Tempo di elezioni, fiumi in piena, deiezioni a valle. La furia degli elementi e l’immutabilità degli eventi. Bisignano un castello di sabbia e il Brutium intero un fuscello aggrappato, ancorato al resto della penisola, il Mare Nostrum una cloaca. Piove. Piove. Piove. L’acqua slava, scava, corrode, scivola, va via. Il cemento sperluccica infame ...e poi ritorna il sereno. Piove. Piove. Piove. Governo ladro insinua la tua e la mia in-coscienza. Ciò che non può l’incuria e l’ingordigia degli uomini, acqua e fuoco a farne torsoli e amabili resti. Una consunzione dell’anima, implacabile, senza pietà. Il 28 e il 29 marzo 2010 le esequie annunciate, in pompa magna, di questa nostra amara terra (La relazione Dna su Reggio Calabria, capitale di una regione che sta per celebrare il suo funerale http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2010/02/esclusivola-relazione-dna-su-reggio-calabria-capitale-di-una-regione-che-sta-per-celebrare-il-suo-funerale.html). Di doman non c’è certezza. Di acqua a iosa sotto i ponti. Tangentopoli solo un ricordo fastidioso, mentre la santificazione di Craxi e del craxismo non suscita più nemmeno indignazione. Tangentopoli non ha lambito le nostre coste. ...E alle prossime consultazioni elettorali il battesimo dei nati del ‘92. I sommovimenti, gli smottamenti e le slavine degli ultimi anni berlusconiani (e non solo) a non scalfire / sfoltire affatto il paesaggio politico bruzio. Le inchieste di De Magistris, l’omicidio Fortugno, la vergognosa vicenda dell’istituto Papa Giovanni XXIII°, la ‘ndrangheta e i suoi affari e innumeri altre iatture sgusciate via sul suolo calabro come innocua acqua piovana. O così almeno in apparenza. L’acqua si insinua, si fa largo, corrode, corrompe, consuma, ma ad occhio nulla appare, nulla si evince, nulla si smuove. L’immutabilità della classe dirigente bruzia appare un baluardo inossidabile. Cambiano le sigle, gli stendardi, i gagliardetti, le squadre ma Loiero, Adamo, i f.lli Gentile, Pacenza... Minniti, Trematerra (pater et filius), la dinastia dei Principe e dei Mancini sempre lì, artigli e denti, a difendere le loro posizioni, sempre in prima fila in secula seculorum. Che importa chi vince e chi perde? Na vota ppi r’uno un fa malu a nissuno! L’importante è esserci, essere della partita, del giro, della comunella, della cosca. Solo qualche mese dal 25 ottobre 2009, e dal tripudio per l’insperato risultato di tre milioni di votanti, in tutt’Italia, per le primarie del piddì. E già il piddì si è liquefatto. A Bisignano come altrove. Nasce Allenza per l’italia e le nuvolaglie annunciano di nuovo burrasca. Sottilmente, abilmente, s’insinua subdolo il convincimento che di un Francesco Rutelli o di un Francesco Attico non se ne possa proprio fare a meno. La politica dei due forni dell’udiccì per altri versi rischia di minare quello che rimane del piddì con una cottura a puntino. ... E Pierino Lirangi o Lorenzo Cesa cosa dovrebbero sfornare? A meno di due mesi dalle regionali primarie o parvenze di primarie e colpi di mano dappertutto, disegnando il quadro di un partito (il piddì) incapace, che arriva sempre fuori tempo massimo, distante. Come in Calabria, dove Agazio il gran Nocchiero dovrebbe uscire incoronato dalle primarie di domenica 14 febbraio. Un bel San Valentino per sancire definitivamente l’innamoramento dei calabresi per un governatore che ha fallito su tutta la linea. Ancora Loiero? Fino a quando?
Riporto di seguito gran parte dell’articolo La perestrojka Di Loiero dal blog L’Url di Emilio Grimaldi (http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2010/02/la-perestrojka-di-loiero.html)
Agazio Loiero, come tutti i presidenti che si rispettano, sforna la sua attività durante i cinque anni di Governo. E lo fa in grande stile. Al confronto il Cavaliere sembra un principiante. Con il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che figura come “abstract”, ha riassunto il testo definitivo del libro: “Le cose fatte”, di 240 pagine edito da Rubbettino, e con la MR& Associati Comunicazione, una società specializzata in campagne elettorali. Quattro miliardi di euro spesi per “una Regione che cambia”. Grazie a lui. Per fare mente locale su questa montagna di soldi basta fare un piccolo calcolo, se li avesse spesi per ciascun calabrese residente nelle tasche di tutti, anche dei minori, sarebbero andati circa due mila euro. ... Per barcamenarsi su questa grandinata di Euri basta ricordare quello che ha scritto sulla Sanità: “La Regione è riuscita ad evitare il Commissariamento. Il deficit è stato accumulato in grandissima parte nel quinquennio precedente ”. Lui ci crede, e vuole ci crediamo anche noi. La Sanità assorbe circa il 70 per cento delle uscite della Regione. Ha un buco di dimensioni colossali. Manco si sa a quanto ammonta. ... I soldi. I soldi allora, quelli che ci vogliono per “una Regione in movimento”. Peccato, ancora, che, come sostengono molti economisti, la quantità dei soldi investiti non è proporzionale alla qualità. Vincenzo Niutti, un giovane economista calabrese, a conclusione di un suo studio sui fondi Por ha affermato: “Una politica economica orientata solo alla quantità delle risorse (ottenute e spese) ma non alla qualità dei risultati prodotti non sostiene, ma vincola lo sviluppo”. E nei diversi paradigmi di valutazione ha precisato: “Non si sono verificati miglioramenti strutturali tra la Calabria e il resto del Paese in fatto di occupazione. Il tasso di occupazione al lavoro, negli anni Por, in Italia è cresciuto mentre in Calabria è rimasto invariato. Ancora, il tasso di irregolarità sul lavoro - sempre negli anni benedetti dei Por (ndb) - è aumentato. Mentre la quota delle esportazioni ad elevata produttività in Calabria è diminuito. I crimini violenti, infine, sono aumentati del 50 per cento dal 1995 al 2005”. In poche parole: una disfatta. E perché mai? Ce lo spiega lui stesso: “Il dominio della criminalità sulla politica e le Istituzioni non fa altro che rendere inutile l’intervento dello Stato a sostegno dell’economia togliendo risorse ai cittadini e finendo per creare privilegi a favore dei beneficiari dei suoi interventi. Il successo dell’uomo politico dipende dalla quantità di spesa pubblica che può destinare ai suoi clientes elettori. Si crea spesso così una situazione di corruzione, e l’opinione pubblica inizia a diffidare dello Stato, a perdere la fiducia verso le Istituzioni. E ci si abitua a violare le leggi penali, le norme morali. S’inizia a pensare, in altre parole, che andare contro la legge e la morale facciano purtroppo parte della vita. Avviene così il contrario di quel che avviene nel mercato, dove si afferma l’imprenditore che sa essere competitivo, contenendo i propri costi. Il funzionamento del mercato, secondo Friedman, si basa su un principio basilare: la libertà di scelta degli uomini. Ovunque tale libertà venga limitata in nome di presunti interessi pubblici superiori e nel nostro caso anche “criminali” si producono danni”. ...
Piove. Piove. Piove. Tutta notte e il giorno appresso ancora a piovere. Una pioggia greve ed insistente senza tuoni o lampi. Fetida e nera l’acqua, di rivolo in rivoli per vicoli e quartieri, a tirarsi dietro fanghiglia e detriti i silichi appinnini. Liquame denso. Acqua di scolo. Un flusso catameniale pullulante di fertilità inespressa. Nell’aria l’olezzo di lento macerare. Il cielo a scrollarsi la noia di dosso. A dirotto l’acqua, a trascinarsi via vincitori e vinti della bagarre elettorale. L’inchiostro dei manifesti elettorali a slavarsi in una scia di rosso sangue. Appriessu a ru malu tiempu u buonu. Un sole dapprima pallido e poi impietoso. All’orizzonte il frastagliarsi lento e inane di un cielo a pecorelle. In una discarica a cielo aperto lo stupore per le nuvole di due marionette abbandonate al loro destino ineluttabile. Hiih... E che so’ quelle? Quelle sono le nuvole. E che so’ ’ste nuvole? Mah... Quanto so’ belle... quanto so’ belle... quanto so’ belle... Ah, straziante, meravigliosa bellezza del creato! (Che cosa sono le nuvole. P. P. Pasolini.)
il chiuR.Lo.
Elezioni regionali e rifiuti tossici nucleari
di don Paolo Farinella
[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro (locale) domenica 7 febbraio 2010, p. XVcon il titolo: «Cari Burlando e Biasotti, qualche domanda per le elezioni»] *
Il circo equestre delle elezioni regionali della prossima primavera è cominciato. Biasotti annaspa abbandonato da tutti, anche dalla sua ombra; Burlando gongola perché sicuramente vincerà con lo sgambetto dell’Udc: sorvegliato vista. Bel progresso per chi è nato a sinistra, è stato ministro della Repubblica, finire nelle spire dell’Udc, ex Dc, cioè Casini. Tutto è lecito in amore, ma non in politica che, come prostituta, va con chiunque offra garanzie. Vincere va bene, ma c’è modo e modo.
Questo accordo fa piazza pulita di ogni residuo etico perché a livello nazionale l’Udc che oggi grida «bau bau» contro Berlusconi per cinque anni lo ha sostenuto in tutto, anche quando vomitava le più vergognose leggi, tutte incostituzionali. Mai una volta che l’Udc si sia opposto, mai una volta che abbia fatto un distinguo.
A livello regionale ligure poi, sulla stampa cittadina non si parla di programmi e di progetti ideali/concreti di quale Regione si vuole, in compenso si «discute degli uomini». Già, perché in partenza le donne sembra che si vedranno in cartolina, sia che vinca Burlando-Udc, sia che vinca Biasotti-ombra di se medesimo.
Non mi resta che invitare le donne liguri a disertare le urne e le candidate civetta a dimettersi in blocco. «Discutere di uomini» in politichese significa «cominciamo a spartirci la torta delle poltrone prima, per noi e i nostri cari».
Una mia amica di Bari, Alba, tragicamente impressionata, mi ha suggerito di vedere un video che gira in internet http://www.facebook.com/ dove il giornalista Gianni Lannes che da anni lavora sui rifiuti/scorie tossici delle centrali nucleari dismessi in Italia, come Caorso, afferma che il governo ha affidato alla ‘ndrangheta il compito di smaltirli e buttarli a mare.
Ho visto il filmato e sono rimasto di stucco. Il giornalista afferma che Genova è una sede di smistamento: qui lavora la società Ecogen che avrebbe l’appalto dello smaltimento.
Da Genova partono le navi piene di rifiuti tossici che poi vengono inabissate nel mare di Calabria o nei mari di Africa.
Non mi meraviglia affatto che il governo Berlusconi faccia affari con le mafie di tutto il mondo, perché egli proviene da quell’ambiente in cui è nato e cresciuto. Egli ha ospitato a casa sua un mafioso che gli accompagnava i figli a scuola per metterli al riparo da minacce di «amici di amici degli amici». Sto parlando di quel Salvatore Mangano, rifugiato mafioso ad Arcore che nell’ultima campagna elettorale politica, Berlusconi e il suo compagno di panza, Dell’Utri, definirono «un eroe». Sì! E’ verosimile che Berlusconi faccia affari con la mafia, con la ‘ndrangheta, con la camorra che ha un rappresentante come sottosegretario al governo).
Lo smaltimento dei rifiuti tossici a Genova è un delitto contro Genova e l’umanità Voglio però, anche a nome dei lettori di questo giornale, risposte chiare ed esaustive dai candidati alle elezioni regionali della Liguria.
Da Burlando per primo che è ancora in carica e quindi è responsabile di quello che accade sotto il suo governatorato. Dal Biasotti poi che arranca a rimorchio, ma ha governato prima di Burlando: cosa sapete voi dei rifiuti tossici che vengono caricati sulle navi nel porto di Genova? E’ vero, presidente Burlando ed ex Biasotti che il porto di Genova è un punto di smistamento di materiale altamente radioattivo e inquinante?
E Scajola che vuole mettere centrali nucleari anche nella bolla di Renzo Piano, cosa sa della società Ecogen? E’ implicata in questo traffico maledetto? Chi può dare garanzie alla popolazione?
Sig. Sindaco, lei è a conoscenza di cosa sta succedendo sotto i nostri occhi, nella nostra città e forse a nostra insaputa? Prima di dare il voto (e non è detto che lo dia), voglio una risposta chiara, non per sentito dire e nemmeno in politichese. Solo in italiano. O in genovese.
Paolo Farinella, prete
Parrocchia S. Torpete - Genova
* Il Dialogo.Giovedì 11 Febbraio,2010 Ore: 11:33
NAVI DEI VELENI E STATO: Gianni Lannes l’alba di una nuova resistenza (Palermo 12 dic. 09)