VIVA L’ITALIA, VIVA LA COSTITUZIONE ....

LA SVOLTA DI SALERNO... E LA LOTTA PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA, OGGI! - di Federico La Sala

Un omaggio alla memoria al Presidente Pertini e un augurio al nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
mercoledì 25 aprile 2012.
 

Un omaggio e un augurio al nostro Presidente della Repubblica, GIORGIO NAPOLITANO

LA SVOLTA DI SALERNO... E LA LOTTA PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA, OGGI!

di Federico La Sala

Caro Direttore,

trovo più che necessario e urgente accogliere la sollecitazione di Giorgio Napolitano (sull’Unità del 13.10.2004, p. 25, su "Angelo Oliva e la memoria della sinistra"): "Troppe vicende e figure del passato [...] rischiano di scivolare nell’ombra della rimozione e dell’ignoranza, nel modo più freddo e ingiusto per le persone, nel modo più sbagliato per la comprensione dei processi storici che condizionano ancora il nostro presente". Credo che non sia proprio il caso sottolinearlo, e ciò non solo per il passato, ma soprattutto per il presente e il futuro del nostro stesso Paese. Se me lo consente, così io - proprio ieri - ad un amico filosofo così rispondevo sullo stesso tema:

1. «l’ "anomalia" del PCI è stata la sua "forza-debolezza"!!! Tenere insieme "comunismo" e "democrazia" - in Italia (e nei confronti dello stesso comunismo sovietico) è stato il segno di una grandissima creatività politica e culturale - (e permettimi la connessione e la battuta) non a caso è legata a Salerno la Svolta (altro che quella di Heidegger)!.

La battaglia per la libertà e per la democrazia è stata una costante della storia del Partito - il guaio che lo è stato troppo poco e, soprattutto, non ha puntato - nello sforzo di pensare il nesso cristianesimo e comunismo - al basso della società civile italiana e della ’società civile’ della chiesa cattolica - al livello antropologico, ma ha puntato all’alto delle forze politiche statali (la DC) e della Gerarchia della Chiesa Cattolica ..... il compromesso storico - nelle sue radici - andava ben al di là della logica del "compromesso" e (a mio parere) getta ancora luce e possibilità sul nostro presente e sul nostro futuro!!!»;

2. « non sottovalutare "la cosa"(Heidegger): le mie considerazioni (da non esponente né avvocato del Pci!!!) indicano in un’altra direzione e cercano di dire qualcosa di "essenziale" (e non superficiale - su tantissimi e tantissimi fatti sono più che d’accordo con te!!!) su un momento fondamentale della storia d’Italia (e d’Europa - o, se preferisci, dell’Essere) e su problemi che ancora ci attanagliano - a livello planetario e di umanità.

Se permetti, dietro la svolta di Salerno c’è (sul piano filosofico) Hegel, Marx, e il Cristianesimo, dietro Heidegger c’è il misticismo della "foresta nera" di un "naturalismo" platonizzato (chiuso e cieco), che ne segna la "differenza" profonda. Il totalitarismo nazi-fascista non è uguale al totalitarismo comunista (vedi a proposito anche la recente "battuta" del Wojtyla!), né tantomeno (se vuoi) al totalitarismo della linea Gramsci-Togliatti-Berlinguer.

Dietro c’è un’altra antropologia! Possiamo dire quello che vogliamo - ma l’"anomalia" c’è e resta (e niente potrà cancellarla!). Senza nulla togliere alla ricerca di Heidegger (del resto come di Platone, e altri!!!), nella storia della cultura del pianeta terra sicuramente hanno una portata maggiore .... la scuola medica salernitana [per una sana e robusta costituzione] e, ancora (se permetti), la svolta di Salerno per una sana e robusta Costituzione - assunta filosoficamente! Così è (a mio parere), se ti pare»;

3. «portare "la cosa" al livello "essenziale" - e il discorso non è sul nazismo e sulla compromissione di Heidegger ma sulla ragione stessa del totalitarismo sia di destra e sia di sinistra, e sia di centro (quello del profitto): il problema è questo. Heidegger non ha toccato il fondo e il fondamento - pur nella sua grandezza ha ’copiato’ Platone e non ha capito Nietzsche!: con la "svolta" e dopo la "svolta" non ha chiarito proprio niente - e il nazismo come del resto lo stalinismo non sono stati solo scivolate o incidenti di percorso. Il problema è il platonismo - come ho detto: Heidegger vi resta impigliato se vuoi alla grande e totalmente, per il suo radicale rigetto della tradizione ebraico-cristiana - la tradizione marxista e il Pci in partcolare ha la possibilità di uscita proprio per il suo legame con la tradizione ebraico-cristiana! Questa è la differenza - e questa differenza è antropologica e "teologica".... non azzerabile».

A questo punto, credo sia proprio utile riaprire il dibattito sulla "svolta di Salerno" (e riattivare come ha fatto giorni fa Sylos Labini - con il C.L.N. - il filo con la nostra memoria unitaria della lotta per la libertà e per la democrazia) e dargli tutta l’importanza che merita - sia sul piano storico e culturale sia sul piano filosofico e politico. Quell’eredità è ancora attiva e presente non solo nella memoria di milioni di cittadini e cittadine, ma nei principi della nostra stessa Costituzione e della nostra vita democratica.

I nipotini di Heidegger come di Popper (che scriveva "la società aperta e i suoi nemici" proprio nello stesso anno della svolta di Togliatti e del Pci) stanno facendo di tutto per buttare a mare e nel fango non solo e non tanto "la miseria dello storicismo" quanto e soprattutto la nostra stessa dignità di esseri umani e di cittadini e cittadine d’Italia e di Europa.

P. S.

La connessione della "svolta" di Salerno con Heidegger, Platone, e Popper è appunto assunta, in polemica con la "svolta" di Heidegger e la critica di Popper a Hegel e Marx (nemici della società aperta), filosoficamente - e non è e non vuol essere affatto un’interpretazione storica! Il mio discorso è un altro: ciò che è avvenuto veniva da lontano e portava (e porta - a mio parere) lontano; per tale evento, vale il classico - non sanno di farlo, ma lo fanno, c’è un "carico di teoria" che eccede l’interpretazione strettamente storiografica e tocca livelli più profondi della nostra stessa tradizione culturale. E credo di averlo detto con chiarezza, quando ho parlato della differenza (e di antropologia e "teologia") non azzerabile in alcun modo tra il totalitarismo nazista e il totalitarismo comunista, e ho detto della "grandissima creatività" di Togliatti e del Pci che apre al governo Badoglio e a tutti gli altri partiti e comincia a muoversi sulla strada maestra della libertà e della democrazia.

E’ più che vero: resistono macigni, pesi, illusioni nella testa e sulle spalle - ma Togliatti e il Pci (pur con tutte le sue ambiguità - e sono state tante) non era e non è stato una specie di Pnf di sinistra - aveva una "radice" più forte e più sana che lo ha portato ben al di là della vecchia speculare alleanza partito fascista-idealismo gentiliano-chiesa cattolica e pienamente nell’orizzonte della democrazia senza "se" e senza "ma".

E questo prima della stessa Chiesa Cattolica - il cui totalitarismo istituzionale è ormai in crisi definitiva, proprio per non aver avuto il coraggio di accettare la "svolta" del Vaticano II e di tagliare il cordone proprio con quel naturalismo razzista, astuto, cieco e violento (edipico-platonico) di cui ho detto.....

Federico La Sala (Lunedì, 18 ottobre 2004)


Sul tema, nel sito, si cfr.:

LA LINGUA D’AMORE DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI E LA COSTITUZIONE.

GLI APPRENDISTI STREGONI E L’EFFETTO "ITALIA". LA CLASSE DIRIGENTE (INCLUSI I GRANDI INTELLETTUALI) CEDE (1994) IL "NOME" DEL PAESE AL PARTITO DI UN PRIVATO. Che male c’è?!

L’IDENTITA’ DELL’ITALIA E IL SONNAMBULISMO DEI FILOSOFI, DI FRONTE ALL’ATTACCO DELLA GENTE DALLA DOPPIA TESTA E DALLA LINGUA BIFORCUTA

-  "PER LA CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA" DELLA RAGIONE ATEA E DEVOTA ...
-  KARL MARX RISPONDE A SALVATORE VECA.

-  FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO. ALLA RADICE DEI SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA EUROPEA ATEA E DEVOTA.
-  "L’UOMO MOSE’ E LA RELIGIONE MONOTEISTICA", IL “MOSE’ DELLA NAZIONE TEDESCA” E LE ORIGINI DELL’“IMPERATIVO CATEGORICO” DI HEIDEGGER E DI ADOLF EICHMANN

FLS


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