LE INTIMIDAZIONI A BARILE E LE TIMIDE REAZIONI

LA NECESSITA’ DI COMPATEZZA DI FRONTE ALLA VIOLENZA, QUALSIASI FORMA ESSA ASSUMA E IN QUALSIASI CONTESTO ESSA SI MANIFESTI
mercoledì 11 gennaio 2012.
 

Alle intimidazione di cui è stato fatto oggetto il sindaco Barile negli ultimi tempi la comunità sangiovannese ha dato diverse, e controverse, risposte: la solidarietà, e la ferma condanna degli atti, da parte di quasi tutte le associazioni, dei sindacati e di tantissimi cittadini; le reazioni scettiche da parte di molti che si sono tradotte in affermazioni, assai discutibili direi, del tipo “non sono convito che tutto ciò sia vero, si sta esagerando”; i silenzi dei maggiori esponenti locali del centrosinistra fermi in una sorta di chiusura atarassica. Come leggere e interpretare queste molteplici sensibilità e il fatto soprattutto che non c’è stata una sola ed univoca condanna della violenza? L’assenza di interventi, dichiarazioni, comunicati stampa dei vari Laratta e Oliverio(al momento in cui viene scritto questo articolo non si registra nessuna presa di posizione da parte dei due) credo sia imputabile al clima di netta ostilità e contrapposizione che si è creato, e consolidato, nel corso degli anni tra i vari schieramenti politici, e al fatto che Barile si è fatto portatore di un’idea, e di una pratica della politica, che ha visto nei suoi avversari dei nemici non degni di alcuna considerazione morale. Il sindaco infatti ha sempre accusato il centrosinistra di essere non solo politicamente mediocre ma anche portatore di comportamenti etici del tutto condannabili. L’altro atteggiamento che si registra in città e che tende a minimizzare, o peggio ancora banalizzare, gli attacchi a Barile è dettato dall’idea che in qualche modo sia tutta un questione interna alla coalizione e alle forze sociali che lo hanno appoggiato, che poco c’entra il suo coraggio e la sua intraprendenza, che certo è messo sotto pressione ma poi alla fine non si tratta di veri e propri attacchi violenti da meritare tutta questa attenzione, che insomma si stanno ingigantendo e stravolgendo i fatti. Credo che non esprimere solidarietà e/o minimizzare sia sbagliato e dannoso. La violenza qualunque forma essa assume e in qualsiasi contesto si manifesti deve essere condannata con fermezza. Ancora non si conosco bene i contorni della vicenda e tutto sembra avvolto nel dubbio e nell’incertezza. Non sappiamo quali sono le vere motivazioni alla base delle intimidazioni e se si tratta di un’unica mano e di un unico disegno teso a destabilizzare la tranquillità di Barile. Sappiamo però che è dovere di tutti difendere la vita democratica di una città e del suo rappresentante più importante. Sarà retorica, sarà forma, ma la retorica e la forma assumono in questi casi concreta sostanza.

domenico barberio


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