PROGRAMMA Martedi 27 dicembre 2011
Ore 18,30 - concentramento dei partecipanti presso la Parrocchia dello Spirito Santo.
Ore 19.00 - partenza lungo Viale della Repubblica, Via Roma, Via XXV Aprile, P.zza Abate Gioacchino, Via Sele, Abbazia Florense.
Ore 21.00 - veglia di preghiera in Abbazia.
Funerali previsti per Mercoledi alle 11.00 in Abbazia.
28-12-2011 14:43 - San Giovanni in Fiore a lutto nel giorno dei funerali *
Una pioggia fitta, come se anche il cielo si fosse messo a piangere, ha accompagnato l’uscita dall’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore delle salme al termine dei funerali dei cinque giovani morti in un incidente stradale la notte di Natale. La bara bianca di Emanuela Palmeri, di appena 15 anni, la più piccola del gruppo, e le quattro dei suoi amici, i fratelli Robert e Frank Laurenzano, di 20 e 22 anni, Domenico Noce (20), Samuel Crivaro (21), coperte di fiori, sono state allineate davanti all’altare. Sopra i poster con i volti dei giovani. Accanto al feretro di Robert anche il casco da motociclista che usava per le gare di motocross, di cui era appassionato. Lo strazio dei familiari si è concretizzato con le mamme dei ragazzi accasciate a terra, abbracciate a quelle bare bagnate dalle loro lacrime. Tutta San Giovanni in Fiore ha partecipato alle esequie dei giovani.
L’Abbazia Florense non è riuscita a contenere tutti e in migliaia si sono sistemati negli spazi adiacenti per assistere alla funzione dai maxischermi allestiti dal Comune, mentre il paese era deserto, stretto interamente alle famiglie delle vittime.
Don Salvatore Bartucci, vicario dell’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, Salvatore Nunnari, ha definito quello appena trascorso "un Natale di sangue. Mi sono posto una serie di domande - ha detto - che ho rivolto al Signore: perché è successo? Il Signore nella notte delle lamiere contorte e del freddo gelido è venuto a raccogliere i frammenti delle vite di questi ragazzi per portarli nella casa del Signore".
Il presidente della Provincia di Cosenza, che si è fatta carico delle spese delle esequie, Mario Oliverio, originario di San Giovanni in Fiore, ha proposto di intitolare una piazza ai cinque giovani e di chiamarla la piazza "dei cinque fiori". All’uscita delle salme, accompagnate da un lungo applauso, centinaia di palloncini bianchi ed alcune colombe sono state liberate in cielo.(ANSA)
http://www.telereggiocalabria.it/news/1-cronaca/44797-san-giovanni-in-fiore-a-lutto-nel-giorno-dei-funerali.html
LO SCONTRO MORTALE A SAN GIOVANNI IN FIORE
Frank e Robert, musica rap e il «nastro nero»
Su Facebook il dolore e il ricordo degli amici
Sul social network le canzoni dei due fratelli vittime dello schianto, le loro foto e quelle degli altri giovani morti *
SAN GIOVANNI IN FIORE (Cosenza) - Frank e Robert Laurenzano amavano la musica rap. Fratelli, ventenni che sprizzavano di vita. Erano nati in Francia, all’estero, come tanti ragazzi di questa terra vessata dall’emigrazione. Nei loro pezzi cantavano il disagio di vivere in un paesone della Calabria, arroccato sui monti della Sila. Periferia del Paese. Domenico Noce, invece, di anni ne aveva 21. In sella a un enduro riusciva a domare anche i tracciati più difficili. E poi c’erano Samuele Crivaro, vent’anni, ed Emanuela Palmeri, che di anni ne avrebbe compiuti sedici a marzo. Cinque amici, la notte di Natale. Viaggiavano a bordo di una Volkswagen Lupo bianca, diretti forse a Crotone. La mezzanotte passata a casa, coi parenti. Poi tutti insieme, a far mattina, magari lontani da qui, dalle solite serate di un paese di provincia. La morte li ha colti lungo un viadotto della statale 107, a una manciata di chilometri dalla loro cittadina, San Giovanni in Fiore. La stessa che stamattina s’è svegliata in ginocchio, distrutta dal dolore. E fa male, adesso, riascoltare uno dei pezzi più forti cantati da Frank e Robert, già tormentone dell’estate scorsa su YouTube: Vulu le secie (volano le sedie). Rap che trascina e fa riflettere, quello dei Black Silva.
SERATA TRANQUILLA - Il testo quasi beffardo che recita: «Sembrava una serata tranquilla, torno a casa alle dieci, ora invece volano le sedie». Già, anche quella di ieri sembrava una serata tranquilla. San Giovanni in Fiore aveva atteso la mezzanotte sotto un cielo che regalava pioggia a sprazzi. La neve, caduta abbondante nei giorni precedenti, aveva reso più vera la magia del Natale. Folla nei bar, gruppetti infreddoliti di fianco agli enormi falò accesi per Gesù: modernità e tradizione. La prima ambulanza aveva scosso l’anima poco dopo l’una. I parenti e gli amici più stretti si erano portati immediatamente sul posto. Ma solo stamattina la città ha preso coscienza del fatto.
NASTRO NERO SU FACEBOOK - Un dolore che lascia in bocca il gusto amaro della rabbia, in questo posto dove tutti conoscono tutti. Dal dramma dei familiari alle lacrime degli amici, fino alle centinaia di bacheche Facebook listate a lutto: «San Giovanni in Fiore piange cinque giovani figli». Proprio su Facebook, sin dal mattino è iniziato il tam tam di post riguardanti la tragedia. Prima i link alle canzoni dei Black Silva, poi le foto dei cinque ragazzi morti. Dalle avventure in moto cross fino agli scatti più comuni. Messaggi di dolore, come quello di Rossana: «Non ci sono parole, io non riesco ancora a crederci. Xké la vita è così ingiusta? Addio angeli, ci rivedremo un giorno». Oppure «E ti ricorderò così, con quel sorriso dolce che avevi sul volto» scrive Gianluca ricordando Emanuela, una delle vittime. «Muore giovane chi è amato dagli dei» commenta Martina. È già pomeriggio quando compare un fotomontaggio che ritrae i cinque ragazzi, tutti insieme. Sorridono. È Natale, ma qui non importa a nessuno.
Biagio Simonetta
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Corriere della Sera, 25 dicembre 2011 (modifica il 26 dicembre 2011) http://www.corriere.it/cronache/11_dicembre_25/frank-erobert-fratelli-laurenzano_a5af24fa-2f10-11e1-95dc-af938f95d8a0.shtml