Riceviamo e pubblichiamo
Questo testo contiene le opinioni dell’autore, Franco Previte, al quale diamo spazio autonomo su "la Voce di Fiore", anche nella speranza che possa scaturire un dibattito sulle questioni poste.
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Basta con le bugie per le riforme degli handicap psico-fisici! Quid est veritas? On.le Berlusconi, a quante morti innocenti dobbiamo assistere e con noi l’opinione pubblica?
L’attenzione, l’assistenza pubblica e le varie necessità dei malati psico-fisici, nonostante le molte promesse passate, non sono una novità e non trovano tutt’ora una opportuna risposta più volte da noi richiesta!!!:
a.) vedi l’inadeguatezza della “1° Conferenza Nazionale per la salute mentale” del 10/12/dicembre 2001 del Governo Prodi; b.) vedi l’inutilità dei fondi pubblici per la “I Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004) del Governo Berlusconi.
I tempi della politica e delle richieste per le questioni economico-sanitarie nei riguardi di questi inabili sono fin’oggi scarsamente tenuti nella dovuta considerazione da parte di quanti dicono e non fanno.
L’opinione pubblica e noi con essa assistiamo increduli e sbigottiti innanzi a quelle mancate forme di solidarietà e di giuste rivendicazioni, mentre le famiglie di questi sofferenti devono sobbarcarsi questo grave disagio sociale, soprattutto, per far riconoscere il loro status sociale garantito e sancito dall’art.32 della nostra Costituzione e ribadito dalla recente Costituzione Europea e dalla “Convenzione per i diritti delle persone con disabilità” dell’ONU, ratificata il 20 febbraio 2009 dal Governo Berlusconi con il disegno di legge n.2121.
Ma il traguardo è ancora molto lontano , perché la strada è stretta e la via è lunga. La semplice considerazione della dignità umana ci porta a pensare che non è sufficiente mettersi dalla parte di chi soffre ed essere promotore di salute a parole, ma sembra essere necessario ed urgente una priorità d’intenti. Sono necessari e prioritari:
medici ed infermieri preparati, strutture adeguate, servizi consoni;
un grosso aiuto alle famiglie che non ce la fanno perché sono impreparate non potendo reggere 24 ore al giorno per 365 giorni, senza contare che sono necessari turni di alternanza dovendo lavorare fuori di casa.
Per altre necessità, il 17 marzo 2005, nella Sala Verde di Palazzo Chigi, durante la “Giornata di riflessione sulla depressione”, in 9 punti ho “suggerito” al Governo Berlusconi - presente in forze - quanto è necessario ed urgente, in attesa che il Parlamento “licenzi” una legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica:
1) Eventuale costituzione di un Fondo Speciale Economico (Dopodinoi), decisamente prioritario.
2.) Possibile attivazione della ricerca scientifico-farmacologica sulle malattie mentali.
3.) Aggiornamento assegni di assistenza ai malati psico-fisici, perché euro 255,13 al mese consentono solo di sopravvivere (una vera vergogna!!!) - provvidenze non collegate agli indicatori dell’inflazione e del costo della vita.
4.) Deducibilità dal reddito complessivo agli effetti IRPEF delle spese socio-alberghiere.
5.) Riforma Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
6.) Proibizione della terapia elettroconvulsionante e braccialetto elettronico.
7.) Aumento posti letto da 15 a 30 negli Enti Ospedalieri.
8.) Riqualificazione Operatori Sanitari.
9.) Nelle strutture residenziali esistenti, spazio verde.
Ci domandiamo e l’opinione pubblica si domanda : a chi giovano le “Conferenze” le “Giornate per la salute mentale” i “Convegni” gli “Spot televisivi “?, Forse scongiurano morti innocenti?.
L’allora Ministro Veronesi nella “1° Conferenza Nazionale per la salute mentale”, ammise “che ben 500 mila pazienti era gravi (?), cioè bisognosi di assistenza e cure continue , dei quali assistiti solo circa 25 mila, e 10 milioni di malati mentali” (tratto da Intervento del Ministro Veronesi alla 1° Conferenza . Nazionale Salute Mentale).
Sono state riconosciute ”700 mila (?) le persone con disagio mentale” (dal Documento Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003 Testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 luglio 2000 su proposta del Ministro per la Solidarietà Sociale - Presidenza Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Sociali- Governo Prodi).
“Non vergognarsi di questa malattia ed altro” hanno “proclamato” gli spot nella “1° Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004.! (Direttiva Presidenziale del 26.6.2004 G.U. n.174 del 27.7.2004 Governo Berlusconi).
Riportiamo dalla Relazione del Ministro della Salute Sirchia (Governo Berlusconi) del 21.1.2005 sulla : situazione al 30.6.2004 (da Atti Parlamentari Doc.CXXVI n.3): zero ricoverati negli Ospedali Psichiatrici Normali
188 ricoverati psichiatrici nei 7 Ospedali Psichiatrici Privati convenzionati
752 non psichiatrici negli Ospedali Psichiatrici Privati Convenzionati
1.282 ricoverati nei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari (periodo marzo 2001 Dip.to Amm.Penitenziaria) 31.548 ricoverati nelle carceri italiane (dr.G.Starnini Presidente soc.SIMSPE settembre 2004)*
33.770 Totale persone ricoverate.
* Soc. SIMSPE (Società Italiana per la medicina e salute penitenziaria).
I dati forniti dal Presidente Starnini sono stati rilevati dal Quotidiano “Il Tempo” di Roma del 27/9/2004 pag.8 in cui si afferma :”Le patologie psichiatriche tra i reclusi delle carceri italiane sono in crescita esponenziale, con 31.548 casi di disagio mentale ed un tasso di suicidi dieci volte superiori al mondo dei liberi”.
Così ufficialmente,, 33.770 persone insistevano in strutture definibili manicomiali, (tratto dalla Relazione 30.06.2004 in Parlamento del Ministro della Salute- Documento Parlamentare).
Sono passati ben 31 anni e le Istituzioni non hanno tentato di modificare il vessillo delle ideologie degli anni settanta, mentre la depressione (primo disordine funzionale della persona) si fa malattia sociale ed i “malati” (circa 10 milioni) costituiscono un pericolo per la società!
Senza contare i residui manicomiali ancora presenti nelle strutture protette.
Un “malato psico-fisico” abbisogna:
di essere curato prontamente ed adeguatamente in strutture appropriate e per il tempo necessario;
di essere protetto da se stesso se in preda a deliri;
di tre o quattro mesi di cure, secondo quanto affermano i medici specialistici.
Occorre fermare il progetto di umanesimo superficiale varato con la legge 180 (quella che ha “ordinato” la chiusura degli ospedali psichiatrici) e la legge 833 (quella che ha “proseguito” questo “ordine”) che dal 1978 non hanno predisposto strutture consone alla cura, riabilitazione e reinserimento sociale del “malato” determinando solo il passaggio dal concetto custodialistico a quello terapeutico.
Un problema sociale dove il “paziente” è stato assimilato all’emarginato, all’anziano non autosufficiente con tutte le lacune che da ben 31 anni, ripetiamo, lascia l’assistenza psichiatrica in balia di ambiguità!
E’ molto preoccupante che le Pubbliche Amministrazioni si adeguino al senso del provvisorio, del precario, dell’insicuro e che i mass media sono amplificatori di coloro che gridano più forte nelle piazze, mentre dovrebbero essere estensori delle necessità prioritarie del mondo della sofferenza e della gente.
Tutti ci lamentiamo che il vivere odierno è sempre più difficile, ma pochi ammettono che le cause delle nostre afflizioni sono da ricercare nella pretesa, tutta moderna, di dare importanza soltanto a quello che ci fa egoisticamente comodo.
Quid est veritas?, quale è la verità? chiese Pilato a Gesù. Se quanti non sanno dare una degna risposta non ripetano il comportamento del proconsole romano che trascurò di attendere le parole di Gesù che rispose “est vir qui adest” “è l’uomo che vi sta innanzi”.
Sì, è l’uomo con tutti i suoi problemi che è di fronte alle Istituzioni.
Onorevole Berlusconi, riconosciamo che tante “cose” ha fatto impegnandosi personalmente (promessa mantenuta per eliminare la spazzatura a Napoli, grandi progetti dopo il terremoto all’Aquila, un grande riconoscimento morale internazionalee con il G 8 ), ma vi sono problemi urgenti e non dilazionabili per i quali non si deve non conoscere, fingere di ignorarli o volgere altrove lo sguardo, come fece il proconsole romano. Se la politica è sorda, indifferente, incapace, Lei che è dei “nostri”, dia un “colpo” di orgogliosa solidarietà.
Non vi sono solo i terremotati o quant’altro, c’è un mondo della sofferenza che reclama giustizia da ben 31 anni a seguito della chiusura dei “manicomi”!. Siamo quasi convinti che risponderà con concretezza alle famiglie di questi disabili psichici, nonchè all’opinione pubblica!
Franco Previte, Cristiani per servire
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