Diritto alla felicità. Diritto-alla-felicità. Qualcuno prima di scegliere di raggiungere questo stato di appagamento nella propria arte, nel proprio lavoro, nel proprio cammino di vita si domanda formalmente: "Ma sarà egoismo o un mio diritto?". Voglio stare da solo può essere una risposta? Ma fin’ora sono stato da solo? No, io ho un lavoro quindi dei colleghi, ho una famiglia quindi un marito e un mezzo figlio. Allora cosa mi sta succedendo? Confusione. Sono stato asse-nte o pres-ente o ente o niente? Presente sicuramente. Ho un nome e tutti mi chiamano per nome ed io rispondo. Sempre. A scuola: presente. A lavoro: eccomi. A far l’amore: sono qui. A pranzo: pazienza. A cena: un attimo. Prima di dormire: finalmente. La colpa è loro. Loro mi accusano di assenza. Perché loro che si chiamano per nome, che a scuola rispondevano "presente", a lavoro "eccomi", a far l’amore "sono qui", a pranzo "pazienza", a cena "un attimo" e prima di andare a dormire "finalmente", sono stati presenti? Rispondevano d’abitudine. Si deve rispondere per educazione. Ora hanno la mia stessa età. Cent’anni. Abbiamo lo stesso nome. Numero. Godot ci sta aspettando. Siamo ancora giovani. Esiste una sola differenza: non conoscono la domanda kantiana "cosa posso fare?". Ora? Io ho ancora tempo. E se loro non avessero risposto?
Maria Costanza Barberio
grazie per queste tue domande grazie per le emozioni grazie per i tuoi articoli dovresti essere più presente su questo sito noi leggiamo sempre quello che scrivi e conserviamo le tue riflessioni ieri sera abbiamo letto questo testo in spiaggia è piaciuto a tutti i nostri amici vorremmo farci uno spettacolo
Paola e Giovanna d aPalermo
sono commossa. davvero. sulla spiaggia c’ero anch’io. con voi. a immaginare la messinscena di questo mio testo che è nostro.sentiamoci, maria costanza.
Grazie.
Proprio incredibile. Siamo capitati casualmente su questo sito e leggendo questo articolo molto particolare abbiamo deciso di far improvvisare uno spettacolo nella nostra comunità. Partendo dal testo il risultato è stato sorprendente. Molti giovani dal passato difficile hanno riscoperto così la gioia di essere felici in modo semplice. Se Giovanna e Paola hanno fatto più o meno la stessa cosa con i loro amici in spiaggia significa che questo breve lavoro ha qualcosa di magico. Continua così Maria COstanza e dedicati a questa passione. Con la scrittura e la creatività si può colorare questo nostro mondo e parlare al cuore delle persona. Non importa quante saranno. Ti siamo grati.
Luigi e Michela, Milano, 2/8/2006
Proprio incredibile. Siamo capitati casualmente su questo sito e leggendo questo articolo molto particolare abbiamo deciso di far improvvisare uno spettacolo nella nostra comunità. Partendo dal testo il risultato è stato sorprendente. Molti giovani dal passato difficile hanno riscoperto così la gioia di essere felici in modo semplice. Se Giovanna e Paola hanno fatto più o meno la stessa cosa con i loro amici in spiaggia significa che questo breve lavoro ha qualcosa di magico. Continua così Maria COstanza e dedicati a questa passione. Con la scrittura e la creatività si può colorare questo nostro mondo e parlare al cuore delle persona. Non importa quante saranno. Ti siamo grati.
Luigi e Michela, Milano, 1/8/2006
Scusa avevamo sbagliato la data
Bellissimo.
Giovanna (Palermo)
Si vede che l’autore di questo scritto ha una profonda sensibilità. L’ho passato ai miei colleghi e lo stiamo facendo girare in ufficio. In questi giorni di agosto, fanno proprio bene letture che ti spingono a meditare. Non solo i soliti libri da spiaggia e i gossip estivi dei calciatori.
Maria Esposito dalla Campania