Buon-messaggio (eu-angelo)!!!

ANCORA SU "FATIMA" E SULLO SPETTACOLO OFFERTO DA VESPA A "PORTA A PORTA". Il commento di Renato Pierri: " Dove ci sono segreti, non c’è comunione". "La Signora di Fátima è una Madonna poco "cristiana", giacché non assomiglia per nulla a suo Figlio"!!!

venerdì 1 giugno 2007.
 

Gentile direttore,

ancora una trasmissione di Bruno Vespa, dedicata a Fátima. Questa volta però non c’era neppure l’ateo di turno. C’era Paola Rivetta che ha detto d’essere stata a Fátima, e che era "tutto molto bello". E c’era Andreotti, e Giuseppe De Carli, e Marco Politi, l’unico che ha provato a fare qualche timida obiezione. Dominava, in collegamento, la porpora di Tarcisio Bertone, che ha mostrato la lettera di Lucia, contenente il terzo segreto. E Vespa, abituato a parlare per ore e ore di Cogne, di Rignano e di Marsciano, si è detto commosso per aver visto per la prima volta quel documento e quella "scrittura elegante". Ignorava forse che quella lettera è stata riprodotta fedelmente e data alle stampe nel 2000 (cf Il messaggio di Fátima - Elledici).

Una trasmissione come sempre a senso unico. Non c’era nessuno che potesse dire al cardinale che segreti sono faccende umane e non divine. Ciò che viene da Dio, può essere inaccessibile per la mente degli uomini, e può essere incomprensibile per chi non è disposto all’ascolto, ma assolutamente non può costituire un segreto.

Diceva Gesù: "Per questo parlo loro in parabole, perché vedendo non vedono; udendo non odono né comprendono". (Mt 13, 13). Era velata, per alcuni, la verità, ma non era segreta. Velata per chi aveva il "cuore indurito". Qualsiasi rivelazione divina, per sua natura, non può essere segreta; è sempre rivolta a tutti gli uomini, senza discriminazioni da parte di Dio. Le discriminazioni, le fanno gli uomini. Il segreto appartiene alle tenebre, non alla luce. I segreti mal si conciliano con l’amore, poiché dividono gli uomini, non li uniscono. Dove ci sono segreti, non c’è comunione.

La bianca Signora avrebbe disposto di non rivelare a nessuno i discorsi e le visioni di cui gratificava i suoi piccoli martiri; poi avrebbe dato a Lucia il permesso di rivelare alcune cose a tutti, ed altre non a "tutte le genti", ma solo a qualcuno. Gesù disse agli apostoli: "Andate, dunque, e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo". (Mt 28, 19.20). Tutte le genti, quindi, senza segreti per nessuno.

Il fatto, poi, che la Madonna, la saggia donna delle nozze di Cana, la Madre di Gesù, la Madre di Dio, possa aver affidato il suo importante messaggio a tre bimbetti, terrorizzandoli, tra l’altro, con visioni infernali, alla luce della ragione e delle Scritture, appare non solo molto ridicolo, ma anche poco evangelico. Invano illustri teologi tentano di giustificare l’assurdità del "miracolo" di Fátima, appellandosi al versetto del vangelo che parla di cose nascoste (non per volontà di Dio, ma per la cecità degli uomini) ai dotti e ai sapienti (scribi e farisei), e riservate ai semplici (i discepoli). (cf Mt 11,25).

I "semplici" cui allude Gesù, sono i puri di cuore, coloro che si fanno piccoli, e non i bambini, né necessariamente gli ignoranti, e tanto meno gli sciocchi o i matti! Il Signore prendeva in braccio i bambini, li indicava com’esempio di semplicità, ma non risulta, e del resto sarebbe assurdo, che confidasse loro segreti. Per trasmettere la sua parola, si affidò a persone mature e responsabili, e quindi credibili, anche se semplici come bambini.

La Signora di Fátima è una Madonna poco "cristiana", giacché non assomiglia per nulla a suo Figlio.

Renato Pierri


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