Clamorosi sviluppi di Why Not: complotti, sms della superteste e registrazioni galeotte del compagno, il magistrato Greco!

lunedì 2 marzo 2009.
 

Dal blog di Roberto Galullo

Dall’avvocato Francesco Gambardella,

legale del veterinario Antonio Saladino, principale indagato della vicenda Why Not, ho ricevuto una lettera - di natura squisitamente privata - sulla ormai famosa vicenda Why Not.

La lettera fa riferimento ad un preciso capitolo di quanto ho scritto nel post del 18 febbraio (le pagine strappate dal decreto dei Pm di Salerno, che invito a rileggere).

Ho chiesto all’avvocato - e lo troverete nello scambio di missive - se fosse disponibile a rendere pubblica quella che era una mail schietta e riservata, tra due persone che si conoscono da due anni per le note vicende calabresi. La nostra conoscenza - fin dal primo momento, vale a dire allorchè il suo difeso, Saladino, concesse a me, al mio giornale e alla mia trasmissione su Radio 24 la prima intervista in assoluto sull’inchiesta Why Not - è stata improntata al rispetto delle regole del gioco: io faccio il giornalista, tu l’avvocato di un indagato messo sotto i riflettori di tutta Italia. Durante questo rapporto non sono mancati momenti di forte tensione per quanto - via via - andavo pubblicando. Ma le regole del gioco sono state sempre rispettate. Cosa rara.

Sono contento che la richiesta sia stata accettata, perche la lettera contiene elementi sorprendenti che annunciano nuovi e clamorosi sviluppi della vicenda Why Not.

La lettera, in parte, anticipa questi sviluppi, ovviamente tutti da verificare semmai ci sarà un processo, che, per sintesi riassumo lasciandovi poi il gusto di leggerla:

1) un teste chiave dell’inchiesta Why Not avocata a Luigi De Magistris, Daniela Marsili, avrebbe spedito sms a Saladino allertandolo sull’esistenza (fittizia o reale?) di un complotto;

2) Marsili e il suo compagno-marito si sono opposti alla videoregistrazione della deposizione richiesta dalla difesa;

3) un colloquio di Saladino con Marsili, registrato a sua insaputa nel luglio 2007 e che potrebbe essere quello di cui ho dato ampiamente conto su questo blog il 1° febbraio, volontariamente non è stato usato dalla difesa di Saladino per rispetto di De Magistris;

4) Marsili e il suo compagno-marito, che altro non è se non il magistrato Giuseppe Greco, direbbero il falso e il falso avrebbero dichiarato anche ai magistrati di Salerno

5) Il magistrato Giuseppe Greco, a sua insaputa, è stato registrato e presto il contenuto sorprendente di quelle registrazioni verrà alla luce.

Seguono la lettera dell’avvocato Gambardella (di cui ho evidenziato in grassetto alcune parti) e la mia risposta. Con una seconda mail l’avvocato Gambardella mi ha autorizzato a pubblicare e rendere pubblico il carteggio.

Alla prossima e imminente puntata delle mirabolanti avventure di Why Not, cari amici di blog.

roberto.galullo@ilsole24ore.com


Messaggio originale----- Da: Studio Legale Gambardella Inviato: giovedì 26 febbraio 2009 17.34 A: Galullo Roberto Oggetto: ..quelle pagine strappate

Avv.Francesco Gambardella

Lamezia Terme,23.02.09

PREG.MO DR.

ROBERTO GALULLO

Carissimo Roberto,

nel leggere con la dovuta e consueta attenzione quanto da Te scritto nel blog del "Sole 24Ore", non foss’altro per la grande stima e considerazione professionale ed umana che ho nei confronti della Tua Persona, non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul passo avente ad oggetto" la superteste Marsili e il complotto da montare ...e smontare". Ritengo opportuno, pertanto, intervenire al fine di renderti edotto di alcuni particolari che sicuramente non sono (mai) stati portati a tua conoscenza. La tesi del complotto, così come inopinatamente affermato dalla Marsili, non è stata ordita da alcuno, quanto meno non dal dr.Saladino. E’ stata proprio la Marsili ad inviare a Saladino numerosi sms aventi simile contenuto, allertando il Saladino sull’esistenza del complotto (reale o fittizio, poco importa) ai suoi danni. Da qui l’idea di Saladino di registrare la Marsili a seguito di un incontro sollecitato proprio da quest’ultima. La difesa tecnica, a questo punto, interveniva chiedendo, a termini e condizioni di legge, di escutere la Marsili, e ciò faceva previamente dando formale comunicazione al PM - Dr. De Magistris - della nomina di un investigatore difensivo. Il giorno in cui doveva essere raccolta formalmente la deposizione, la Marsili ed il suo compagno (o marito che sia) si opponevano (bada bene) alla videoregistrazione dell’atto istruttorio (e di ciò ne dà atto la Marsili nel corso del suo esame a Salerno), ma non per le ragioni vilmente rappresentate da costei e dal suo compagno-marito davanti all’AG di Salerno, bensì per ragioni diverse che emergeranno successivamente. Sta di fatto che non potrà sfuggirti che la videoregistrazione di un esame, o interrogatorio che sia, rappresenta il mezzo più sicuro che garantisce l’assoluta fedeltà di quanto avviene in quel contesto e, di certo, non se ne avvale chi intende carpire determinate risposte diverse dalla verità. Sta di fatto che anche io, mio malgrado, vengo lambito da sospetti per avere (quanto meno) avallato questo fantomatico complotto, e tale sospetto deriverebbe proprio da quanto dichiarato dalla Marsili e dal suo compagno-marito Greco. Purtroppo per loro, entrambi dicono bugie e di ciò risponderanno davanti all’Autorità Giudiziaria. Il Greco è stato già querelato. Nei confronti della Marsili, teste del processo, si è, allo stato, soprasseduto per la sola ragione che si vuole evitare la potenziale strumentalizzazione da parte di qualche avvocatucolo azzeccagarbuglia che, magari, potrebbe sostenere che si vuole screditare una teste o precostiuire artatamente situazioni di connessione che imporrebbero una valutazione diversa in sede processuale. Ovviamente, ancora una volta, sono conversazioni registrate a loro insaputa a disvelare il bieco mendacio a cui i due debbono ricorrere per ragioni, intuibili, ma, ancora per poco, non dimostrabili. I due, poveretti, non sapevano, allorquando dichiaravano il falso ai PM di Salerno, che immediatamente, esattamente il giorno successivo al precedente incontro fissato per l’assunzione della prova orale (con esito negativo), il sottoscritto difensore ha informato formalmente il Dr. De Magistris, con istanza scritta a cui era allegato il primo degli sms (in cui si parlava del complotto) inviati dalla Marsili al Saladino. Nell’istanza, oltre alla descrizione di tutto quanto era accaduto nei giorni precedenti, si chiedeva al dr. De Magistris di procedere lui stesso ad escutere la Marsili, ovvero di promuovere un incidente probatorio ( investendo in tal modo un giudice-terzo, nel contraddittorio tra le parti). In conclusione, debbo segnalare come il materiale in nostro possesso (dichiarazioni della Marsili registrate a sua insaputa), ci consentiva fin dal luglio del 2007 di sollevare un polverone ( usando un eufemismo) mediatico e non, atteso che la pubblicazione di quelle conversazioni avrebbe disvelato particolari tutt’altro che insignificanti. Ti sembrerà strano, ma proprio il massimo rispetto e la grande stima che avevo nei confronti del Dr. De Magistris mi ha fatto escludere quialsiasi possibilità di utilizzo di quelle registrazioni. Vai a controllare quale sia stato il criterio adottato dalla Marsili nella scelta del suo difensore o le accuse rivolte dallo stessa Marsili al Dr. De Magistris con riferimento alla fase della verbalizzazione delle sue dichiarazioni: se avessimo voluto ordire od avallare complotti contro quel PM, quale elemento migliore potevamo avere in possesso per metterne in discussione la credibilità? Un giorno, a breve, verrai in possesso di quanto dichiarato (e registrato a sua insaputa) da Greco. Penso che già da adesso non potrà accettarsi un lettura unilaterale della vicenda e domandarsi nel contempo, per come fa il Dr. Saladino dall’inizio di questa amara vicenda, perchè questa storia processuale è lievitata a dismisura portando anche ad uno scontro istituzionale senza precedenti. Confusione, tensioni e fibrillazioni: cui prodest?

Con l’affetto e la stima di sempre.

Francesco

LA MIA RISPOSTA

Caro Francesco,

anche una lettera come questa - ben scritta e motivata - conferma in me la domanda: ma che cavolo ci fai tu a Lamezia? Sai quanto io sia schietto e l’ho anche scritto in un post del mio blog: ho grande considerazione per le tue capacità professionali. A Lamezia sei davvero sprecato: fossi stato a Milano o Roma saresti un principe del Foro.

Ciò detto spero che tu abbia apprezzato la mia sensibilità perchè in quel post sulle "pagine strappate" non ho mai citato il tuo nome. Lo avrei potuto fare tranquillamente - come ha fatto il collega del Corriere della Sera Carlo Vulpio nel suo blog riprendendo ciò che ho scritto nel mio blog - ma per rispetto della tua persona non l’ho fatto. Pubblicando le pagine mancanti ho lasciato che il tuo nome lo leggesse il lettore, dando nell’articolo le precise coordinate per arrivare a leggere e svelare la sorpresa annunciata. Certo, qualche considerazione e più l’ho fatta, visto che vengo pagato per fare il giornalista. Credimi: il modo in cui mi sono comportato è stato solo per rispetto nei tuoi confronti. E sai perchè? Perchè ti sei sempre comportato da signore nei miei confronti anche quando Saladino mi attaccava furiosamente, e queste cose io le ricordo. Così come viceversa - avvilito - assisto ancora ai comportamenti del tuo difeso, Saladino, che nei miei confronti sta usando tutte le armi legali per impedirmi di scrivere o parlare della vicenda Why Not per le cose che lo riguardano. Ovviamente di questo ho portato a conoscenza anche i legali del Sole, che hanno anche alcune lettere di un altro suo legale siciliano.

Ma come vedi - e di questo continuo a ringraziare il direttore de Bortoli e l’intero gruppo editoriale - io continuo a scrivere e parlare di Why Not perchè non ho altri padroni se non i lettori e il mio direttore. Il rispetto che ho per la mia professione e per i lettori è sacrale. E vengo dunque, più nel dettaglio, alla tua lettera e alle tue importanti rivelazioni. Io - riportando alcuni passaggi delle pagine strappate dal decreto di Salerno - ho solo ed esclusivamente fatto, come sempre, il mio mestiere di cronista. Ho dunque riportato fedelmente una sintesi del contenuto di quelle pagine, che ho poi integralmente pubblicato. Così come ho sempre fatto in passato e continuerò a fare in futuro. A me non interessa prendere le parti di Tizio, Caio o Sempronio - gioco nel quale sguazzano tanti miei colleghi - a me interessa solo riportare notizie.

Detto in altro modo: me ne frego tre quarti di Saladino, Merante, Marsili, De Magistris o delle altre centinaia di persone indagate. Per me sono solo ed esclusivamente nomi. Punto. La mia forza - lo avrai capito - è solo il mio mestiere e la mia professionalità. Credo di essere tra i pochi che non ha paura di essere intercettato, pedinato, seguito, fotografato etc etc: la mia vita professionale è tesa solo alla caccia di notizie. Stop. Senza guardare in faccia a nessuno.

E dunque - concludendo - sai quante volte ho rivolto a te la stessa domanda che rivolgo a tutte le mie fonti: fatemi avere documenti, testi, insomma tutto quanto mi permetta di scrivere nuovi tasselli di questa vicenda.

Ti ripeto dunque ancora la stessa domanda: fammi avere testi, registrazioni insomma materiale per cui io possa scrivere.

E ti dirò di più: la lettera che hai scritto - suppongo e ovviamente sarà così - è di natura riservata. Ma se tu volessi pubblicarla sul blog dimmelo perchè la riproporrei pari pari. Magari con questa risposta che ti ho scritto, in modo da fornire un contributo in più ai lettori.

Un caro saluto e aspetto altre notizie sulle quali possa scrivere.

Roberto

L’AUTORIZZAZIONE ALLA PUBBLICAZIONE


Messaggio originale----- Da: Studio Legale Gambardella Inviato: venerdì 27 febbraio 2009 11.49 A: Galullo Roberto Oggetto:

Avv.Francesco Gambardella

Lamezia Terme, 27.02.2009

PREG.MO DR.

ROBERTO GALULLO

Carissimo Roberto,

avevo immediatamente colto l’importanza ed i motivi della Tua scelta dettata da un garbo che conferma quanto di positivo io penso della Tua Persona.

Sappi che la grande stima che ho nei Tuoi riguardi deriva, oltre che dalle Tue indubbie qualità professionali ed umane, proprio dall’essere consapevole che sei un uomo libero e scevro da condizionamenti.

Nel salutarti, condivido con piacere e gratitudine l’idea di pubblicare (e di ciò, quindi, mi permetto fartene espressa richiesta) sul Tuo blog la mia lettera del 23.02.2009 e la Tua risposta ( quest’ultima per me, comprensibilmente, ristoratrice e gratificante).

Un abbraccio affettuoso ed a presto.

Francesco


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