Aldo Pecora, fondatore e leader del Movimento ’Ammazzateci Tutti’, nato a Locri dopo l’omicidio Fortugno, interviene direttamente per commentare le dichiarazioni sul movimento antimafia calabrese rilasciate a Radio 3 dal Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ("è un dramma ma di fatto quel movimento non c’è più").
"Se i governatori Bassolino e Lombardo - scrive, in una nota, Pecora - avessero detto dei movimenti antimafia campani e siciliani ciò che ha detto Loiero di Ammazzateci Tutti a quest’ora sarebbe scoppiato il finimondo". "Nella sua lunga ed appassionata intervista a Pierluigi Battista - spiega il giovane calabrese - Loiero autoassolve la classe politica regionale lasciando quasi intendere agli ascoltatori non solo che tutto ciò che di negativo riguardi la Calabria è colpa della ’ndrangheta e delle disattenzioni romane, ma che oramai anche i giovani e l’antimafia ha abbandonato la Calabria a se stessa".
"Il vero dramma - conclude Pecora - è continuare ad assistere con le mani e la bocca legate alla disintegrazione della Calabria, con l’aggravante di passare troppo spesso anche dal ruolo di vittime a quello di carnefici, e viceversa".
Nel pomeriggio la figlia del giudice calabrese Antonino Scopelliti, assassinato dalla mafia in Calabria e del quale omicidio si è recentemente celebrato il diciottesimo anniversario, ha inteso esprimere la propria solidarietà ai giovani di ’Ammazzateci Tutti’, giudicando "devastanti" le parole di Loiero.