Un grande ed esperto giornalista e scrittore, Paride Leporace, l’Autore di "Toghe rosso sangue", profondo conoscitore delle desolate lande calabre, commentando questo articolo su facebook ha scritto: " Vorrei averlo scritto io. Su un giornale calabrese "
Dal nostro ex eremo florense tutto tace, nessuno che lasci un commento ad un editoriale così storico e contemporaneamente epico. Silenzio. Omertà. Assassinio delle parole e della libera espressione del pensiero. Un silenzio inquietante come inquietanti sono i potenti di cui si scrive: Gerardo Mario Oliverio, detto "u lupu", Mario Pirillo, Luigi Garofalo, etc. etc.
Con Pino Gentile, il suo alter ego di destra, dovrà vedersela al ballottaggio, vedremo chi la spunterà. Roberto Occhiuto non è certamente un cretino; tantameno un inesperto. Subì con molta classe gli spintoni dei Gentile ai tempi di Forza Italia! Forte del suo fedele elettorato e del 10% che rappresenta, potrà togliersi qualche sassolino dalle scarpe e condurre delle trattative a lui molto favorevoli, facendo fuori contemporaneamente l’ex comunista converstitosi alla fede cattolica e, forse, anche a quella della fratellanza massonica, visto la sua attenta e partecipata presenza per un giorno intero, ospite il Gran Maestro Gustavo Raffi, al convegno massonico “ Il pensiero di Giordano Bruno tra scienza e magia: eresia della scelta o scelta dell’eresia? ” , patrocinato, cosa che avviene credo solo in Calabria, dal comune, dalla provincia e dalla regione...
...praticamente la situazione sarà sempre e comunque di sottosviluppo culturale ed economico, ma almeno no vedremo "u lupu" in circolazione. Poi, se non sarà eletto, i suoi amici (D’Alema, Minniti, e molti altri anche di ambienti apparentemente lontanissimi fra loro) gli troveranno un bel posto in qualche consiglio di amministrazione, curerà i suoi interessi, sarà dentro la fondazione europa mezzogiorno mediterraneo, etc. etc.
Non cambierà nulla! Il tipo di gestione del potere e della Cosa Pubblica è lo stesso. Le amicizie trasversali consolidate da anni.
Però qualcosa è cambiato profondamente, soprattutto a San Giovanni in Fiore: molte persone si sono sottratte al tabù di votarlo assolutamente, e questa è una grande conquista umana. Sono aumentati gli uomini e le donne autonomi, determinati a scegliere la propria vita, creatori di valore umano.
Anche se veramente inquietante appare, umanisticamente parlando, e anche un po’ umiliante per l’intelligenza, che, nella città dove era stato candidato a sindaco Gianni Vattimo, uno dei massimi e più riconosciuti universalmente filosofi viventi, abbia preso solo 238 voti; mentre un tipico potente calabrese come Mario Pirillo, il Cetto Laqualunque di Antonio Albanese, abbia preso 2517 preferenze.
Schiavi.
Complimenti al mio direttore per il resoconto sui risultati delle elezioni. Come è suo solito descrive con intelligenza, passione, amore...le sciagure che continuano ad incombere sulla nostra terra.
Resistenza!