PER GIOACCHINO E SAN GIOVANNI IN FIORE ...

"LA VOCE DI FIORE", N. 1 - MAGGIO 2013. TORNIAMO DOPO OTTO ANNI. Una nota di Federico La Sala

Con l’edizione cartacea, che arriva dopo un lunghissimo percorso di trasformazioni globali e di nuove speranze, ci auguriamo di segnare un altro punto di riferimento, nel cammino collettivo del nostro giornale (...)
venerdì 5 luglio 2013.
 

TORNIAMO DOPO OTTO ANNI *

La Voce di Fiore nacque nell’ottobre del 2004. Da subito, collegò la dimensione locale con quella globale. Idee di base furono l’universalità dei problemi, la tipicità di situazioni e risorse, la ricerca di un pensiero critico, analitico e spirituale con l’invito all’azione, intanto culturale e sociale.

L’uomo di Beckett potrebbe essere l’anziano del Sud che attende gli eventi o il beduino che scruta nel silenzio del deserto, trovandovi i motivi dell’«effetto farfalla» o della successione di Fibonacci. Insomma, con La Voce di Fiore non ci siamo posti limiti di spazio, di tempo, di interesse.

Cominciammo difendendo la carità (“charitas”!) come principio dall’assalto speculativo dei media, proseguimmo guardando alla vita: alla vita del mondo, alla vita nel mondo.

Scandagliammo casi di cronaca, paradossi, manie dell’Italia minuta e pericolose pedagogie diffuse attraverso tv e giornali, a partire dal linguaggio.

Considerammo e spiegammo la modernità di Kant, di Dante, di Vico, di Gioacchino da Fiore, di Francesco da Paola, tenendo il doppio binario del contributo teorico e del piccolo esempio, culturale e specificamente politico.

Oggi l’archivio del sito di La Voce di Fiore si avvia per i seimila approfondimenti, con un totale di visite che ha superato da mesi la quota di 7 milioni.

Il giornale on line segue ancora la logica del web 1.0, fatta di rimandi interni a ulteriori temi e questioni. Con l’edizione cartacea, che arriva dopo un lunghissimo percorso di trasformazioni globali e di nuove speranze, ci auguriamo di segnare un altro punto di riferimento, nel cammino collettivo del nostro giornale; stavolta redatto da giovani e meno giovani che appreso elementi di giornalismo e restituito la loro voglia di sognare, incidere, cambiare, ora che la scuola è andata. Ridotta dalla politica a consumo permanente.

Buona lettura.

Federico La Sala

Condirettore di “la Voce di Fiore”



* "La Voce di Fiore", numero 1 - maggio 2013.


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