In rilievo

Trovate le assassine di Vanessa Russo

domenica 29 aprile 2007.
 

ROMA - È finita la caccia: sono state arrestate le due donne rumene sospettate di aver ucciso con un colpo di ombrello nell’occhio Vanessa Russo nella metropolitana di Roma. Le due donne, Doina Matei di 21 anni e l’amica, minorenne, sono state fermate all’uscita del centro commerciale La Rancia di Tolentino, in provincia di Macerata. Una donna le ha riconosciute, proprio mentre le due ragazze guardavano un quotidiano in un’edicola del supermercato, con le loro fotografie in prima pagina. La testimone ha chiamato il 112, e una gazzella dei carabinieri è accorsa sul posto, bloccando le due presunte assassine e un amico, che le attendeva in auto. L’uomo, arrestato con l’accusa di favoreggiamento, avrebbe documenti argentini e lavora come operaio. Vive in una casa di campagna in Contrada Cisterna, nei pressi di un salumificio. Proprio in quella casa stava ospitando le due donne, in fuga da Roma. A Tolentino vive anche la madre di una delle due.

INTERROGATORIO - Nella notte Doina Matei viene interrogata dagli inquirenti romani che indagano sulla morte di Vanessa Russo. Sono due le inchieste in cui sono coinvolte le romene: una a Roma per omicidio e l’altra a Macerata per favoreggiamento. La posizione della ragazza minorenne è di competenza della procura dei minorenni. A quanto si è appreso la giovane è rimasta nelle Marche e si trova attualmente in una struttura di accoglienza in attesa di essere sentita dalla magistratura dei minori di Ancona. Gli inquirenti maceratesi starebbero cercando di appurare tutti i movimenti delle due donne da quando sono arrivate nelle Marche (probabilmente sabato sera) e accertare altre eventuali responsabilità da parte di persone che le avrebbero ospitate. È Doina Matei la donna accusata di aver trafitto Vanessa con la punta dell’ombrello. Nel filmato del sistema a circuito chiuso della metropolitana è la ragazza a destra, quella con il cappellino.

NIGHT CLUB - È stato anche grazie a un controllo sui permessi di soggiorno che gli investigatori hanno potuto individuare il nascondiglio marchigiano di Doina Matei e della sua complice. In passato le due romene avevano lavorato in un night della provincia di Macerata, e questo elemento, insieme alla scoperta che la madre di una delle straniere vive a Tolentino, ha ristretto l’area geografica delle indagini. L’uomo a casa del quale le due fuggiasche avevano trovato ospitalità era una loro vecchia conoscenza, fatta proprio all’epoca in cui si esibivano nel night.

GIA’ IDENTIFICATE PRIMA DELLA CATTURA - Le due donne ritenute responsabili dell’omicidio di Vanessa Russo avevano le ore contate: i carabinieri, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, le avevano già identificate prima che lasciassero Roma. Sarebbero note come prostitute. La loro identità era dunque nota agli investigatori, che hanno così stretto il cerchio attorno alle persone che le conoscevano. Alla loro identificazione si è arrivati attraverso una serie di ricerche effettuate in particolar modo nella zona di Tivoli dove hanno soggiornato presso degli affittacamere. Le due donne dovrebbero essere trasferite a Roma già nella serata di domenica.ù 29 aprile 2007


Rispondere all'articolo

Forum