SAN GIOVANNI IN FIORE: SOLIDARIETA’ NON SOLO FORMALE AL SINDACO ANTONIO BARILE
Sbullonate ruote all’auto guidata dalla moglie con una bambina a bordo. Una tragedia evitata per caso. *
“Esprimo la massima solidarietà nei confronti del sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) Antonio Barile, vittima di un attentato di tipo mafioso che non può essere definito altrimenti”. Lo dice Stefano Pedica, senatore dell’Italia dei Valori, appresa la notizia, data dallo stesso sindaco Barile in una conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio a San Giovanni in Fiore.
Nella fattispecie, il 28 dicembre scorso, la moglie di Barile, che conduceva l’auto del sindaco calabrese, diretta a Crotone ha notato strani rumori. Al punto da arrivare da un gommista e apprendere che i bulloni delle ruote erano stati svitati e l’anteriore di sinistra era rimasto senza. Il sindaco Barile ha dichiarato che a bordo c’era anche una bambina. Poteva finire in tragedia.
Lo scorso 16 dicembre, invece, il sindaco di San Giovanni in Fiore aveva trovato tagliate le gomme della stessa auto, denunciando l’accaduto ai carabinieri della locale stazione. Secondo il senatore IdV Pedica, “questi episodi non possono passare inosservati e la politica deve reagire con forza, al di la’ della dialettica fra le parti, per tutelare le istituzioni in un territorio, come quello calabrese, nella morsa della criminalità”.
Sul caso, Pedica annuncia una propria interrogazione parlamentare. Per il senatore dell’Italia dei Valori, “e’ necessario che il sindaco di San Giovanni in Fiore eserciti il suo mandato nella massima sicurezza”. “E’ per questo - conclude Pedica - che mi impegnerò da subito”.
“Penso che il Prefetto di Cosenza debba prendere seriamente in considerazione la possibilità di assegnare una scorta ad Antonio Barile, Sindaco di San Giovanni in Fiore, a seguito delle intimidazioni che ha subito nei giorni scorsi. Attentare alla sua vettura, sbullonare le ruote dell’automobile è un fatto di estrema gravità. Le circostanze ormai note fanno pensare che poteva succedere una tragedia, nel momento in cui la moglie del Sindaco conduceva proprio quella vettura con una bimba a bordo”. Lo afferma Orfeo Notaristefano, giornalista calabrese e scrittore antimafia.
“In questo caso -prosegue Notaristefano- l’assegnazione della scorta avrebbe il significato di una misura di prevenzione e di presenza frontale dello Stato nei confronti delle consorterie criminali che hanno concepito un’azione intimidatoria di questo tipo. Nulla a che vedere con le scorte status symbol e con l’orda polemica contro caste vere e presunte. Semplicemente una misura di prevenzione per evitare cose peggiori. Per dare un segnale di antimafia del giorno prima e non la solidarietà formale del giorno dopo di un qualsiasi atto intimidatorio o, peggio, di un delitto”.
Notaristefano conclude: “Tutta la storia della legislazione antimafia in Italia è costellata di atti positivi dello Stato a seguito di un attentato, di un morto ammazzato o di una strage. Invece le scelte e le azioni positive vanno fatte prima che accada il peggio. Dopo, tutti sono capaci di esprimere tardive solidarietà che lasciano il tempo che trovano e, tragicamente, delle vittime sul campo”.
Ringrazio Emiliano Morrone per la segnalazione e mobilitazione che ha messo in atto.
* ASSOCIAZIONE CULTURALE "VERSO SUD", 04.01.2012.
San Giovanni in Fiore, ancora
intimidazioni contro il sindaco
Dopo le gomme tagliate, la fiancheggiata della macchina rigata, i bulloni delle 4 ruote svitati all’auto della moglie, un’altra scritta comparsa contro Barile e la sua Giunta lungo la strada che dalla Cona conduce a Palla Palla *
09/01/2012 Continuano le intimidazioni contro il primo cittadino di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile. Una nuova scritta minacciosa è comparsa contro Barile e la sua Giunta, lungo la strada che dalla Cona conduce a Palla Palla, storica frazione di San Giovanni in Fiore: “Barile stai attento tu e tutta la Giunta”.
La scoperta della scritta è avvenuta ieri mattina e si va ad aggiungere a quella trovata nella scorsa settimana sul muro nei pressi della stradina che porta agli uffici comunali di Via Livorno.
«Il messaggio è evidente. Il clima che si respira in città è chiaro e noi ne siamo perfettamente consapevoli». Questo il commento del sindaco, Antonio Barile e degli amministratori locali, colpiti da questa azione continuata di intimidazione che tenta, subdolamente, di impaurire e far vacillare l’azione della partecipazione nella pratica amministrativa e della trasparenza avviata dall’amministrazione Barile.
Nemmeno l’incontro fra Barile, il prefetto di Cosenza e il procuratore hanno sortito effetti immediati. Lo Stato, tramite i due rappresentanti, aveva assicurato al sindaco della città gioachimita tutto il sostegno delle istituzioni, anche in modo abbastanza sostanzioso (si parla di una scorta discreta per lui e la sua famiglia), però la scritta di ieri mattina, come quella sulla mura che portano al provvisorio comune e il taglio degli alberi nell’anfiteatro attiguo, non lasciano presagire niente di buono nella patria di Gioacchino da Fiore. Tutti i partiti locali, compreso il centro sinistra, che finora mancava all’appello, si sono stretti attorno al sindaco, manifestando l’appoggio incondizionato alla sua persona. Anche l’appello all’antimafia con la relativa fiaccolata a sostegno di Barile, ha sortito pochi o nessun effetto.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 09/01/2012:
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/cosenza_san_giovanni_fiore_intimidazioni_sindaco_barile_ancora_minacce_giunta_4564.html
Nuova scritta minacce contro sindaco San Giovanni in Fiore
Barile e Giunta: ’Colpiti da questa serie di intimidazioni’ *
(ANSA) - SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA), 8 GEN - Ancora minacce contro il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, dopo quelle numerose gia’ subite nei giorni scorsi.
’’Barile, stai attento tu e tutta la Giunta’’: e’ questa la nuova scritta tracciata su un muro della cittadina silana.
Barile ed i componenti la Giunta affermano di essere ’’colpiti da questa serie di intimidazioni con cui si tenta, subdolamente, di impaurire e far vacillare l’azione di trasparenza avviata dall’Amministrazione’’. (ANSA).
* ANSA, 08 gennaio 2012, 16:42:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2012/01/08/visualizza_new.html_41515594.html
Minacce al sindaco di San Giovanni in Fiore, rafforzati i controlli
Il caso arriva in Antimafia ma Antonio Barile non si lascia spaventare e dichiara: «vado avanti» *
05/01/2012 E’ stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio del comune di San Giovanni in Fiore (Cs) a seguito delle intimidazioni ai danni del primo cittadino, Antonio Barile. La decisione è stata presa dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, al termine di una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia che si è svolta stamani alla quale ha partecipato lo stesso Barile.
Nel corso dell’incontro sono stati valutati gli atti intimidatori compiuti nei confronti del sindaco, anche in riferimento alla sua sicurezza personale. Barile, rieletto sindaco con il Pdl nel maggio del 2011 dopo che la sua prima esperienza da primo cittadino si era conclusa per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali eletti nella tornata amministrativa del 2010, nei mesi scorsi ha ricevuto una serie di telefonate anonime di minacce. Quindi ha subito il taglio degli pneumatici della sua auto e, nei giorni scorsi, l’allentamento dei bulloni delle ruote della vettura.
Ieri l’ultimo atto intimidatorio: stati tagliati gli alberi che costeggiano l’anfiteatro comunale nei pressi dell’Abbazia Florense, mentre sul muro di fronte è stata scritta la frase “ Sindaco Barile sei una m.”.
Barile ha provato a dare interpretazioni su cosa può avere scatenato questa scia di intimidazioni nei suoi confronti. Prima di tutto il taglio di alcuni servizi che dall’esterno venivano forniti da ditte con un risparmio notevole delle casse del comune, che già in questo primo scorcio di amministrazione avrebbero assicurato un incasso di parecchie migliaia di euro. Poi, la ristrutturazione degli uffici comunali. E ancora, alcune delibere che le precedenti amministrazioni avrebbero adottato e che sarebbero al vaglio della magistratura. Senza dimenticare la faccenda dei circa 400 precari della Sial e delle Cooperative, che non vengono pagati da tre mesi e che vedono il loro futuro alquanto incerto. Per non parlare di tutta la questione ospedale.
Senza alcun dubbio il sindaco Barile ha escluso che gli atti intimidatori siano da collegarsi ai vari schieramenti politici in atto a San Giovanni in Fiore, «perché anche se la dialettica fra i vari schieramenti politici è molto vivace e sentita - ha ribadito martedì in conferenza stampa - nessuno si sognerebbe di arrivare a tali livelli». Sta di fatto che il più grosso centro della Sila sta vivendo un momento molto difficile dal punto di vista sociale ed economico. Lo dimostrano gli atti intimidatori contro il suo primo cittadino, che ha avuto un largo consenso nell’ultima tornata elettorale e per la prima volta ha portato allo scranno più alto dell’amministrazione un sindaco di centro destra, con una larga maggioranza.
Gli inquirenti, a indagano a 360 gradi ed anche il prefetto di Cosenza è stato avvisato della situazione. Una cosa è stata ribadita chiaramente dal sindaco Barile: «Noi andremo avanti nella nostra azione rinnovatrice. Costi quel che costi». La serenità, ovviamente, è altra cosa. «Sugli episodi anche nei mesi scorsi, avevo pensato a degli atti vandalici. Non ho paura, lo avevo messo in conto quando ho deciso di fare il sindaco. Non ho paura e vado avanti, ma le abitudini le ho cambiate. La sera non esco più da casa».
* Il Quotidiano della Calabria: http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/cosenza_san_giovanni_fiore_intimidazione_sindaco_barile_conferenza_stampa_serie_6556.html
Nuova intimidazione contro il sindaco di San Giovanni Fiore
Barile: ho cambiato le mie abitudini e la sera non esco di casa *
(ANSA) - SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA), 4 GEN - Alcune scritte contro il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, sono comparse stamane sui muri di una villetta vicino al municipio dove sono stati tagliati anche alcuni alberi.
L’episodio e’ avvenuto dopo una serie di intimidazioni subite dal sindaco. L’ultima in ordine di tempo e’ avvenuta il 28 dicembre scorso quando e’ stata manomessa la sua automobile.
’’Ho cambiato le mie abitudini - ha detto Barile -. La sera non esco piu’ di casa’’. (ANSA).
* ANSA, 04 gennaio, 16:43
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2012/01/04/visualizza_new.html_40474801.html
A SAN GIOVANNI IN FIORE FIACCOLATA DELLA LEGALITA’ LA PROSSIMA SETTIMANA
Il Sindaco Antonio Barile, minacciato, non è solo. Saremo tutti lì. E adesso minacciateci tutti *
Le associazioni antimafia “Verso Sud” e “la Voce di Fiore” esprimono la loro più ferma solidarietà verso il sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza), Antonio Barile, colpito da un attentato di tipo mafioso lo scorso 28 dicembre. Orfeo Notaristefano, coordinatore di “Verso Sud”, propone, insieme al senatore Stefano Pedica dell’Italia dei Valori, una fiaccolata della legalità a San Giovanni in Fiore, per mantenere alta la vigilanza dopo il gravissimo episodio. La fiaccolata si terrà nei prossimi giorni e vedrà la partecipazione di cittadini, associazioni, esponenti politici.
Intanto, la rete dell’Antimafia, istituzionale e civile, chiede a gran voce la scorta per il sindaco Barile. A questa iniziativa congiunta hanno immediatamente aderito, oltre a Pedica, gli europarlamentari del Pd Mario Pirillo, Gianni Pittella e Guido Milana, il senatore della commissione parlamentare Antimafia Giuseppe Lumia (Pd) e il deputato Angela Napoli (Fli), membro della stessa commissione
* ASSOCIAZIONE CULTURALE "VERSO SUD", 04.01.2012.
La fiaccolata della legalità a San Giovanni in Fiore.....
Io! di predizioni non ne so’ fare e ne come un politico voglio parlare.....esemp.
Un Politicante durante la sua campagna lettorale ando’ a un paese e pronunciare un bel discorso...menzionando il fatto e la grande promessa che! il ponte che tanto ne avevano bisogno si doveva costruire e fu applaudito tanto.
I suoi sostenitori piu’ intimi gli proposero comunque di fare un discorso anche al paese che avrebbero passato per ritornare a casa...cosi’ all’improvisata; loro stessi ( i sostenitori intimi diedero una buona scossa con una tromba mentre la loro macchina passava fra il paese annunciando l’orario in piazza.
Oera...Pronunciava il discorso alla folla e fu anche applaudito...comunque doveva dire che il ponte sul fiume che tanto ne avevano bisogno si sarebbe costruito; pochi, pochissimi applaudirono e stava per ripetere la promessa del ponte ma! l’amico sostenitore gli si accosto’ e gli sussurro’ Questo paese non ha’ bisogno di un ponte.
Guardo’ fisso quasi tutti in piazza e poi disse: con voce fiera, positiva, promettente: Prima porteremo il fiume e poi ci faremo il ponte sopra....e gli applausi si moltiplicarono per mille.
A proposito di "MILLE" Mille alla fiaccolata saranno POCHI! Perche’ non provare ad averne 10.000 mila? e perche’ non di piu’!
LEZIONI DI ETICA E DI DEMOCRAZIA!
Il rilievo più offensivo della recente campagna di denigrazione contro il Sindaco condotta dal presunto centro-(sinistra?) è che Barile “non conosce le più elementare regole della democrazia”. Non ci è dato sapere a quale forme di ‘democrazia’ ci si riferisce: a quella ateniese, a quella diretta, a quella assembleare, a quella referendaria, a quella rappresentativa, a quella elettorale? O forse a quelle diffusamente praticate, negli ultimi anni, da pochi signori, negli angusti e notturni recinti demofeuodosocialisti? Hanno sudato sette camicie nel continuo sforzo democratico ma sono stati sfortunati. Forse perché parlavano greco o arabo e i cittadini, anche quelli più linguisticamente predisposti, non li hanno capiti e li hanno duramente puniti. Amara sconfitta! Come risalire la china? Quale occasione più ghiotta e cinica per gettare discredito, in un momento di apprensione per il Sindaco, la Giunta e l’intera Istituzione comunale? Ma davvero si può pensare di rifarsi il look etico e democratico, attaccando sulle modalità di costituzione dello staff del Sindaco e del suo gruppo di collaboratori? Negli ultimi anni, quando erano al comando, quali professionalità e laureati interni al Comune hanno valorizzato? Quali risparmi e quale internalizzazione di servizi pubblici hanno attuato? Quali interessi opachi hanno contrastato? Se il Sindaco con efficienza, intelligenza e coraggio, ad oggi, tende a far risparmiare alla comunità 400 mila euro all’anno, vuol dire che prima vi era dissipazione e adesso liberazione di risorse per eventuali investimenti economici, sociali ed organizzativi dell’ente. Per questo risultato qualunque cittadino democratico è ben disposto a comprendere l’autodifesa irruente del Sindaco specie quando viene pretestuosamente attaccato. Per quanto riguarda gli argomenti inconsistenti riguardanti l’istituzione degli uffici di staff dei sindaci, si rimanda all’art. 90, comma 3 del TUEL 267/2000 che prevede la nomina fiduciaria e diretta delle figure necessarie, assunte a tempo parziale e determinato, a basso costo e temporalmente legate al mandato politico. Per tutte le obiezioni del caso si suggerisce di far riferimento alle pratiche ‘esemplari ed illuminanti’ pregresse ed attuali (vedi: Calabria Ora, p. 17, 03/02/2012) dell’ente territoriale immediatamente sovrapposto al nostro Comune. Prassi che possono essere formative per qualche tardivo rappresentante locale, neofita di stretta fede ‘riformista’, e che esaltano le ‘virtù civili’delle più alte cariche istituzionali, localmente espresse ed impegnate su scala vasta nelle loro battaglie ‘meritocratiche’. Infine constatiamo che il ceto politico di opposizione, residuale e screditato agli occhi del suo stesso elettorato, tenta di lavorare con indecenza sulle contraddizioni in seno al popolo, ostentando senso di risparmio e amore per le casse comunali, tentando di fomentare divisioni tra i giovani laureati sostenitori di Barile, cercando di far leva sui eventuali mugugni dei precari interni al Comune, speculando sulle difficoltà di lavoratori pagati in ritardo o licenziati in un contesto economico e sociale regionale e nazionale drammatico. Dimenticando la inadeguatezza e i danni della sua passata azione amministrativa, sperando nella memoria corta della gente. Ma ancora è troppo presto per dimenticare e per illudersi di tornare a vincere mordendo l’osso. Questo ceto senza idee per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio, senza metodi democratici veri, è destinato a una sterile, lunga e salutare opposizione. Si consiglia, come rimedio, di imitare, volendo ma è difficile e forse urticante, il metodo Barile in movimento, aggiungendo anche un pizzico di culto della personalità: riprese dirette, discussioni e iniziative pubbliche, democrazia assembleare, giunte in piazza, gruppi tematici di elaborazione. A proposito al di là dell’ottusa ironia sul ‘comitato tecnico di alte professionalità’ di qualche banale membro di questo ceto agonico, perché non ci si confronta partecipando ai lavori del Comitato cittadino di progettazione aperto a tutti. O almeno perché non si attivano, se si è capaci, i Forum di discussione aperti alla società, previsti dagli statuti cartacei che dovrebbero regolare la ormai fiacca vita dei partiti che compongono il centro-(sinistra?) locale? Lunga vita al Sindaco e al suo movimento!
Febbraio 2012
Movimento per Barile