Inchieste

Carte false. Calabria: l’ospedale, la scuola e i terreni della cosca

sabato 23 giugno 2012.
 

Siamo nella Piana di Gioia Tauro-Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Qui cerchiamo notizie su un ospedale da costruire, le buste dell’appalto devono essere ancora aperte. Nella zona ci sono sette ospedali fatiscenti, insicuri. Inutili, secondo l’ex governatore regionale Agazio Loiero, intervistato.

Su fatti riguardanti l’ospedale, la Procura di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta. Ce lo hanno confermato più fonti. Alla base ci sono numerosi esposti e risultanze di un’operazione della DDA di Milano, riprodotte dal Tribunale meneghino in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per l’opera in questione era stato preventivato un costo di 66milioni di euro.

Nel 2007, i sindaci del comprensorio avevano scelto un’ampia area di edificazione: a Cannavà, nel Comune di Rizziconi (Reggio Calabria), al centro della Piana. Favorevoli 22 su 26, in organo previsto da legge regionale. La Regione, però, allora guidata da Loiero, di centrosinistra, decise di ubicare la struttura a Palmi, in terreni che l’istituto agrario “Galileo Ferraris” usa ancora oggi per la didattica, producendo olio, vino e marmellate.

Nel 2008, con una delibera di giunta, la Provincia di Reggio Calabria intestò a se stessa la proprietà di quei terreni, richiamando la legge 1404 del 1956. Per la Provincia, questa legge soppresse l’ente "Patronato Regina Elena", già proprietario dei suoli, ricevuti dal Ministero dell’Agricoltura. Interpretando la legge sull’edilizia scolastica, la 23 del 1996, la Provincia ritenne suoi i terreni, vendendoli alla Regione per 229.500 euro. A riguardo, interpellata par un parere, la Corte dei conti obiettò un importo basso, invitando la Regione a verificare l’effettiva proprietà dei beni. Poi, con una conferenza dei servizi, convocata dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, fu rimosso il vincolo di destinazione d’uso scolastico dei terreni.

di Emiliano Morrone

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