Politica

Gemellaggio col Movimento dei lavoratori, presente, con una sua lista, alle comunali di Venezia

Il programma amministrativo del Movimento dei lavoratori di Venezia
domenica 10 aprile 2005.
 

Programma del Movimento dei Lavoratori di Venezia

(www.movimentodeilavoratori.org)

I nostri impegni

Il Comune di Venezia, con una politica occupazionale deve cercare di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. Il Comune, a partire dalla propria Amministrazionee da quella delle municipalizzate e partecipate, deve favorire rapporti d’impiego stabili e qualificatiin modo da generare un circuito virtuoso che invertirebbe la tendenza dilagante alla precarizzazione del rapporto di impiego.

Ogni sforzo possibile va usato perfrenare lo spopolamento del centro storico e la creazione di ghetti residenziali sempre più distanti dai servizi.

Una città senza abitanti non ha futuro!

Questa considerazione riguarda sia Venezia (fenomeno peculiare e specifico) che Mestre dove banche, finanziarie e vari uffici sia pubblici che privati hanno occupato spazi e cancellato abitazioni.

La salute è un diritto irrinunciabile ed essenziale che va garantito e la sua tutela spetta al Sindaco. L’imposizione del pareggio di bilancio per le strutture pubbliche ed il costante aumento del ruolo della sanità privata, sono esempi evidenti di una sempre più vasta mercificazione della salute che, per gli utenti, si traduce in un drastico taglio dei livelli e della qualità assistenziali.

Questo è il paradiso delle privatizzazioni!

Purtroppo per i cittadini privatizzazione significa contrazione di qualità e quantità delle prestazioni e aumento del loro prezzo.Oggi acqua, gas, luce, trasporti collettivi, nettezza urbana, sostegno alla persona infante, anziana ecc., sono diventati occasione di investimento di capitali in cerca di redditività: cosa c’è di meglio dei servizi "pubblici" compartecipati dall’Ente locale che garantisce, praticamente, un regime di monopolio, clienti sicuri e perpetui e copertura senza limiti delle perdite. Dismissione delle produzioni chimiche pericolose e nocive di Marghera e uno sviluppo sostenibile!

Vanno cercate, attingendo dall’esperienza di altre grandi città europee, tutte le possibili forme d’intervento in grado di creare sviluppo sostenibile, interferendo con le leggi di mercato e con i potentati sia pubblici che privati che mirano ad usare il territorio semplicemente come occasione di realizzazioni di operazioni economiche nei settori più convenienti. Questo senza che le Amministrazioni locali pongano i vituperati "lacci e lacciuoli" nel tentativo di tutelare l’interesse pubblico generale.

La dignità di ogni singolo essere vivente deve trovare piena tutela, soprattutto quella dei più indifesi e che non trovano spazio per esprimere le loro necessità. Un particolare impegno va senz’altro riservato ai bambini, nei confronti dei quali deve essere posta maggiore attenzione, e conl’istituzione di un Consiglio comunale dei bambini, magari aderendo al progetto “Città dei bambini”già fatto proprioda altre grandi città.

Per questo Movimento, il diritto all’istruzione è un concetto scontato!

Sarà primario l’intervento del Comune che, assieme all’Università, la Biennale ed alle altre grandi Istituzioni culturali pubbliche e private presenti sul territorio, dovrà tendere verso una riqualificazione internazionale della città e dei suoi cittadini.


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