Fiore

San Giovanni in Fiore: Riccardo Succurro tuona contro il sindaco Nicoletti e respinge la "strana" manovra della conversione del liceo scientifico in rsa

sabato 17 febbraio 2007.
 

“Questa giunta comunale mi sembra solo attaccata morbosamente alle poltrone, al potere”. A dirlo non è qualcuno dell’opposizione né un cittadino qualunque. Riccardo Succurro, ex sindaco diessino di San Giovanni in Fiore, parla dopo mesi di silenzio, “durante i quali non ci sono stati commenti, proprio per evitare atteggiamenti poco corretti o condizionamenti di sorta verso chi ci amministra”. Oggi, però, Succurro scioglie il riserbo e interviene sull’ipotesi di conversione del liceo scientifico in rsa. “Chissà che cosa c’è dietro. Questo lo sanno solo loro, i sostenitori. Ora non sanno più come uscirne”. Con rigore e passione, Succurro racconta la decisione della sua maggioranza di ubicare le scuole superiori in periferia. “Il dibattito politico iniziò nei primi anni novanta. Non c’erano spazi per costruire le scuole nel centro abitato, anche in considerazione della normativa in materia di edilizia scolastica. S’era già visto impostando il piano regolatore generale. Si optò - precisa Succurro - per una diffusione policentrica. La realizzazione di istituti scolastici trasforma un quartiere dal punto di vista dell’impatto sociale. Lì, all’Olivaro, c’era, poi, il recupero urbanistico che presentammo col Contratto di quartiere al Ministero delle infrastrutture. Nessuno l’ha più ripreso”. Secondo l’ex primo cittadino, poi, “le motivazioni addotte dalla giunta Nicoletti a favore della conversione del liceo sono a dir poco ridicole. Non esistono problemi di trasporto, dal momento che i pendolari arrivano coi loro autobus già a destinazione e che per la zona alta ci sono i mezzi. Si tratta semplicemente di spostare una cinquantina di persone dal centro, tutto qui”. Inoltre, secondo Succurro, “una residenza sanitaria per anziani prevede stanze accoglienti senza grandi vetrate, bagni privati e una serie di servizi specifici”. “Una scuola - sottolinea l’ex sindaco - ha ampie finestre, aule di quarantanove metri quadrati e bagni comuni. La conversione sarebbe costosissima. Adesso, Nicoletti e i suoi si stanno appuntando sul trasferimento dei liceali a Casa Ventura. Quel palazzo lo acquistammo noi, quando ero sindaco. Costò poco più di un miliardo. Lo facemmo consapevoli che se lo avessimo restituito avremmo speso 400 milioni di vecchie lire per ristrutturazioni. Ottenemmo un finanziamento regionale per farci la direzione didattica del primo circolo e per locali utili ai bambini, evitando di continuare a pagare il fitto ai proprietari di Casa Amato” - dove si trova attualmente una scuola elementare. A giudizio di Succurro, che mantiene alto il livello della critica, “l’attuale amministrazione non dialoga affatto con la gente, con le associazioni, la società civile”. “Non capisco - qui la voce di Succurro diventa perfino più tesa - le ragioni per cui, poi, si dovrebbe evitare una collaborazione coi privati che hanno pronta una residenza sanitaria. Voglio solo ricordare che nella commissione edilizia che concesse la licenza ai Rao, proprietari della rsa all’Olivaro, c’era l’assessore all’urbanistica di oggi. Come si possono dimenticare questi fatti? Possono ancora delle ideologie, se di queste si tratta, fermare l’erogazione d’un servizio agli anziani di cui c’è fortemente bisogno?”. “L’amministrazione Nicoletti - prosegue Succurro - mena vanto di cantieri aperti, grandi opere e d’un generale ammodernamento. Il restauro della ‘Funtanella’, la pavimentazione di Viale della Repubblica, il Museo dell’area ferroviaria sono tutti progetti, già finanziati, che questi signori hanno ereditato dalla mia giunta. Vorrei sapere se qualcuno della squadra di Nicoletti conosce la logica con cui è stato organizzato nel psu il miglioramento urbanistico dell’area nord della città. Poi, in merito all’abbazia florense, hanno rinunciato a un progetto 3 milioni di euro, finanziato. Nicoletti e i suoi stanno portando avanti un progetto di 1750 euro per sole opere interne all’abbazia. La mia idea era di farne una seconda Casamari. Gli amministratori di oggi - informa l’ex sindaco - non hanno voluto togliere un milione di euro dalle casse comunali per rilanciare il complesso badiale secondo il modello che avevamo individuato e per il quale avevamo trovato i fondi”. Oggi Riccardo Succurro è tornato al suo lavoro di dirigente scolastico. Molti in giro lo rimpiangono: “Un intellettuale, una persona seria, capace, col senso delle istituzioni”. Ultimamente, si sta dedicando alla divulgazione sulla stampa della storia di San Giovanni in Fiore. Gioca a pallone in un campionato di ex glorie disciplinato nei dettagli e rimasto l’unico vanto calcistico della città. Dell’amministrazione Nicoletti c’è in piazza un’idea fissa, niente affatto esaltante. Il consigliere comunale Antonio Barile, di Forza Italia, scandisce: “La gente, che pure ha votato il medico credendolo un sindaco coi baffi, pensa che questa giunta si isoli e decida per conto proprio, senza neppure ascoltare l’opinione pubblica”. Succurro riferisce del suo futuro in politica, in polemica con “la banda di Nicoletti”. “In città manca il confronto. Ds e Socialisti si tengono per mano, la Margherita ha rinunciato a un ruolo e per il resto c’è da piangere, a sinistra. Io sono per la lezione di Berlinguer, contro le oligarchie nei partiti e per la partecipazione della società civile. Raccolsi le firme per le primarie. Allora, Scalfari, il più ottimista, prevedeva seicentomila elettori. Il risultato spiazzò tutti. Credo che ne vada tenuto conto”. E se l’ex candidato sindaco Gianni Vattimo, ormai cittadino cubano, conferma di sostenere sempre il suo “Movimento europeo rottamazione D’Alema”, il suo amico Fidel Castro, con una battuta su questa vicenda della conversione del liceo, citando Guevara commenta: “Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa”.

Emiliano Morrone

già pubblicato su il Crotonese


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