Nuovo simbolo, vecchi problemi

Università La Sapienza, addio Minerva. In arrivo il Cherubino.

Dopo 700 anni il primo ateneo romano cambia logo, ma non la sostanza.
sabato 30 settembre 2006.
 

Aria di cambiamenti anche per la più grande università d’Europa. La Sapienza, dopo 700 anni di onorato servizio, manda in pensione la famosissima Minerva, sostituendola con il Cherubino, una icona storica che rappresenta la pienezza del sapere. Il nuovo logo si ispira dunque al cherubino di Francesco Borromini, presente nella decorazione della cupola della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza e sarà adottato gradualmente a partire dal prossimo mese di novembre. A sentir parlare il professor Renato Guarini, rettore dell’Università, il cambiamento dopo sette secoli si è reso necessario "per riposizionare La Sapienza nel mondo della conoscenza, e per contribuire a farla tornare da traino nelle università italiane".

Tuttavia, nonostante questa grande novità, i problemi dei singoli atenei federati rimangono gli stessi. Alcune facoltà scientifiche, specialmente quelle economiche ed informatiche, sono tutto sommato al passo coi tempi, avendo infrastrutture e strutture capaci di adeguarsi ai canoni di vita e di studio del nuovo millennio. Altre, invece, come le facoltà umanistiche e sociologiche, straripanti di gente, spesso non hanno nemmeno le aule dove poter fare lezione e, quando ci sono, la maggior parte delle volte non si trova un posto dove mettersi seduti. Inoltre, quasi tutte le facoltà, fatto salvo le debite eccezioni, non danno ancora la possibilità, nel 2006, di far prenotare gli esami on-line agli studenti, cosa che invece molte università "di provincia" già fanno e permettono da tempo. Dunque è ancora necessario venire all’università per segnarsi ad un esame, col rischio di non trovare il foglio prenotazioni e col rischio, a volte, di non trovare su questo l’orario di svolgimento dell’esame.

Le segreterie studenti di tutte le facoltà sono aperte poco e con orari frazionati. Per ottenere certificati, per consegnare domande di laurea, per chiedere informazioni di ogni sorta, occorre preventivare una buona dose di pazienza e molto tempo in fila. Occorre dire, però, che l’Università ha attivato tantissimi servizi destinati agli studenti, a partire dall’orientamento per finire al calcolo della rata da pagare. Tutti servizi utili, indubbiamente. Ma alcuni di questi davvero poco utilizzati. Occorrerebbe più pubblicità e più formazione del personale che, spesso, non sa o non può rispondere a domande specifiche.

Il nuovo logo sarà comunque accompagnato dal cambiamento anche della denominazione, che non sarà più "Università degli studi di Roma La Sapienza", ma semplicemente "Sapienza - Università di Roma". Per rendere il tutto più brillante, inoltre, è stato anche inserito il motto, dal vago sapore enigmatico: "Il futuro è passato qui". Cosa intende dire? Che si è già oltre il futuro, oppure che il futuro è semplicemente transitato e non si è fermato?

Mauro Diana.


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