Ambiente

di Gianluca Congi - Aviaria: appello a San Giovanni in Fiore: "Non si distruggano i nidi, si tutelino le rondini"

lunedì 13 marzo 2006.
 

di Gianluca Congi, ambientalista

AVIARIA: TUTELARE LE RONDINI. LA LIPU RIVOLGE UN APPELLO AFFINCHE’ NON SI DISTRUGGANO I NIDI

La psicosi di massa causata dalla presenza del virus aviario H5N1, che sta condizionando negativamente il comportamento di molte persone nei confronti di uccelli e animali selvatici, riversarsi nelle prossime settimane sulle rondini, una specie molto diffusa e ben presente nell’immaginario collettivo come simbolo della primavera.

L’allarme viene dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), che ha inviato oggi una lettera ai presidenti delle associazioni agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura) per avvertire del rischio che cittadini e agricoltori, per paura del virus, decidano di impedire o disturbare la nidificazione di questi uccelli nelle stalle, negli edifici rurali e nei centri abitati. Una convivenza a volte già difficile, a causa della presenza di escrementi, che rischia di aggravarsi a fronte della diffusa psicosi da virus aviario. La LIPU ricorda che rondini e balestrucci, ma anche i Colombi di città, appartengono a un ordine, quello dei Passeriformi, che non è coinvolto nella diffusione dell’influenza aviaria e che ha dimostrato, come risulta dai test scientifici effettuati, di essere resistente al virus e dunque di non costituire un rischio per la diffusione del contagio. Inoltre le rondini, compresi i loro nidi, uova e nidiacei, sono protetti dalla legge 157/92 e dall’articolo 635 del Codice penale che ne vieta l’uccisione e la distruzione. Infine si tratta di una specie protetta in grave declino da decenni a livello europeo a causa dell’agricoltura intensiva e dell’uso di prodotti chimici. “Lanciamo un appello alla responsabilità e alla ragionevolezza verso tutti gli attori in campo a diverso titolo in questa complessa vicenda - scrive Elena D’Andrea, Direttore Generale LIPU - Si rispettino gli uccelli selvatici, si tutelino le rondini e i balestrucci, si riporti il clima e i comportamenti in un ambito di seria analisi ma fuori dall’allarmismo e dall’informazione drogata”. La LIPU chiede che si rispettino semplicemente le ordinarie regole di prassi igienica, che agricoltori e cittadini ben conoscono: raccogliere gli escrementi installando mensole sotto i nidi, e pulirle in autunno al termine della stagione riproduttiva; inoltre indossare guanti e mascherina per effettuare lavori presso accumuli di guano e, infine, lavarsi le mani prima di toccare e ingerire cibo.

La LIPU ricorda inoltre come rondini e balestrucci siamo molto utili all’uomo, perché in grado di eliminare ogni anno fino a 30mila tonnellate di insetti, comprese mosche e zanzare. ”Il settore avicolo italiano, nonostante i rigorosi controlli cui è sottoposto, viene considerato ingiustamente insicuro da parte dei consumatori - prosegue Giuliano Tallone - Allo stesso modo gli uccelli migratori vengono erroneamente accusati di diffondere il virus dell’influenza aviaria. Ma ad oggi le evidenze scientifiche ed epidemiologiche mostrano che la diffusione del virus avviene in primo luogo negli allevamenti intensivi di pollame dotati di scarsi sistemi di controllo sanitario per poi passare agli ambienti acquatici per mezzo della pollina, usata come fertilizzante per gli allevamenti intensivi di pesce”.

Le rondini comunque, precisa la LIPU, non frequentano gli ambienti acquatici se non dopo la riproduzione, quando lasciano le abitazioni e le aree urbane per frequentare dormitori nei canneti, senza tuttavia che avvenga un contatto diretto con l’acqua. Inoltre si tratta di uccelli migratori che vivono tra Europa e Africa, senza transitare dall’Asia, area dove si è verificato il maggior numero di contagi da virus H5N1. Gianluca Congi, referente della LIPU-Sila, Responsabile del WWF-Sila nonchè esperto d’ambiente e coordinatore capo del N.O.T. Sila del Servizio Nazioanle Vigilanza Ambientale, a riguardo puntualizza che a San Giovanni in Fiore ci sono già due specie appartenenti alla famiglia comunemente detta delle rondini, ossia il topino e la rondine montana. "Presto giungeranno il balestruccio, quello scambiato erroneamente per la rondine, di colore bianco e nero che nidifica nei balconi delle case e i rondoni, il rondone comune e il rondone maggiore; si tratta di utilissimi uccelli".

Congi continua dicendo "Invito tutti al rispetto di queste innocue quanto utili creature e avverto tutti che rompere i nidi è reato penale e quindi se verrò a conoscena di ciò non esiterò a denunciare all’Autorità Giudiziaria i responsabili, perchè credo che oltre al discorso animalista ed etico ci sia pure il filo della giustizia, sottile ma inesorabile che bisogna far rispettare, come ultima spiaggia per tutelare gli animali selvatici che altrimenti sarebbero a quest’ora in gran parte distrutti dall’ignoranza e dalla inciviltà, quindi informo pure la cittadinanza di avvisare la LIPU o i corpi di polizia presenti sul territorio in caso di atti contro questi uccelli".

G. Congi


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