Aria di cambiamenti anche per la più grande università d’Europa. La Sapienza, dopo 700 anni di onorato servizio, manda in pensione la famosissima Minerva, sostituendola con il Cherubino, una icona storica che rappresenta la pienezza del sapere. Il nuovo logo si ispira dunque al cherubino di Francesco Borromini, presente nella decorazione della cupola della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza e sarà adottato gradualmente a partire dal prossimo mese di novembre. A sentir parlare il professor Renato Guarini, rettore dell’Università, il cambiamento dopo sette secoli si è reso necessario "per riposizionare La Sapienza nel mondo della conoscenza, e per contribuire a farla tornare da traino nelle università italiane".
Tuttavia, nonostante questa grande novità, i problemi dei singoli atenei federati rimangono gli stessi. Alcune facoltà scientifiche, specialmente quelle economiche ed informatiche, sono tutto sommato al passo coi tempi, avendo infrastrutture e strutture capaci di adeguarsi ai canoni di vita e di studio del nuovo millennio. Altre, invece, come le facoltà umanistiche e sociologiche, straripanti di gente, spesso non hanno nemmeno le aule dove poter fare lezione e, quando ci sono, la maggior parte delle volte non si trova un posto dove mettersi seduti. Inoltre, quasi tutte le facoltà, fatto salvo le debite eccezioni, non danno ancora la possibilità, nel 2006, di far prenotare gli esami on-line agli studenti, cosa che invece molte università "di provincia" già fanno e permettono da tempo. Dunque è ancora necessario venire all’università per segnarsi ad un esame, col rischio di non trovare il foglio prenotazioni e col rischio, a volte, di non trovare su questo l’orario di svolgimento dell’esame.
Le segreterie studenti di tutte le facoltà sono aperte poco e con orari frazionati. Per ottenere certificati, per consegnare domande di laurea, per chiedere informazioni di ogni sorta, occorre preventivare una buona dose di pazienza e molto tempo in fila. Occorre dire, però, che l’Università ha attivato tantissimi servizi destinati agli studenti, a partire dall’orientamento per finire al calcolo della rata da pagare. Tutti servizi utili, indubbiamente. Ma alcuni di questi davvero poco utilizzati. Occorrerebbe più pubblicità e più formazione del personale che, spesso, non sa o non può rispondere a domande specifiche.
Il nuovo logo sarà comunque accompagnato dal cambiamento anche della denominazione, che non sarà più "Università degli studi di Roma La Sapienza", ma semplicemente "Sapienza - Università di Roma". Per rendere il tutto più brillante, inoltre, è stato anche inserito il motto, dal vago sapore enigmatico: "Il futuro è passato qui". Cosa intende dire? Che si è già oltre il futuro, oppure che il futuro è semplicemente transitato e non si è fermato?
Mauro Diana.
Caro Mauro ringraziandoti per la ’notizia’, e ritenendo importante (come giustamente fai rilevare) la questione dei "Logo", mi permetto di far seguire e allegare alla tua segnalazione queste altre ’note’, con ulteriori dati...
E che il "cherubino" non sia "un diavoletto"... che ha trovato una pietra "cara" e "preziosa" ed esclami: "che- rubìno!" ... Qui non capiscono un’ "ACCA" - H , lo prendo io: lo venderò a "caro-prezzo" ("caritas") - e fonderò un nuovo partito: "Fate la CARI-TA’(sse)"!!! E che tutti e tutte imparino: "che rùbino" tutto, e tutti e tutte! QUESTA E’ LA VERA SAPIENZA del Terzo Millennio della nuova Città - dell’Urbe ... e degli "Orbi" - del Mondo!!!
Molti saluti, Federico La Sala
Sulla Sapienza spunta un’angioletto*
ROMA - Ha fatto un volo lungo settecento anni, ma è ritornato alla Sapienza il cherubino, disegnato dall’artistica penna del Borromini, che l’università romana ha scelto come logo, sostituendolo a quello della dea Minerva. Il marchio verrà adottato a partire dal novembre 2006.
Un’equipe di disegnatori si è impegnata per mesi per perfezionare tra tanti modellini e bozze diverse la figura di angelo che sarà il nuovo marchio dell’ateneo. Il progetto è stato presentato oggi in aula magna dal rettore Renato Guarini, dal capo del progetto, il designer Antonio Romano e alla presenza del sottosegretario all’Università Nando Dalla Chiesa.
"Il cherubino, che esprime lo stupore, insito in ogni conoscenza, e la pienezza del sapere - ha commentato il rettore Guarini - è la immagine che l’università mostra al mondo. Una nuova identità visiva, dunque, nel panorama internazionale e in più con l’obiettivo di sottolineare unità in un passaggio delicato: quello da una Sapienza unitaria a una Sapienza federata in 5 atenei". Il progetto, infatti, approvato da un decente decreto d’ateneo, dovrebbe partire prossimamente.
La nuova icona della Sapienza è stata creata da dall’agenzia Inarea, che si è aggiudicata la gara pubblica. "E’ stato per noi importante e impegnativo ripensare a un nuovo simbolo che racchiuda la storia centenaria dell’ateneo ha commentato il direttore del progetto Antonio Romano - in un progetto portato avanti con enorme passione da giovani e meno giovani dell’equipe. Non c’erano delle evocazioni forti per rappresentare passato e futuro . precisa Romano, allora siamo tornati al classico col simbolo del Cherubino. Borromini era un ottimo designer lo avrei voluto tra i miei - scherza - e per rifare il Cherubino prendendo spunto dal so ce n’è voluto".
Il sottosegretario Nando Dalla Chiesa ha portato i suoi auguri al progetto e, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha previsto l’immissione in ruolo di 2000 ricercatori con la Finanziaria che si sta discutendo in questi giorni, un numero che dovrebbe salire fino a 5000 nei prossimi anni.
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dall’ateneo Roma - Università degli Studi di Roma La Sapienza, a cura di: LaStudenteria --- www.lastudenteria.com
La Sapienza: addio Minerva, arriva il cherubino *
La prima Università di Roma cambia simbolo: al posto della statua della dea, un angelo ispirato a quello del Borromini presente sulla cupola di Sant’Ivo alla Sapienza. "Rappresenta lo stupore, dimensione di conoscenza"
Roma, 28 settembre 2006 - Addio Minerva: alla Sapienza arriva un "Cherubino", ispirato alla decorazione di Francesco Borromini sulla cupola di Sant’Ivo alla Sapienza. Il cambio di immagine, che sarà accompagnato dallo slogan "Il futuro è passato qui", testimonia lo "stupore" di fronte alla conoscenza divina. Stupore che è "la dimensione più importante della conoscenza, senza la quale essa perde vitalità e diventa mera memorizzazione", ha detto il sottosegretario all’Università e alla Ricerca, Nando Dalla Chiesa. Ma il cambio di logo in realtà è solo l’occasione per parlare di un processo di cambiamento che vede protagonista l’Ateneo romano, "un passaggio necessario - ha detto il Rettore Renato Guarini - per riposizionare la Sapienza nel mondo della conoscenza e contribuire a farci tornare traino nell’università italiana e portavoce dell’eccellenza italiana del mondo".
Data notizia: 28-09-2006
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=78878&doc=si
lL "LOGO" DELLA SAPIENZA, L’UMANITA’, E L’ACQUA.
PAESE IMPAZZITO: FORZA "CHE RùBINO" TUTTO E TUTTI !!!
PER IL "logo" della "SAPIENZA" DI ROMA, UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!!!
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