Pianeta Terra. ITALIA 2007....

IL GRANDE CALDO: SOGLIA 46 GRADI. DIFFICILE SITUAZIONE IN SICILIA, PUGLIA E CALABRIA - a cura di pfls

martedì 26 giugno 2007.
 
[...] prima in graduatoria la Sicilia. Le fiamme in serata sono ancora alte sull’autostrada Palermo-Trapani, nei pressi di Cinisi, vicino alla sala banchetti Villa Paradiso e alcune abitazioni vicine. Continua a distruggere la vegetazione anche l’altro rogo scoppiato a Termini Imerese (Palermo) sul monte San Calogero. Nel Palermitano stanno divampando altri tre incendi a Giuliana, a Santa Cristina Gela a Gratteri e a Cefalù. Seguono per fiamme Puglia e Calabria anche se i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in tutto il Centro-Sud [...]

TOCCATI 46 GRADI, BRUCIA IL SUD *

ROMA - Dobbiamo resistere fino a mercoledì - assicurano gli esperti -: il caldo diminuirà perché al Nord stanno arrivando le piogge. Temperature super, anche 46 gradi, che hanno fatto bollire la penisola, oltre a provocare disagi e malesseri alle persone, guai all’agricoltura e aiutato lo sviluppo di roghi e incendi.

Un morto di 60 anni, Nicola Adragna, malato cardiopatico di Trapani. Numerosissimi i malori e le segnalazioni al 118. Bimbi e anziani i più a rischio e i più colpiti. Tra le tante raccomandazioni mediche, vi è quella di evitare l’esposizione all’aria aperta tra le 12 e le 18, nelle aree verdi, e di bere almeno due litri d’acqua al giorno, moderando il consumo di bibite gassate o con caffeina. Chi è iperteso o cardiopatico, deve evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, alzarsi dal letto gradualmente, e controllare più frequentemente la pressione arteriosa. A Roma 35,6 gradi, a Bari 45, a Catania 45, a Siracusa 46, tra i 33 e i 36 gradi nelle città umbre, 34 nelle Marche, 32 in Veneto.

L’Italia più fresca ha registrato comunque i 32 gradi. In Sicilia, nel Petrolchimico di Priolo e a Gela sono stati mandati a casa centinaia di lavoratori delle ditte dell’indotto, soprattutto addetti a lavori di saldatura e metallurgia in aree all’aperto. Inoltre buona parte degli operai della Fiat di Termini Imerese del secondo turno hanno rinunciato a 70 euro, la paga netta di un giorno, pur di non rimanere otto ore nei reparti di verniciatura e lastratura, alle prese con forni e saldatrici. Sempre in Sicilia, il caldo ha surriscaldato i cavi elettrici mandando in tilt le linee elettriche che alimentano gli impianti di antenne trasmittenti su Monte Pellegrino e quindi sono interrotte le trasmissioni delle tv locali.

Anche per quanto riguarda il fronte incendi, prima in graduatoria la Sicilia. Le fiamme in serata sono ancora alte sull’autostrada Palermo-Trapani, nei pressi di Cinisi, vicino alla sala banchetti Villa Paradiso e alcune abitazioni vicine. Continua a distruggere la vegetazione anche l’altro rogo scoppiato a Termini Imerese (Palermo) sul monte San Calogero. Nel Palermitano stanno divampando altri tre incendi a Giuliana, a Santa Cristina Gela a Gratteri e a Cefalù. Seguono per fiamme Puglia e Calabria anche se i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in tutto il Centro-Sud.

Da qualche giorno si registra un boom delle vendite di ventilatori, climatizzatori, e condizionatori d’aria mentre in controtendenza i consumi elettrici che rimangono in linea con le previsioni, grazie alle piogge che si stanno riversando sul versante alpino e che aiutano a mantenere l’equilibrio del sistema elettrico nazionale. Il picco odierno di consumi si è infatti fermato a 53.700 MW, al di sotto quindi del record estivo di 54.000 MW fatto segnare nella scorsa settimana a picchi di temperature inferiori. Il settore agricolo è quello che teme di più il caldo ma, per contro, anche le piogge e purtroppo le grandinate che seguiranno. Il 118 è dovuto intervenire in molte campagne per contadini e manovali colti da malore durante le loro attività all’aperto e non solo tra gli anziani.

Il grande caldo - denuncia la Coldiretti - sta letteralmente cuocendo i prestigiosi limoni verdelli della Sicilia orientale e gli agricoltori per salvarli sono costretti a un superlavoro di raccolta. Stessa situazione per altre importanti coltivazioni di frutta e verdura che rischiano di bruciare nei campi. Dalle angurie ai peperoni, dalle zucchine ai meloni e molti altri frutti e ortaggi - sottolinea la Coldiretti - sono in pericolo e finita l’emergenza caldo si temono le grandinate. L’Alto Adige denuncia già un’emergenza per uva e mele rovinate.

* ANSA » 2007-06-25 21:07


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