Chi pulisce e chi percepisce.

sabato 11 dicembre 2010.
 

Portocannone. In questo ultimo periodo abbiamo sentito è letto di fabbriche che chiudono e che hanno difficoltà ad andare avanti e dei loro operai che protestano, di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, di licenziamenti e di reintegri tanto che anche chi non ha mai lavorato in fabbrica o più in generale non ha mai avuto un contratto - vero - come lavoratore dipendete ha avuto la possibilità di apprendere nozioni di sindacato di strategie manageriali e così dicendo. Volendo scendere nel particolare possiamo definire queste categorie di lavoratori come categorie protette. Protette sia livello sindacale ma anche e soprattutto a livello mediatico: tutti ma proprio tutti gli organi di stampa si sono occupati e si occuperanno sempre di loro. Poi vi è una categoria di lavoratori di terza seria, quella che non ha nè protezione né visibilità mediatica. Sono i lavoratori delle cooperative. Lavoratori che teoricamente dovrebbero essere tutelati, come gli altri d’altronde, sindacalmente e da un contratto nazionale di categoria ma che in realtà sono soli con la loro disperazione. Questi lavoratori mediamente percepiscono circa 350 - 400 euro mensili e per lo più sono operatori domiciliari -ma non parliamo di bandanti attenzione!! - ovvero fanno assistenza domiciliare agli anziani o hai diversamente abili. Oggi (ieri ndr) a Portocannone i dipendenti della Cooperativa Sirio hanno incrociato le braccia perché i loro stipendi son fermi. L’ultima mensilità percepita risale allo scorso luglio. Portocannone è il comune capofila dell’ambito sociale di zona di Termoli. Tale ambito ha un debito al 30.09.10 con la cooperativa Sirio, ditta che si è aggiudicata il bando di gara per l’erogazione dei servizi all’interno dell’ambito, di 680 mila euro. In queste 680 mila euro di debito la parte del leone la fa il comune di Termoli che da Gennaio 2010 a settembre 2010 non ha mai versato la propria quota che è pari a circa 55 mila euro mensili, tanto è vero che anche i 50 è passa operatoti della Siro del comune di Termoli non percepiscono stipendio da luglio. Ma ovviamente ci sono anche altri comuni che hanno aiutato ad alimentare il disagio degli operatori è anche degli utenti. Logicamente se il comune capofila, in questo caso Portocannone, non riceve soldi egli stesso non può versare tutte le cifre sopra riportate. Comprensibilmente i responsabili della cooperativa, per motivi gestionali e amministrativi della stessa azienda, non possono, impossibilitati, a pagare e di conseguenza ad anticipare gli stipendi per tutti gli operatori dell’ambito perché le cifre in ballo sono diventate enormi. A dare copertura finanziaria e garanzie bancarie teoricamente ci avrebbe dovuto pensare il comune capofila che di solito è il comune con maggior densità abitativa e di conseguenza con maggior servizi in funzione. Non è il caso dell’ambito di Termoli perché il comune capofila è il comune di Portocannone il quale è uno dei comuni più piccoli è meno indicati per mezzi, uomini e strutture a poter far da garante finanziario quando si raggiungono cifre così elevate. A tutto ciò bisogna aggiungere tre cose. La prima che la Regione Molise ha bloccato il proprio fondo economico destinato al sociale ormai da diversi mesi con i risultati che ogni ambito ( 7 su tutto il territorio regionale ) è in grave difficoltà economica e, la seconda che nell’ultimo comitato dei sindaci svoltasi qualche giorno addietro nessun servizio alla persona è stato soppresso ma neanche nessun fondo è stato elargito. La terza che i progetti dell’ambito 2009 - 2011 sono ancora fermi o meglio dei progetti previsti nel piano sono partiti solo quelli di cittadinanza ovvero piccoli servizi di ufficio come le attività dell’ufficio di piano che coprono a malapena il 10% dell’intero progetto. Mentre i servizi come assistenza agli anziani, diversamente abili ecc...vanno avanti ancora con proroghe di tre mesi in tre mesi relativi all’anno 2008. Chi dovrebbe occuparsi di questi lavoratori? Innanzitutto le istituzioni che hanno attivato i servizi quindi Regione, Provincia e Comune ma anche chi direttamente dovrebbe avere a che fare con loro quindi gli amministratori della cooperativa e il coordinatore dell’ambito sociale il quale dovrebbe vigilare in primis sul funzionamento di tutti i servizi, cosa che non avviene, e di conseguenza del loro reale svolgimento e anche dell’andamento economico dello stesso. Naturalmente come in tutte le storie che si rispettino c’è chi piange e chi ride. Chi pulisce è chi percepisce. Chi pulisce l’abbiamo capito è detto mentre chi percepisce oltre ai dirigenti regionali e agli amministratori della locali e della cooperativa è anche il coordinatore del piano stesso che con un contratto di collaborazione con la regione percepisce 36 mila euro annui....naturalmente come tutti regolarmente.

Alessandro Corroppoli - 11- 12- 2010


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