Lettere

Lettere d’amore: commovente testimonianza a Cosmo de La Fuente, parole che non passano, ma viaggiano

giovedì 26 luglio 2007.
 

“Sulla copertina di un vecchio disco in vinile, un 33giri di Olivia Newton John, ho ritrovato una dedica semplice che, a distanza di tanti anni,riesce ancora a darmi delle emozioni. - Ho bisogno di te come le piante hanno bisogno dell’acqua e del sole - Parole semplici dettate da un animo acerbo che in quel momento veramente aveva bisogno di qualcuno e che, probabilmente, stava vivendo un periodo di solitudine tipico dell’adolescenza. Mi rattrista un po’ l’idea che un affetto pulito e sincero come quello si sia scolorito e perso nella confusione della vita”.

Sono le parole di Chiara che mi scrive e mi racconta la sua esperienza d’amore, benché sia madre di famiglia non ha dimenticato quell’amore importante, quel ragazzo che alla fine l’ha dimenticata.

Come se parlasse a lui dice: “ricordi quella cartolina che fotografava un cavallo grande e uno piccolo? Mi dicesti che ti aveva colpito quell’immagine. Mi sentivo come quel puledro che aveva bisogno di te. Anche tu avevi bisogno di me. Non dimentico nemmeno quella notte d’inverno, un capodanno, noi due fermi in auto e poi un cucciolo di cane che si avvicina, è infreddolito, io apro la portiera e lo accogliamo e tu mi dici che sono questi i veri valori della vita ,che chiunque altra persona non avrebbe potuto darti quello che ti do io. I viaggi in autostrada, i paesini, i ristorantini di paese e poi gli aeroporti e i mondi lontani. Le nostre promesse, le speranze di un futuro insieme....e poi il nulla.

Ci ho provato a mantenere forte questo sentimento che era anche fatto di allegria, di speranza e complicità. Non riesco a capire in quale momento si sia fratturato, ma l’affetto che mi lega a te non svanirà mai, questo nessuno riuscirà a cancellarlo. L’acqua che bagnava quella pianta non scorre più e il sole che scaldava le sue foglie si è raffreddato. La Pianticella combatte ancora per sopravvivere e rimane vitale, anche se indebolita, in attesa di una morte che non tarderà ad arrivare.

Non sono un granchè e credo di essere stata fortunata perché molte persone mi hanno in qualche modo voluto bene. Ho offerto il mio cuore, lealtà e complicità ma, purtroppo, in questo mondo alcune cose vanno per conto proprio.

Il lavoro, la vita, il denaro e le separazioni scavano solchi incolmabili tra le persone, anche tra quelle che si sono amate. Non c’è da meravigliarsi se per anni con qualcuno hai diviso progetti ed esperienze uniche, prima o poi rimarranno ricordi. Riascolto le note e la voce di Olivia e mi commuovo ancora.

Dove sei adesso? Ti vedo sai, ma non riesco a riconoscerti e sai qual è la cosa più triste? Mi preoccupo ancora per te e spero che Dio ti dia ancora salute e forza per andare avanti e che tu non soffra nel profondo del tuo cuore.

Troppi amori, troppe persone a cui mi sono legata senza nemmeno prendere in considerazione il fatto che non avrei mai potuto seguirle tutte fino in fondo e, se all’inizio mi amavano, improvvisamente mi hanno gettato via senza nemmeno curarsi del fatto che non riesco a chiudere completamente il libro delle mie sensazioni. Vorrei correre da te e abbracciarti ma non ci riesco più, mi manca la confidenza di un tempo e anche il coraggio oramai. Non credo, comunque, che ora vorresti il mio abbraccio.

Spero ardentemente che il mio ricordo non ti arrechi troppo disturbo e che in qualche modo nella tua mente riaffiorino le sensazioni più belle. Quando arriveranno di nuovo i miei ultimi istanti, avrai sicuramente una parte importante nel film della mia vita e piangerò sommessamente, nessuno riuscirà a vederlo però. Il tuo animo è gentile ma purtroppo alquanto represso e chiuso in questa scatola. Non chiedevo molto solo di poter ancora sentire l’affiatamento dei nostri cuori, ma so che questo non è più possibile oramai.

In attesa del mio ritiro definitivo in vita, continuo a pensare anche a te. Non più con la disperazione di un tempo ma con un po’ di amarezza per aver perduto i tuoi occhi ma in qualche modo mi consolo pensando che quei momenti lontani sono incancellabili. Quando morirò verserai anche tu una lacrima per me e questo mi basta per ora. Sono convinta che oltre questa vita avremo la possibilità di riscattarci e se così non fosse, il nostro capitolo farà parte di un libro sempre in buona vita nella biblioteca dei nostri mondi.

Oggi, però, non voglio piangere, userò i miei occhi per godermi ancora i raggi del sole indebolito dall’autunno ormai forte. Voglio guardare gli occhi delle persone che mi stanno vicine e sentirmi amica di tutti. Sono presa da troppe cose, probabilmente a qualcuno sembreranno banali, ma non permetterò che niente mi privi delle sensazioni uniche della vita”.

Questo è quanto avrei sempre voluto dire a questa persona, grazie se vorrai esprimerlo con le tue parole, perché, purtroppo io non sono in grado di farlo.

Cosmo: ecco fatto Chiara, getto in mare il messaggio in bottiglia, qualche naufrago lo raccoglierà.

Cosmo de La Fuente

www.familiafutura.blogspot.com


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