CALABRIA. A San Giovanni in Fiore, una tragedia evitata per caso...

ATTENTATO DI TIPO MAFIOSO AL SINDACO DI SAN GIOVANNI IN FIORE. MASSIMA SOLIDARIETA’ AD ANTONIO BARILE, AL DI LA’ DELLE SOLITE FORMALITA’! Una nota dell’Associazione Culturale "Verso Sud" - a c. di Federico La Sala

SCORTA PER BARILE, SUBITO. La chiedono il sen. Giuseppe Lumia ((Pd), il sen. Stefano Pedica (IdV), e gli europarlamentari Gianni Pittella e Mario Pirillo (Pd), e l’on Angela Napoli (Fli).
martedì 10 gennaio 2012.
 
[...] “Penso che il Prefetto di Cosenza debba prendere seriamente in considerazione la possibilità di assegnare una scorta ad Antonio Barile, Sindaco di San Giovanni in Fiore, a seguito delle intimidazioni che ha subito nei giorni scorsi. Attentare alla sua vettura, sbullonare le ruote dell’automobile è un fatto di estrema gravità. Le circostanze ormai note fanno pensare che poteva succedere una tragedia, nel momento in cui la moglie del Sindaco conduceva proprio quella vettura con una bimba a bordo”. Lo afferma Orfeo Notaristefano, giornalista calabrese e scrittore antimafia [...]

SAN GIOVANNI IN FIORE: SOLIDARIETA’ NON SOLO FORMALE AL SINDACO ANTONIO BARILE

Sbullonate ruote all’auto guidata dalla moglie con una bambina a bordo. Una tragedia evitata per caso. *

“Esprimo la massima solidarietà nei confronti del sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) Antonio Barile, vittima di un attentato di tipo mafioso che non può essere definito altrimenti”. Lo dice Stefano Pedica, senatore dell’Italia dei Valori, appresa la notizia, data dallo stesso sindaco Barile in una conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio a San Giovanni in Fiore.

Nella fattispecie, il 28 dicembre scorso, la moglie di Barile, che conduceva l’auto del sindaco calabrese, diretta a Crotone ha notato strani rumori. Al punto da arrivare da un gommista e apprendere che i bulloni delle ruote erano stati svitati e l’anteriore di sinistra era rimasto senza. Il sindaco Barile ha dichiarato che a bordo c’era anche una bambina. Poteva finire in tragedia.

Lo scorso 16 dicembre, invece, il sindaco di San Giovanni in Fiore aveva trovato tagliate le gomme della stessa auto, denunciando l’accaduto ai carabinieri della locale stazione. Secondo il senatore IdV Pedica, “questi episodi non possono passare inosservati e la politica deve reagire con forza, al di la’ della dialettica fra le parti, per tutelare le istituzioni in un territorio, come quello calabrese, nella morsa della criminalità”.

Sul caso, Pedica annuncia una propria interrogazione parlamentare. Per il senatore dell’Italia dei Valori, “e’ necessario che il sindaco di San Giovanni in Fiore eserciti il suo mandato nella massima sicurezza”. “E’ per questo - conclude Pedica - che mi impegnerò da subito”.

“Penso che il Prefetto di Cosenza debba prendere seriamente in considerazione la possibilità di assegnare una scorta ad Antonio Barile, Sindaco di San Giovanni in Fiore, a seguito delle intimidazioni che ha subito nei giorni scorsi. Attentare alla sua vettura, sbullonare le ruote dell’automobile è un fatto di estrema gravità. Le circostanze ormai note fanno pensare che poteva succedere una tragedia, nel momento in cui la moglie del Sindaco conduceva proprio quella vettura con una bimba a bordo”. Lo afferma Orfeo Notaristefano, giornalista calabrese e scrittore antimafia.

“In questo caso -prosegue Notaristefano- l’assegnazione della scorta avrebbe il significato di una misura di prevenzione e di presenza frontale dello Stato nei confronti delle consorterie criminali che hanno concepito un’azione intimidatoria di questo tipo. Nulla a che vedere con le scorte status symbol e con l’orda polemica contro caste vere e presunte. Semplicemente una misura di prevenzione per evitare cose peggiori. Per dare un segnale di antimafia del giorno prima e non la solidarietà formale del giorno dopo di un qualsiasi atto intimidatorio o, peggio, di un delitto”.

Notaristefano conclude: “Tutta la storia della legislazione antimafia in Italia è costellata di atti positivi dello Stato a seguito di un attentato, di un morto ammazzato o di una strage. Invece le scelte e le azioni positive vanno fatte prima che accada il peggio. Dopo, tutti sono capaci di esprimere tardive solidarietà che lasciano il tempo che trovano e, tragicamente, delle vittime sul campo”.

Ringrazio Emiliano Morrone per la segnalazione e mobilitazione che ha messo in atto.

* ASSOCIAZIONE CULTURALE "VERSO SUD", 04.01.2012.


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