Le Voci

Le voci della Voce di Fiore: la Voce A0, la Voce A1, la Voce A2, la Voce A3, la Voce A4. Le correnti del giornale e l’autonomia dei redattori

lunedì 12 febbraio 2007.
 

Qualcuno ha scritto su un sito che la Voce di Fiore è diventata un noiosissimo copia e incolla. Personalmente, credo che non è così. C’è tutta una selezione, a monte, che esclude, mi sembra, una valutazione tanto semplicistica. Tuttavia, il giudizio fa riflettere sul fatto che, sulla Voce, non ci sono più molti contributi originali, in questa fase storica. Mauro Diana se n’è forse andato in pensione, in attesa del suo lauto premio di vincitore del laboratorio giornalistico permanente. Vincenzo Tiano è impegnato con gli approfondimenti giuridici. Antonello Orlando va troppo dietro alle donne. Federico La Sala prosegue, non isolato, la sua battaglia di eu-angelizzazione del clero e dei fedeli. Antonio Chessa si sta preparando alla candidatura come sindaco di San Giovanni in Fiore. Io m’arrabbatto come posso. Ho deciso, in linea col pluralismo cui mira questo nostro anomalo giornale, di dividere le voci della Voce. Saranno così denominate: A0 è quella di Vattimo; A1 è quella che fa capo al sottoscritto e che va nella direzione dell’emancipazione; A2 è quella che si può riferire a Federico La Sala, che si distingue per un marcato orientamento a sinistra e che combatte certi comportamenti della Chiesa; A3 è quella che si occupa di diritto, di Vincenzo Tiano; A4 è quella, nuova, della provocazione e della trasgressione, capitanata da Cosmo de La Fuente. Le aree della Voce sono, invece, sostanzialmente tre. L’area 1 è quella di Tiano e del sottoscritto. L’area 2 è quella di La Sala e Vattimo. L’area 3 è quella di Cosmo. Ognuno, nell’ambito della sua voce o area è autonomo. Il bello è proprio ciò: che coesistono prospettive anche molto divergenti, in alcuni punti, ma che, nell’insieme, la Voce continua a difendere le categorie più deboli e meno rappresentate e cerca di contribuire, per quanto può, a una crescita collettiva delle regioni più marginali. Oggi La Sala mi ha chiesto se ero favorevole all’inserimento di una nota, a nome del giornale, contentente la richiesta delle dimissioni del papa e del cardinale Ruini. Personalmente, sono contrario. Ma se il professor La Sala vuole farlo, può benissimo scrivere che la Voce A2 chiede le dimissioni del papa e di Ruini. Risponderò che sono contrario e spiegherò i motivi. Forse nascerà un dibattito interessante e forse cominceremo a scrivere più pezzi nostri.

Emiliano Morrone


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