Il decreto del Ministro Livia Turco

Droga: una cretinata che produce cretinate

Il commento di Davide Giacalone
domenica 19 novembre 2006.
 

14/11/2006 - Una cretinata che produce cretinate, ecco cos’è il decreto del ministro Livia Turco. Un messaggio pericoloso per far piacere agli ignoranti e fra questi ci mettiamo la mandria dei giornali con i titoli demenziali, tipo “non si finisce più in galera per uno spinello”. Parole e chiacchiere, in un chiasso dove quasi nessuno sa di che parla. Sappiate che, secondo la legge in vigore, nessuno finisce in carcere per uno spinello, neanche per due o tre, non ci finisce chi si porta dietro un paio di siringhe d’eroina, o il necessario per qualche sniffata. Ma c’è di più: gli ignorantoni non sanno che secondo l’articolo 4 bis della legge 49 del 2006 in carcere non ci si finisce nemmeno con quantitativi superiori, se solo se ne dimostra l’uso personale. L’uso personale si calcolava moltiplicando per venti la dose singola, ora si moltiplicherà per quaranta. Vi do una notizia: è stato legalizzato lo spaccio.

Prima sotto i 500 milligrammi, ora sotto al grammo neanche comincia l’azione penale, ma, attenti, la novità è meno di niente. Quei quantitativi si riferiscono al “principio attivo” ovvero ad una dose che non è valutabile ad occhio nudo. Quindi se domani, grazie alla Turco, si verrà fermati dai Carabinieri con un grammo di erba la procedura cui si viene sottoposti è del tutto identica a prima, perché si deve accertare di cosa e quanto trattasi. Restano immutate le sanzioni amministrative, tipo ritiro della patente. Insomma, gli unici che sapranno infilarsi nella nuova norma sono gli spacciatori, appunto.

Una tale cretinata, poi, non è che arriva dal ministero degli Interni o da quello della Giustizia, no, arriva da quello della Salute, ed il messaggio suona così: non faceva male un pochino, ora non fa male un pochino di più. E tanta irresponsabilità, tanta falsa informazione, nel mentre il consumo di droga aumenta, l’età d’ingresso in questo mercato è sempre più bassa, dilagano le droghe sintetiche, capaci di bruciare il cervello fin dalla prima assunzione. Il tutto destando poco allarme, nessuna seria reazione, perché l’argomento non è più di moda, il drogato sniffa o si fa in discoteca, non ci vomita più sui piedi, da eroinomane marcio. Dice il ministro Turco: se vedessi mio figlio con uno spinello gli molleri uno schiaffone. Si guardi allo specchio, e provveda.

Davide Giacalone


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