Per conto del Comune di Serrastretta (Cz), l’associazione culturale calabrese “La Voce di Fiore” ha redatto e notificato, tramite il suo responsabile legale, l’avvocato Domenico Monteleone del foro di Roma (in foto, ndr), il ricorso contro il decreto commissariale sulla rete regionale dell’assistenza ospedaliera.
Monteleone spiega: «L’abbiamo fatto nei termini e senza prendere un centesimo, proprio come avevamo proposto al Comune di Serrastretta, che ha voluto opporsi a un riordino che penalizza il proprio ospedale di riferimento, quello montano di Soveria Mannelli (Cz)». «Anche al Comune di San Giovanni in Fiore (Cs) - aggiunge il giurista - avevamo offerto la medesima assistenza giuridico-legale, sempre gratuita, poi rifiutata dall’amministrazione in carica, rimasta silente. Dal 3 maggio pubblicheremo l’atto di ricorso in rete, in modo che possa servire come base per chiunque voglia in futuro avversare ogni gestione della sanità contraria ai princìpi e alle norme». «Il nostro obiettivo - precisa Monteleone - è creare in Calabria una forte consapevolezza sulla necessità di tutelare il diritto alla salute. La gestione commissariale del piano di rientro dal disavanzo sanitario sta determinando, nella diffusa rassegnazione, profonde contraddizioni e un’offerta sanitaria sempre più ridotta e inadeguata. Per la Costituzione il diritto alla salute è fondamentale, dunque lo difenderemo sempre e con le armi del diritto». «In sanità il pericolo più grave - conclude Monteleone - è costituito dai tagli del governo, che arriveranno a oltre dieci miliardi da qui ai prossimi anni. In assenza di una reazione di massa, ciò significherà la distruzione definitiva della sanità pubblica».