Notizie

Abbazia florense: dopo l’inchiesta bomba, la chiesa vorrebbe querelare il giornalista

giovedì 2 agosto 2012.
 

di Emiliano Morrone

Monsignor Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea (Cosenza), ci ha mandato una lettera di diffida tramite il suo avvocato, Nunzio Raimondi di Catanzaro.

Il legale ci intima di rimuovere entro cinque giorni tutti i riferimenti al vescovo contenuti nella nostra inchiesta sull’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore (Cosenza). A suo avviso, nel pezzo sono presenti «affermazioni del tutto gratuite e palesemente inveritiere», che «offendono l’onore e il decoro personale nonché la reputazione pubblica, privata e ministeriale» «dell’Ordinario Diocesano».

Diciamo subito che noi abbiamo telefonato a Raimondi, rappresentandogli che ogni punto dell’articolo riguardante il suo assistito è documentato (peraltro virgolettato, preso da carte ufficiali: lettere di un parroco, atti d’indagine e dell’Agenzia delle Entrate). Semmai sarebbero altri, dunque, a offendere l’onore e il decoro del vescovo; noi sicuramente no. Pertanto, all’avvocato abbiamo chiarito che non rimuoveremo alcunché.

Continua la lettura su Infiltrato


Rispondere all'articolo

Forum