Le musiche del mondo nella Calabria greca - di ROBERTO CALABRO’

Inizia il 1 agosto e durerà venti giorni il festival Paleariza giunto alla sua ottava edizione. chiusura con Teresa De Sio
venerdì 29 luglio 2005.
 

"MUSICA tu Cosmu stin Calavrìa greca", musica dal mondo nella Calabria Greca. Giunge all’ottava edizione il festival Paleariza: venti giorni di concerti, percorsi di trekking, stage di musica popolare per celebrare il matrimonio tra il cuore antico della Calabria e la musica etnica proveniente dai diversi angoli del pianeta.

Dall’1 al 21 agosto l’area grecanica in provincia di Reggio Calabria si ritroverà ad essere il teatro di uno dei festival di world music più interessanti d’Italia. Con un format prevalentemente al femminile. "Nel sessantennale della Liberazione volevamo dar corpo a una traccia sui diritti, in particolare a quelli del lavoro e delle donne" dicono gli organizzatori. "Femmina Folk", infatti, è l’itinerario tematico di quest’anno, un plurale al femminile capace di rendere più morbido l’orizzonte musicale e, in generale, meno arido e violento un mondo troppo maschile" dice Ettore Castagna, direttore artistico del Paleariza.

Un festival che si propone non solo come crocevia di linguaggi musicali di paesi lontani, ma anche come occasione per scoprire un angolo incantato di Calabria. Dove gli anziani parlano ancora il greco e un pugno di paesi arroccati sui colli aspromontani si apre al mondo almeno una volta l’anno, offendo al visitatore il meglio di sé: tradizioni antiche, succulenti percorsi eno-gastronomici, scorci di una bellezza mozzafiato. E grande musica, al calar della sera.

Sarà la voce di Savina Yannatou, stella di prima grandezza della scena etnica greca, ad aprire le danze del Paleariza con un concerto che spazierà dai suoni del Mediterraneo a quelli dei Caraibi. Miranda Cortez (3 agosto) affronterà un viaggio dalla musica spagnola a quella balcanica, Maria Soto (4) porterà in scena la travolgente passione del flamenco andaluso, mentre alle incursioni nell’universo celtico dei FIM (8) farà eco il rai algerino di Jamila e Abbes Boufrouia (14). Il borgo di Pentadattilo, poi, sarà la cornice di uno degli eventi più attesi del festival: il concerto della Bollywwod Brass Band (10), orchestra di quattordici elementi che riproporrà dal vivo le spumeggianti musiche da film di Bollywood, la mecca del cinema indiano.

In un tale percorso di musiche dal mondo l’Italia e il suo ricchissimo patrimonio regionale occuperà uno spazio rilevante: dai suoni dell’Appennino ligure con Maddalena Scagnelli ed Enerbia (2) alle melodie della Lucania con Adele Caputo e Terragnora (6), dalle antiche sonorità calabresi del trio Santagati-Villani-Morello (11) alle tradizioni vocali del Salento declinate dall’ensemble femminile Tre Salentine Tre (12), passando per lo spettacolo percussivo dei Tamburi del Vesuvio (20). Chiusura affidata, domenica 21 agosto, ad un’artista nota anche al grande pubblico: Teresa De Sio, il cui concerto sarà intriso degli aromi del Mediterraneo e dominato dall’amore per il Sud.

(28 luglio 2005)


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