovanni in Fiore - potrebbe essere utilizzata ad ogni latitudine e ad ogni circostanza tanto è banale, superficiale, colma di luoghi comuni e di attacchi sterili ma buoni per tutte le stagioni. Insomma, una nota che non dice assolutamente nulla di concreto, di vero, di incisivo.

Una nota concepita (si fa per dire) e partorita solo e soltanto per denigrare gratuitamente Emiliano Morrone e, probabilmente, per colmare un complesso di inferiorità che - nascondi, nascondi e mimetizza, mimetizza - finisce per avere più risalto e diventare più evidente.

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Una delle prime cose che saltano all’occhio in questa nota-stampa è la circostanza per cui è completamente ignorata l’associazione organizzatrice ossia Assotutela. Com’è che ci si è dimenticati di Assotutela? Eppure gli eventi al Bar Modernissimi sono stati organizzati da Assotutela.

Eppure, il Presidente Michel Emi Maritato ha contattato direttamente il sindaco, anche telefonicamente, e lui (il sindaco) si è ben guardato dal rispondere. Vede, caro sindaco - lasciare in disparte Assotutela - è stata probabilmente una mossa, forse inconsapevole, finalizzata a personalizzare lo scontro con Emiliano Morrone.

E poi - se lei, così come dice, non lo stima - non era meglio intrattenere i suoi rapporti relativamente all’evento direttamente con Assotutela?

Ripeto, credo sia stata una mossa inconsapevole ma - proprio perché inconscia - che potrebbe essere dotata di una notevolissima carica simbolica, una miriade di significati e di significanti. O, più probabilmente - non vorrei equivocasse - di assolutamente insignificanti ... naturalmente ...

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Caro sindaco, sa come sono fatti gli avvocati! Sono fatti male, intendo. Perché quando ho letto che si poteva intervenire ad una delle giunte in piazza organizzate dalla sua amministrazione mi è venuta la curiosità e così - curiosa di qua e curiosa di la - ho scoperto che, nei quasi quaranta mesi della sua giunta, avete “fatto” appena due giunte in piazza. Appena due! In media una ogni venti mesi ... l’ultima (la seconda) risale addirittura all’aprile del 2013 ...

Insomma, Emiliano Morrone verrebbe pure alle sue giunte ma occorrerebbe giungere (mi perdoni il bisticcio di parole) alla determinazione di organizzarle e solo dopo si potrebbe pensare di far intervenire qualcuno. Non mi sembra insomma fattibile il contrario ossia venire e poi vederle organizzare ma mi rendo conto che questo potrebbe essere interpretato come il solito cavillo da legale. Sa come sono fatti ‘sti legali, no?

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Anche le note di diniego alla richiesta chiusura del traffico bisognerebbe saperle fare con piglio diverso, bisognerebbe saperle fare con più competenza, bisognerebbe saperle fare ... punto e basta! Perché alzi la mano chi mi può dire a quale criterio tecnico-giuridico-amministrativo sia stata conformata quella nota (si fa per dire) trasmessa a me personalmente. E perché non ad Assotutela? Perché a me personalmente e, soprattutto, con la dicitura Sig. Monteleone. Ma come, signor sindaco, perché - proprio nella Terra in cui un qualsiasi titolo non lo si risparmia a nessuno - mi ha voluto infliggere questo “affronto”?

Sa? Me ne farò una ragione ma, la prego, non commetta lo stesso errore con il suo capo-squadra Giuseppe Scopelliti, perché lui ci tiene al titolo, visto il gran numero di esami che ha trovato il tempo di sostenere positivamente nonostante i molteplici impegni e nonostante l’eccessivo carico di lavoro posto in essere ininterrottamente ed indefessamente per la nostra Calabria. Ma questo (gli esami a raffica, intendo) lo sanno tutti e lo saprà pure lei e questo errore - con Giuseppe Scopelliti - non lo farà di certo.

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Bellissimo il passaggio dove lei mena vanto di lavorare dieci ore al giorno per la sua città. Caspita, dieci ore al giorno! Dieci ore tutti i santi giorni! E per che fare? Non si sa!

Forse le ha utilizzate tutte (le dieci ore, intendo) per portare alla luce il buco da undici milioni nel bilancio comunale ma, diciamo la verità, questa è una storia poco originale ed una colpa che ogni sindaco affibbia al precedente. Vogliamo scommettere che anche il suo successore (o pensa di essere rieletto?) riuscirà a trovare un buco? Tutto sta a saperli vedere - i buchi - perché ad infilarvisi son bravi tutti ...

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

E tanto per infilarvisi, poi ce la spiega quella del lavoro gratis, vero? A me - ma sono sicuramente in errore - è parso di capire che la pretesa era che ci sia gente che lavori gratuitamente per il comune.

Anzi, non c’è dubbio che era questa la pretesa. Però, ce lo vogliamo chiedere perché mai si dovrebbe lavorare senza remunerazione? Non è che avrà assimilato con eccessiva velocità i dogmi del neoliberismo spinto? E come la mettiamo con le leggi (fin tanto che non saranno abrogate) che impongono certe garanzie per chi lavora? La locuzione “lavorare gratis” è antipatica anche a livello semantico, figuriamoci il resto.

Lei lo farebbe caro sindaco? Lei lavorerebbe gratis? Anzi - andiamo nel concreto - la sua indennità per la carica di sindaco la percepisce o le dieci ore le presta gratuitamente? La risposta è superflua ... Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

A proposito di gratuito, mi ha detto un uccellino che Emiliano Morrone ha tenuto un corso di giornalismo per il Comune che lei amministra. E lo ha tenuto gratis! Senza soldi. Senza essere pagato. Pe senza nient (direbbero a Napoli). E allora, quella chiamata alla santità - mi scusi volevo dire alla gratuità - quella chiamata alla gratuita a chi era rivolta?

Se escludiamo che era rivolta a se stesso e tale esclusione si poggia su solide basi (il primo cittadino percepisce, giustamente, l’indennità di carica), non sarà che si pretende dagli altri quel che poi non si fa in prima persona?

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

C’è però una cosa che non ho capito. E, a dire la verità, non me la sarei mai aspettata, da Lei signor sindaco. Ha detto che sono due anni che non parla e che non risponde ad Emiliano Morrone. Chissà perché, mi sono chiesto.

Orbene, se, con un certo grado di sicurezza, possiamo escludere che il motivo sia quello del nostro mitico Goganga - ossia il difetto nella parola - quale motivo ci rimane di tutto questo silenzio? Sulle prime non saprei.

Mi viene in mente però - e questo pensiero vuole essere un sommesso suggerimento - che parlare è il fondamento delle democrazie, è il fondamento del vivere in collettività. Saprà da politico scafato che le assemblee di tutte le nazioni si chiamano, appunto, “parlamenti” proprio perché semanticamente richiamano il parlare.

Parli allora, parli e si liberi da questa castrazione che si è autoimposto - come una sorta di selfie del silenzio - da oltre due anni. Parli! Perché se parla Emiliano Morrone le risponde punto su punto. Punto su punto. Ehi! Non sarà mica questo il motivo di tanto silenzio?

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Ma poi, me lo dica in un orecchio, perché non ha manifestato pubblica solidarietà ad Emiliano Morrone? A dir la verità non è che poi mi interessi tanto sapere la risposta.

Fatto è che - benché ritualmente invitato - non si è presentato a nessuno dei due eventi di Assotutela. Fatto è che, con la sua nota-stampa, ha manifestato una notevole acredine nei confronti di Emiliano Morrone. Fatto è che - così come diceva Quinto Ennio - si ha rancore verso chi si teme. Ed Emiliano Morrone - stia tranquillo - non ha rancore verso di lei ...

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

La voglio invitare, qualche volta, se le va, venga al Ber Modernissimo. Mica la mangiamo!

È un Bar normale, di quelli che lei direbbe “per male” - forse - perché danno retta a quel ragazzaccio di Emiliano Morrone ed alla sua band.

Un bar “per male” ... ma ci si diverte un mondo, sa? Si parla, si canta, si ride e non si beve barbera aspettando la sera, non si beve barbera come nel “trani a go go” ... venga ... troverà solo quinta late di idee, “proposte a go go” ... Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Mi è venuta un’idea, un’altra, un desiderio, caro sindaco, una richiesta ... al sindaco, appunto!

Visto che Lei si dichiara disponibile a rilasciare un’intervista ad Emiliano Morrone, perché non organizziamo un pubblico confronto? Sì, un pubblico confronto dove - alla presenza dei cittadini di San Giovanni in Fiore - ci si possa contrapporre sugli argomenti, sui fatti, sulle evidenze documentali.

Dirò di più: scelga Lei - signor sindaco - il luogo, la data, l’orario, ed anche (se crede) il moderatore ed Emiliano Morrone ci sarà. Potrei e vorrei partecipare anch’io se non disturbo troppo. Sa? Per qualche piccolo dettaglio tecnico-giuridico un avvocato è sempre bene portaselo appresso ... magari, porti anche lei il suo ...

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Vede? Ho anche cercato di divulgare la sua idea su Emiliano Morrone e, così, ho parlato con tante persone di Calabria e di fuori Calabria e ho detto loro che - secondo il suo insegnamento - bisogna pensare male di Emiliano Morrone il quale (sempre secondo lei) potrebbe essere, addirittura, dannoso per la comunità di San Giovanni in Fiore. Purtroppo però, contrariamente a quello che lei pensa, tutte le persone interpellate non ne vogliono sapere di pensare male di Emiliano Morrone. Pensi che testardi!

Piuttosto, mi hanno detto che sarebbero meglio indirizzati a pensare male di chi pensa male di Emiliano Morrone. Però, stia tranquillo, non ho detto loro che era stato lei. Non gliel’ho detto anche perché non la conosce nessuno e non volevo che la cattiva fama la precedesse.

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

A proposito, ho cercato di rintracciare chi lei fosse, di trovare uno spunto, un’idea che fosse promanata dalla sua persona. Ho cercato - così fan tutti! - su Google ma, ahimè, su di lei non ho trovato neanche un monosillabo ad eccezione del suo sito personale ma quello, converrà con me, non credo faccia molto testo. Insomma, non sono riuscito a trovare materiale che indicasse il suo pensiero, il suo retroterra, il suo humus. Quello stesso humus che la induce a non stimare Emiliano Morrone.

Peccato!

Peccato perché avrei voluta conoscerla. Avrei voluto stimarla, mi sarei impegnato anche in questa direzione. Si, mi sarei impegnato se solo avessi trovato un qualcosa cui caparbiamente appigliarmi per conoscerla.

Ecco! A questo punto, però, credo che si possa guardare il lato positivo della cosa ed infatti - fra i tanti insigni statisti auto referenzianti - lei è l’unico che può dire a chiunque e senza tema di essere smentito la più classica delle invettive di voi politici: “lei non sa chi sono io!”. Vero! Avrebbe perfettamente ragione e nessuno le potrebbe dare torto. Perché nessuna sa chi è lei!

Io stesso non so chi lei sia - veramente! - non so chi lei sia e, come detto, non mi sembra che il sottoscritta sia il solo a non saperlo. Non lo sa praticamente nessuno! Si faccia conoscere allora, ma non alla sua maniera! Perché alla sua maniera lo ha già fatto nella gestione dell’evento di Assotutela ... ed alla sua maniera ... si fan delle figure mica da ridere! ...

Goganga, goganga, goganganghenga, ghegogogogangamghengo nga, ghegogogoganganghengo.

Domenico Monteleone, legale Assotutela


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