Politica

Dimissioni di Vattimo: il commento di Domenico Barberio ovvero storie d’un paese di pacchie pagate, balle, sozizzelle frische e pacchianate politiche - dell’ottobre scorso, ripubblicato giusto per farsi due risate, per scelta di Emiliano Morrone e Domenico Barberio

Vattimo resta a capo del movimento politico che porta il suo nome
mercoledì 24 maggio 2006.
 

In merito alla fiumana di parole, alle distorte interpretazioni, alle argomentazioni strumentali, nate dopo le dimissioni di Gianni Vattimo è cosa buona e giusta fare un po’ di chiarezza. Vattimo non “ha abbandonato il campo girando alla larga dalla Calabria” come ha scritto il Nuovo Corriere della Sila interpretando forse quel distorto sentimento popolare che ha accompagnato la venuta del filosofo torinese. Si è creata una strana e paradossale situazione con tanti, troppi, a fare da zelanti maestrini pronti a conteggiare il numero delle presenze, a controllare con rigore le giustificazioni per le assenze, a mettere le note, a chiedere con insistenza “ma arriva? ma quando arriva? ma dove arriva? ma quanto ci sta?”. Le discussioni, dalla nascita di Vattimo per la città, avevano pressappoco questi contenuti culturali: resta o non resta, parte o resta, arriva o parte, ci starà o non ci starà. Dando sfogo ad un atteggiamento ristretto e provinciale, proprio di quell’italica cultura nazionalpopolare-televisiva che schiaccia il teledipendente in un’identificazione acritica col personaggio famoso, Vattimo era la fugace meteora, l’intellettuale spocchioso, il politico stravagante, il frocio dichiarato, venuto allu paise nuorru per togliersi un ghiribizzo. Un modo come un altro per passare il tempo, fare qualcosa di nuovo. Solo timore e astio da parte del centrosinistra e del centrodestra, locali provinciali e nazionali, per Vattimo. Mentre un sentimento di pura diffidenza si è insinuato tra tanti curiosi che all’inizio sembravano felicemente impressionati. Classe media impiegatizia, dottori, professori, ex politici ormai lontani dall’agone, che invece di farsi avanti e dire “eccomi sono qua professore per questo paese allo sfacelo” stavano rintanati in casa ad aspettare un invito ufficiale. La società sangiovannese, nelle sue varie componenti, vede Gianni Vattimo come un fastidio e non come un opportunità. Solo il ricco François Nicoletti e poi nessun coinvolgimento in nessun progetto da parte di nessun altro. Quasi che il sessantanovenne Vattimo, uno dei più importanti filosofi al mondo, doveva farsi avanti e presentare le sue credenziali per essere accettato da un’attenta e severa schiera di politici, giornalisti e personalità. Le contraddizioni che la nascita del nostro movimento ha fatto emergere sono state accantonate per far posto al chiacchericcio da bar. Il degradante spettacolo di un’amministrazione che si autodeclassa per chiudere i conti con un vecchio raiss della politica nostrana assumendogli la figlia (caso assolutamente eccezionale, e forse per questo, caso tipicamente sangiovannese, di nepotismo di rimando o nepotismo di traverso), viene coperto dalle voci del tipo “l’avevo detto io che quello pensa a tutto tranne che a San Giovanni”. Questi primi mesi della giunta Nicoletti hanno dato e prodotto solo quello che potevano dare e produrre: na bella ficunnianna. Nella sostanza, il comportamento che quest’amministrazione ha tenuto nei confronti del consigliere comunale Gianni Vattimo, residente a Torino, è stato deprimente. L’ultimo e significativo esempio arriva dalla vicenda del consiglio comunale del 20 settembre scorso : Vattimo viene avvertito il giorno prima, il 19, mentre già dal 15 era ben nota la data della convocazione: fine galanteria istituzionale. Ma non si tratta solo della mancanza di stile e della poca correttezza di quest’amministrazione. Un elogio lo merita anche la nostra presidentessa alle grandi manovre Caputi Milgiarese. Che s’inventa motivazioni tutte sue per spiegare, con calma e compostezza tutte sue e solo sue, la scelta di Vattimo. Vattimo lascia il posto di consigliere ma resta per il nostro movimento essenziale referente nei prossimi impegni che continuano nonostante tutto e nonostante tutti. Statene certi!

Domenico Barberio

Responsabile relazioni esterne del movimento politico

Vattimo per la città


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