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Calabria, Rosarno, immigrati: se ne parla domani sera a "Perfidia", in diretta streaming. Tra gli ospiti il direttore Emiliano Morrone

Tra letteratura e narrativa, giornalismo attivo e teatro l’intervento di Morrone, che parlerà del suo nuovo libro e leggerà un articolo del collega Biagio Simonetta, giornalista antindrangheta
giovedì 14 gennaio 2010.
 

Il giornalista Emiliano Morrone, direttore di "la Voce di Fiore", parteciperà domani sera, 14 gennaio 2010, alla trasmissione televisiva "Perfidia", in diretta su Telespazio Calabria dalle ore 22 (streaming a questo sito). Tema della puntata saranno i fatti di Rosarno (Reggio Calabria) e l’immigrazione. Morrone parlerà anche del suo nuovo libro, di cui riportiamo, a seguire, un breve passo. Leggerà, poi, un bellissimo testo del collega Biagio Simonetta (video in fondo alla pagina), giornalista antindrangheta.

"Già arrivavano dalle Afriche e dall’est.

Coi loro fardelli di brandelli, le facce solcate dalla sopportazione, in fuga dal nulla per nulla. A respirare l’aria delle periferie di Cosenza, della piana di Gioia Tauro o della schiacciante Cutro, la stessa dei loro campi di sterminio e fame; a vivere la guerra, la morte d’una terra straniera per agognare la tregua dei loro corpi ambulanti, degli animi errabondi, radici e vite spezzate.

Avrebbero mai immaginato di trasformarsi in corrieri della droga, in macchine raccoglitrici di pomodori, in servi maciullati dalla ’ndrangheta, barattati dallo Stato?

No. Ma sapevano che in Calabria si spara ogni giorno, si preda, si lucra, s’infossa la libertà, la coscienza, la dignità; che impera il cannibalismo più feroce e civile è il silenzio tombale al nostro inferno consacrato. Come sapevano ch’eravamo straccioni sulle navi per le Americhe, un secolo, cinquant’anni fa; che dormivamo coi topi tra le feci e le larve, per guadagnarci il pane e badare alle famiglie. Forse quell’esempio li sorreggeva nell’angoscia, e la nostra «attesa» si faceva la loro.

L’antropologo Minervino si soffermò sulle tribolazioni di quei cristi musulmani animisti ortodossi protestanti scacciati dal tempio, la cui superstizione e religione coincidevano nei viaggi sopra zattere di ferraglia od aria, legni infradiciati e stoppa".

tratto dall’ultimo libro di Emiliano Morrone, di prossima uscita

Il video qui sotto, col testo di Biagio Simonetta, è di proprietà www.biagiosimonetta.it, gentilmente concessaci la pubblicazione


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