Politica

Morrone: "Resto in disparte per San Giovanni in Fiore, e la Voce mantiene la libertà degli albori"

sabato 9 aprile 2011.
 

Sono del tutto pretestuosi alcuni commenti che sto leggendo di recente. Mi riferisco a certi richiami sulla politica a San Giovanni in Fiore (Cosenza).

Mi si scrive che sponsorizzo candidati berlusconiani; solo in quanto (ancora) direttore responsabile di "la Voce di Fiore", o più probabilmente perché ne rappresento l’immagine, se non altro per la chioma (ancora) sbarazzina.

Vincenzo Tiano, vicedirettore, è l’autore dei contestati articoli pro Antonio Barile (Pdl), già sindaco di San Giovanni in Fiore e prossimo a ricandidarsi.

A riguardo, qui ognuno ha una posizione sua. E dal 2004. La mia è altra, stavolta, da quella del "mio" vice.

Ancora, su queste pagine ha trovato spazio chiunque: il web non può essere limitato. Ma qualcuno, tra chi ci segue, tenta di confondere le acque, fingendo d’ignorare che il sottoscritto ha una storia, e non recente. Prima di tutto d’impegno nella denuncia, nell’azione civile.

Se la dialettica interna alla Voce infastidisce osservatori speciali, s’attacchino pure al tram. Fortunatamente, io non cambio idea per dimostrare quanto non devo. Parlano i fatti, e non le chiacchiere e i trasformismi delle cariatidi a palazzo.

Ho visto troppi sbarbatelli apparire dal nulla e dimenarsi nelle sale del potere; senza fegato e giudizio critico. Mentre io stavo sotto la segreteria politica di "san" Franco La Rupa a cantargliele, nominando ’ndranghetisti di peso, oppure in tribunale a difendermi dall’accusa di diffamazione via stampa, con assoluzione dal gip. Non accetto lezioni, quindi, da chi sta comodamente davanti al pc. Opportuno, a volere, un confronto di persona, e pubblico.

Se vogliamo discutere di politica locale, possiamo, senza perderci, dire che:

1) a San Giovanni in Fiore manca un progetto autonomo, che non dipenda da umori e biechi calcoli dei governatori di turno, di destra (?) e sinistra (?);

2) alcuni giovani della città non ne hanno voluto sapere, in vista delle prossime comunali, di portare avanti un’iniziativa dal basso, e terza, come da me proposto;

3) la politica del luogo non si può separare da quella nazionale, pesantemente condizionata da Berlusconi e dal berlusconismo di amici di D’Alema;

4) preferisco restarmene da parte, visto che non c’è una base di discussione;

5) per quanto mi riguarda, ritengo d’aver già dato tanto alla mia città d’origine, spesso condizionata, nell’analisi dei fatti e delle prospettive, da personaggi che badano agli affari propri, privi d’un senso vero della cosa pubblica.

Emiliano Morrone

Comunicato stampa

San Giovanni in Fiore, l’ex sindaco incontra i cittadini. Il sindaco sfiduciato dopo soli 9 mesi di amministrazione, spiega in un dibattito il perchè si debba ricorrere di nuovo alle urne


Rispondere all'articolo

Forum