Il cannibale di Milwaukee si nasconde nella nostra società - di Cosmo de La Fuente

Gli imperdibili di Cosmo de La Fuente
mercoledì 13 dicembre 2006.
 

Ho eseguito un lavoro di doppiaggio per un museo molto particolare che si trova a Firenze. il "Serial Killer Museum", racconda e ripercorre la vita di molti serial killers descrivendo delitti, nei minimi particolari, ma osservando anche la vita e la morte di molti di essi. Il racconto viene fatto in tutte le lingue e a me è toccato quella spagnola. Mi ha colpito il fatto che tutti questi criminali in realtà avevano delle vite normalissime e che spesso erano figli di genitori separati e la maggior parte di loro viveva un rapporto di odio e amore verso la propria madre. Madri dispotiche, possessive e con manie per la religione. Mi piacerebbe parlare di qualcuno di questo pluri omicida per poi riflettere un attimo.

La guerra tra coniugi, soprattutto quella che si scatena tra le mura domestiche, può sconvolgere la mente dei minori. Il caso di Jeffrey Dahmer, più conosciuto come il ‘cannibale di Milwaukee’ ne è un chiaro esempio. All’interno della sua famiglia si consumavano violenze psicologiche di ogni sorta. Apparentemente si trattava di un nucleo familiare per bene, in realtà, cosa che mai è stata messa in risalto, la prima causa del dramma che avrebbe sconvolto la cittadina americana, era proprio la guerra tra la madre e il padre di Jeffrey. La donna, dal carattere autoritario era egocentrica ed emotiva, spesso minacciava il marito di andarsene e portar via il figlio. Il padre del ragazzo era una persona taciturna che si dedicava soprattutto al lavoro di chimico e che, per evitare di sconvolgere l’assetto della sua famiglia, sopportava le angherie della donna. Il fatto che un uomo stesse subendo un mobbing genitoriale all’interno delle mura domestiche nessuno ne ha mai parlato ma, secondo me, è una concausa di quanto accaduto. La depressione della madre la costrinse a letto e il giovanissimo Jeffrey doveva occuparsi anche delle faccende domestiche. Venne completamente trascurato dalla madre. Anche in questo caso assistenti sociali e tribunali dei minori non si occuparono di come potesse vivere un bambino all’interno di una pseudo famiglia in cui una madre isterica viveva a letto e un padre era assente. Oggi i tribunali si occupano soltanto dei figli dei separati e, nel caso di coppie non sposate, il tribunale dei minori decide. Nel 1978 i genitori di Jeffrey si separarono. Da quel momento in poi si susseguiranno omicidi, squartamenti e cannibalismo. Uccise decine di volte nell’ambiente gay, caricava la vittima e la portava a casa, dopo aver consumato un atto sessuale la uccideva e la divorava. La polizia trovò in casa di Dahmer teschi e resti umani, anche nel congelatore. Dov’era il tribunale dei minori e dov’erano gli assistenti sociali? La famiglia era sicuramente a rischio e, uno Stato cosciente, avrebbe dovuto provvedere al monitoraggio di essa. Una madre pazza e un padre frustrato, insignificante e relegato al suo ruolo di lavoratore, costretto a sopportare per paura di perdere tutto. Giancarlo Dotto sostiene che sia necessario reinventare il ruolo di padre portandolo all’antica famiglia patriarcale. Non sono affatto d’accordo, se vogliamo che si pensi alla bigenitorialità, il padre e la madre devono avere stessi diritti e stessi doveri. Ostacoliamo la madre malevola ma non possiamo nemmeno accettare il padre padrone. Un padre con diritti e doveri uguali a quelli di una madre avrebbe saputo come gestirsi un figlio come Jeffrey. Non credo che arriveremo mai alla famiglia dove i genitori sono una specie di equipe, anche quando sono ancora sposati, figuriamoci in caso di separazione. E’ la legge, ancora una volta, che deve garantire la pari genitorialità e non offrire il potere a un solo coniuge, come per anni è stato dato a un genitore soltanto, in modo che nessuno si senta il padrone della situazione. Pensiamoci prima. La vita di altri di questi mostri potrebbe aprire nuove interrogativi. Quanti cannibali e deviati partorirà ancora il nostro sistema crudele e parziale? Quante mani ancora riuscirà ad armare questa legge di parte?

Cosmo de La Fuente

www.cosmodelafuente.com


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