Lo scorso 26 ottobre, lo scrittore Francesco Saverio Alessio ha ricevuto presso la sua abitazione di San Giovanni in Fiore (Cs) un biglietto con scritto, in ritagli di giornale, «attento alle tue mosse, taci». Lo scrittore ha per questo ipotizzato un collegamento con alcune sue dichiarazioni successive all’uscita del libro “La società sparente” (Neftasia editore, Pesaro, 2007), su ‘ndrangheta e politica.
Il volume, scritto con il giornalista Emiliano Morrone, analizza alcune cause dell’espansione della criminalità organizzata calabrese, raccontando storie e protagonisti, fino alla strage di Duisburg e alle inchieste del pm De Magistris, di quanto in Calabria sta avvenendo dopo l’uccisione di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale.
Emiliano Morrone aveva riferito, durante la presentazione in Campidoglio del libro, il primo ottobre scorso, d’una serie di collegamenti fra la massoneria e l’inchiesta “Why not” condotta dal pm Luigi De Magistris, al quale le indagini sono state di recente avocate dal procuratore generale reggente di Catanzaro, Dolcino Favi.
In seguito, durante il sit-in del Comitato pro De Magistris davanti alla sede del Consiglio superiore della Magistratura, i due si erano esposti, a distanza di una settimana, descrivendo rapporti fra centri di potere e la ’ndrangheta e sostenendo in modo documentato che recenti scelte amministrative sull’organizzazione regionale della sanità e della forestazione calabrese sono state compiute per allargare clientele e consenso elettorale.
Avevano aggiunto, dandone indicazioni, che ci sono legami fra politici di spicco calabresi e campani, finalizzati a finanziare attività di riciclaggio e copertura gestite dalla camorra, con la collaborazione di gruppi massonici. Ricevuto il biglietto, Alessio ha detto che «il clima è torbido e confuso, quindi occorre non spaventarsi ma nemmeno sottovalutare». Morrone ha sottolineato, poi, che «serve un sostegno morale, corale e istituzionale, per evitare l’isolamento di scrittori scomodi che denunciano i rapporti tra politica e mafia nel profondo Sud». Ma pochi hanno raccolto l’appello: solo alcuni quotidiani calabresi hanno dato la notizia dell’episodio capitato ad Alessio.
Solidarietà dalla rete “Per la Calabria”, che riunisce vari movimenti di lotta alla ’ndrangheta, a partire dai giovani di “E adesso ammazzateci tutti”. La Rai regionale, come la tv di San Giovanni in Fiore, comune simbolo dell’assistenzialismo statale, non ha accennato all’accaduto, né dalla politica è pervenuta condanna pubblica del gesto.
Dopo la minaccia, gli autori di “La società sparente” hanno anticipato all’undici novembre la presentazione del libro in quel comune, prevista, invece, per il prossimo dicembre. Immediata la disponibilità a partecipare da parte di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, di Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonio, di Aldo Pecora, portavoce del movimento antimafia “E adesso ammazzateci tutti”, di Giorgio Durante, fondatore di “Calabria libre”, e dei deputati Giacomo Mancini (Sdi), Franco Laratta (Pd) e Angela Napoli (An), membro della Commissione parlamentare contro il fenomeno mafioso.
Avuta, in proposito, la disponibilità d’una sala privata da imprenditori locali, Alessio e Morrone hanno poi ricevuto disdetta «per inagibilità dei servizi pubblici, causata da adolescenti» durante una festa recente.
In realtà, ci sono state forti pressioni, a riguardo, da parte di un terzo imprenditore citato in “La società sparente”, peraltro non accusato dagli autori e, anzi, tutelato. Questo imprenditore ha riferito ad alcuni che avrebbe «impedito in tutti i modi la presentazione del libro a San Giovanni in Fiore» nel posto in questione e avrebbe «querelato gli autori, considerando nemici quanti con loro saranno solidali».
Dalla verifica, i bagni del locale risultano funzionanti.
Nei giorni scorsi, la proposta di un funzionario comunale di inserire “La società sparente” nella settimana di lettura organizzata dalla biblioteca comunale ha ricevuto un violento diniego da esponenti politici. Né sembrano disponibili altri spazi, pubblici o privati, per la presentazione del volume nel centro silano.
In seguito a queste difficoltà, Alessio e Morrone hanno rinunciato a presentare il loro libro a San Giovanni in Fiore, spostando a Cosenza l’appuntamento del prossimo undici novembre.
Per ultimo, alcune librerie calabresi stanno informando i lettori che il testo è stato ritirato dal commercio.
“La società sparente” è sempre in vendita, invece, dalla pubblicazione nello scorso ottobre.
Emiliano Morrone
Francesco Saverio Alessio
Siamo noi a ringraziarti, carissimo Mario, per la tua vicinanza e solidarietà. Siamo consapevoli che è finito il tempo delle pacche sulle spalle e che serve molto altro, per incidere nel tessuto sociale calabrese. Siamo da subito disponibili. Con profonda stima e sincero affetto.
Saverio Alessio ed Emiliano Morrone
Purtroppo è vero. Presenterò a San Giovanni in Fiore solo quando ci saranno le condizioni giuste. Cioè quando la gente uscirà dalle proprie case, abbandonerà i marciapiedi e la smetterà di rimanere in silenzio. Presenterò quando potrà esserci un confronto aperto e libero, senza minacce, intimidazioni e reticenze. Ricambio la stima e l’affetto, carissimo Francesco. Salutami "Berlusconi". Lui capisce, e ti racconterà del simpatico alias.
Tuo emiliano