Calabria

Michele Santoro e la ’ndrangheta: un caso politico. La sinistra lo attacca e Agazio Loiero accusa che in tv la Calabria bella non è venuta fuori. Francesco Storace: "Santoro equilibrato"

Contestata la puntata di «annozero» sulla Calabria: «È piaciuta ai boss». Loiero: intervenga la Vigilanza
domenica 22 ottobre 2006.
 

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MILANO - Prima ha scritto al diretto interessato. Poi l’ha urlato dalle pagine dei giornali: «Caro Santoro, il tuo annozero sulla Calabria è piaciuto alla ’ndrangheta, mentre io mi sento più isolato ed esposto». Quindi ha deciso di portare il caso in commissione di vigilanza Rai: «Perché non si può fare un processo senza difesa». Il governatore della Calabria Agazio Loiero si scaglia contro Michele Santoro. E la puntata della trasmissione di Raidue sull’omicidio Fortugno e la Locride, si trasforma in una nuova bufera politica Santoro-centrica. In parte ribaltata, però: con il centrosinistra che attacca il giornalista «mandato in esilio da Berlusconi» e l’opposizione che lo difende. Era già successo con la puntata su Napoli. Ieri la replica. «La puntata di annozero sarà piaciuta alla ’ndrangheta, non certo ai calabresi che si battono per una Calabria pulita», ha dichiarato ieri a l’Unità Loiero. Quindi ha rincarato: «Non nego che i problemi ci sono, ma la Calabria non è solo quella». Per questo Loiero ha deciso di «andare avanti»: «Sottoporremo il caso alla commissione di vigilanza Rai. Oggi chiamerò Rosa». «Rosa» è il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. Un mese fa lei per prima ha scritto ai vertici Rai e alla commissione di vigilanza: «Nessun limite alla libertà di informazione, ma le trasmissioni Rai devono rispondere all’obbligo di completezza e obiettività. E Santoro credo che non sia stato né completo né obiettivo». Santoro dal suo sito commenta: «Ci sono già tante trasmissioni tv che fanno vedere le cose belle dell’Italia. Noi preferiamo raccontare l’altra faccia del Paese». Quindi aggiunge: «Le reazioni fanno parte del mio lavoro. Anche le più violente». La vedova di Fortugno afferma: «Per molto non si è parlato, ora forse si sta sparlando. Ma va bene se questo serve a catalizzare l’attenzione del governo». E l’opposizione si chiede: «Ma come, il "martire della sinistra", messo sotto accusa proprio dai suoi?». A spezzare una lancia in favore di Santoro è l’ex ministro di An Francesco Storace. L’altra sera era ospite della trasmissione: «Io non credo che sia giusto prendersela con Santoro, ha dimostrato equilibrio. Il problema esiste e bisogna parlarne». E l’ex vicepresidente della commissione parlamentare antimafia Angela Napoli (An) aggiunge: «Coloro che oggi criticano, per lo più di centrosinistra, dovrebbero fare un esame di coscienza». Alla commissione di Vigilanza Rai non è arrivata ancora alcuna lettera di protesta di Loiero. «Aspettiamo, poi valuteremo», afferma il presidente Mario Landolfi. Che da uomo di An però aggiunge: «Registro che anche la sinistra critica Santoro e questo lo rende meno mostro sacro». Certo: «Se Storace (che era lì e ha ricoperto il mio ruolo) difende Santoro, forse la trasmissione sarà stata anche spiacevole ma rispettosa del pluralismo». Loiero taglia corto: «Qui non è questione di sinistra o destra. Santoro ha un problema di share ». Il vicepresidente Nicola Adamo chiede una verifica sui dati dell’anagrafe assistiti usati da chi «vuole presentare la Calabria come terra di sprechi e malcostume». Il sindaco di Siderno Alessandro Figliomeni aggiunge: «Santoro ha centrato tutta l’attenzione sul fatto emozionale e criminale». Per Mario Tassone (Udc) l’immagine della Calabria è stata distorta ma ci sono «elementi utili alle indagini». «Ottimo Santoro, impietoso ma vero», afferma Giacomo Mancini. E il deputato dell’Ulivo Franco Laratta: « Annozero mi ha fatto vergognare ma mi ha dato più coraggio».

Alessandra Mangiarotti

22 ottobre 2006


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