Durante la recente notte bianca, l’amico Giuseppe mi ha mandato un sms, disapprovando la politica locale dello spettacolo. In effetti, manca una programmazione a San Giovanni in Fiore (Cosenza); non ci sono eventi di peso e anche per la cultura, musica compresa, dipendiamo dalla Regione di Scopelliti.
In passato l’assessore Giovanni Iaquinta ha realizzato alcune buone iniziative, ma nel complesso non ha colto lo spirito di cambiamento della città. I giovani e i più adulti hanno sete di novità, di democrazia e di partecipazione. Si potrebbe dare loro uno spazio culturale, per esempio il museo della biodiversità, abbandonato e mai più aperto.
Oggi ho tenuto una conferenza stampa, spiegando il perché della mia scelta di "diventare" sindaco “ombra” di San Giovanni in Fiore.
L’attuale maggioranza ha perso il contatto con le persone, con la realtà, con la vita di ogni giorno. Si è isolata, ha consumato inutilmente il tempo e ha chiuso le porte agli avversari politici, mostrando più spesso disponibilità per i propri elettori e simpatizzanti. Ciò ha prodotto una divisione della società in due fazioni, con scontri irrispettosi e cadute di stile; non solo per il linguaggio.
Sono del parere che, nella crisi attuale, occorra riunire le forze e rimboccarsi le maniche, individuando temi che uniscano, piuttosto che motivi che dividano.
L’ospedale può essere salvaguardato con un progetto di riabilitazione cardiologica pubblica. Occorre formare i lavoratori di Sial e cooperative, per aiutarli sul serio.
L’Abbazia florense va valorizzata con un restauro completo e con eventi civili che aiutino la ripresa della causa di beatificazione di Gioacchino da Fiore. Bisogna puntare sul turismo, a questo proposito concordando un piano specifico insieme ai commercianti del posto. Ed è bene concentrarsi anche su agricoltura e agriturismo, in cooperazione.
Questo implica l’abbandono degli insulti e delle chiacchiere e l’avvio di una lunga fase di duro lavoro comune.
Ancora una volta, chiedo la convocazione di un consiglio comunale sulla casa di riposo nell’Abbazia florense, al fine di sapere come maggioranza e opposizione vogliano muoversi per la restituzione dei locali, senza dubbio del municipio, alla nostra comunità.
Emiliano Morrone