REGGIO CALABRIA (Reuters) - I carabinieri di Locri hanno arrestato stamattina a San Luca Paolo Nirta, ritenuto un componente di spicco del clan Nirta-Strangio, protagonista di una faida di ’ndrangheta culminata il ferragosto dell’anno scorso nella strage di Duisburg, in Germania.
Lo riferiscono fonti investigative.
Nirta, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di omicidio, è figlio di Giuseppe Nirta, storico capo del clan arrestato nel maggio dell’anno scorso, fratello dell’attuale reggente del clan -- Gianluca Nirta, attualmente in carcere -- ed è cognato di Giovanni Strangio, ricercato numero uno per la strage di Duisburg, in cui un anno fa furono uccisi sei uomini.
La cattura dell’uomo è avvenuta in un casolare di San Luca, dove Nirta viveva da solo e riceveva gli alimenti da un parente. Allo scattare dell’operazione l’uomo ha tentato la fuga, ma i carabinieri di Locri l’hanno bloccato, secondo quanto hanno riferito le fonti.
La faida tra i due clan di San Luca vede contrapposti i Pelle-Vottari-Romeo e i Nirta-Strangio, e da quando è iniziata nel 1991 si è lasciata alle spalle una lunga scia di sangue.
Il 15 agosto dell’anno scorso per la prima volta ha oltrepassato i confini italiani: a Duisburg, in Germania, sei uomini legati alla cosca Pelle-Vottari-Romeo furono freddati a colpi di arma da fuoco da affiliati del clan Nirta-Strangio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori.
Per 58 persone appartenenti ai due clan è stato chiesto settimana scorsa il rinvio a giudizio nell’ambito di un processo scaturito da due anni di indagini sulla faida, iniziate dopo la cosiddetta strage di Natale del 2006, in cui venne uccisa Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta.
Duisburg è ancora la capitale della ‘ndrangheta di San Luca nonostante la strage di Ferragosto 2007
di Roberto Galullo (Il Sole-24 Ore, 26 ottobre 2012)
Ricordate la strage tedesca di Duisburg del 15 agosto 2007 - passata agli annali della storia contemporanea come strage di ferragosto - in cui morirono 6 persone davanti al ristorante italiano "Da Bruno". Una strage che sarebbe stata compiuta dagli affiliati alle cosche Nirta e Strangio contro le cosche Pelle e Vottari come ultimo atto della faida che imperversa(va) da anni.
Ebbene nonostante quella strage e gli sforzi fatti dalle Autorità tedesche sul fronte della lotta alle mafie, Duisburg resta tra le capitali tedesche della ‘ndrangheta.
Volete una riprova? Arriva dalle pagine dell’ordinanza "Revolution" del 18 ottobre con la quale il procuratore aggiunto della Procura di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, con i pm Federico Perrone Capano e Francesco Tedesco, oltre a portare alla luce tutta la passione delle mafie per i "trasporti pericolosi" e per i falsi bond Usa (si veda l’articolo sul Sole 24 Ore del 19 ottobre), ha sgominato un’associazione calabro-pugliese dedita al narcotraffico, con una enorme capacità di contrattare direttamente con i narcos sudamericani per l’acquisto di ingenti partite di cocaina da far transitare per i porti europei.
Le indagini hanno consentito di identificare il comune denominatore al gruppo criminale calabresi e al gruppo criminale pugliese: la partita di cocaina da cedere ai pugliesi doveva essere fornita dal narcotrafficante Bruno Pizzata. La cessione di cocaina non è andata a buon fine a causa dell’errato "taglio" della stessa che, di fatto, ha reso inutilizzabile la sostanza stupefacente. La mancata cessione del 2010 è il momento investigativo che permette di individuare il vertice della piramide criminale, rappresentata da Francesco Strangio e Bruno Pizzata (personaggi di spicco della cosca di ‘ndrangheta di San Luca Nirta-Strangio), per gli inquirenti e gli investigatori brokers della cocaina con capacità di trattare direttamente con i narcos sudamericani.
Duisburg è risultata essere la base logistica per l’organizzazione e la gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti da parte di Bruno Pizzata e del suo gruppo criminale. In Germania ha trascorso la sua latitanza sino alla sua cattura. Bruno Pizzata, nato a Melito Porto Salvo ma domiciliato a San Luca, si sottrasse al fermo di indiziato di delitto del 2 dicembre 2010 emesso dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’operazione di Polizia denominata Overloading. Fu arrestato nella città tedesca di Oberhausen il 4 febbraio 2011 dal Gico/Goa della Guardia di finanza, dal Ros dei Carabinieri con l’ausilio delle forze speciali tedesche del Polizeiprasidium 21 di Duisburg. Fecero irruzione in una pizzeria (altro elemento ricorrente di aggregazione tra malavitosi, in quanto è più facile mischiarsi tra gli avventori e passare inosservati) gestita da calabresi (" La Cucina") situata nella cittadina di Oberhausen, scovandolo.
La facilità di operare un traffico di sostanze stupefacenti in contesti internazionali ha evidenziato l’estrema pericolosità dell’organizzazione, cosa che ha avuto notevoli riflessi nelle attività investigative caratterizzate da inusuale complessità e dalla cooperazione, tramite rogatoria internazionale, della Polizei Des Landes - Nordrhein-Westfalen Polizeiprasidium di Duisburg (Germania), della Polizia olandese, con gli uomini della Unit Randstad Noord - Dienst Nationale Recherche - Korps Landelijke Politiediensten di Amsterdam ed, infine, della Polizia belga.
Tra le carte si può leggere che i membri della presunta associazione ‘ndranghetista mandata gambe all’aria dalla Dda di Reggio, fanno affidamento su basi logistiche ed appoggi in tutta Italia, in particolar modo a Milano e nei paesi dell’hinterland milanese, e nei principali Paesi europei: Germania (Duisburg, Oberhausen e Dusseldorf), Olanda (Amsterdam) e Belgio (Anversa).
Protagonisti dell’asse Duisburg-San Luca sono sempre le cosche della cittadina aspromontana che attraverso la città tedesca fanno scorrere i propri traffici. L’"anello superiore" della catena dell’organizzazione, affermano i pm, era infatti rappresentato proprio da Bruno Pizzata e Francesco Strangio.
Anche questa volta la Polizia tedesca - che sta cominciando a capire la forza devastante della ‘ndrangheta anche nel loro Paese e dunque la necessità di rafforzare l’intesa - ha collaborato. Ad esempio il 20 maggio 2010, quando il Commissariato di Duisburg ha registrato la cessione tra due calabresi di 5 kg di cocaina.
Ma Duisburg è soltanto la trasposizione e l’internazionalizzazione di una faida locale? A questa risposta, il 31 luglio 2012, ha risposto Carlo Caponcello, sostituto procuratore nazionale antimafia, nel corso della sua audizione alla Commissione parlamentare antimafia. "Se diamo questo tipo di interpretazione a quella faida, a quella strage di sei persone, diamo una lettura riduttiva - ha affermato -perchè in realtà, Duisburg costituisce il momento in cui la ’ndrangheta, anche in quel territorio, deve stabilire i confini territoriali e i rapporti che devono governare la ’ndrangheta in Germania".
Se così è allora par di capire che a Duisburg e in Germania comandano ancora i sanlucoti, sponda Nirta-Strangio.
Il boss della ’Ndrangheta preso insieme a Romeo: erano tra i 30 ricercati più pericolosi
Sono stati individuati ad Amsterdam dalla polizia: indagini basate su intercettazioni
Arrestato in Olanda Giovanni Strangio
uno dei boss della strage di Duisburg *
REGGIO CALABRIA - I latitanti Giovanni Strangio e Francesco Romeo sono stati arrestati dalla Polizia di Stato ad Amsterdam. I due ricercati erano inseriti fra i 30 piu’ pericolosi. Strangio è accusati di essere coinvolto nella strage di Duisburg, la strage del Ferragosto 2007 nella quale furono uccisi sei italiani, calabresi: uno minore e gli altri tra i 20 e 39 anni, e che portò alla ribalta internazionale la faida di San Luca. Oltre 70 bossoli ritrovati sul luogo del massacro, di fronte al ristorante "Da Bruno". Uno dei sei uccisi era lo chef-proprietario, da vent’anni viveva in Germania. Francesco Romeo è il cognato del boss.
L’arresto di Strangio, che era con la moglie e il figlio, e Romeo è stato eseguito da agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo (Sco) di Roma. Gli investigatori sono arrivati ad individuare in Olanda i due latitanti attraverso indagini basate su intercettazioni. Ad Amsterdam Strangio e Romeo sono stati presi in consegna dalla Polizia olandese e sul posto, oltre ai poliziotti italiani, ci sono anche agenti della polizia tedesca che indagano sulla strage di Duisburg.
* la Repubblica, 12 marzo 2009