Rosanna Scopelliti: "Non fu solo la mafia a decretare l’uccisione di mio padre"

martedì 27 ottobre 2009.
 

’’Le mani che hanno ucciso mio padre sono state armate da Cosa Nostra e dalla ’ndrangheta, ma sono certa, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi sulla trattativa mafia-Stato, che diciotto anni fa la sua eliminazione non possa essere stata decisa dalla sola criminalita’ mafiosa’’. Lo si legge in una nota, diffusa dal Movimento antimafia ’Ammazzateci Tutti’, tratta dal discorso che Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino Scopelliti, pronuncera’ oggi a Roma all’inaugurazione della Fondazione intitolata all’alto magistrato ucciso in Calabria il 9 agosto 1991.

L’inaugurazione della sede si terra’ alle 16.00 di questo pomeriggio a Roma in Via della Scrofa 39 alla presenza del Presidende della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e del Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

’’Trovo alquanto inquietante - continua la Scopelliti - che dopo l’uccisione di mio padre, di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e decine di uomini e donne delle scorte e civili, lo Stato abbia potuto anche solo valutare l’ipotesi di un armistizio con i boss della Cupola’’.

’’Oggi, con l’apertura al pubblico della casa di mio padre, intendo non solo restituire al Paese quel patrimonio ideale e morale che lui ha lasciato, ma vorrei anche che questo posto riuscisse a divenire nel tempo un luogo di solidarieta’ ed aiuto per tutte le altre vittime della criminalita’, una casa di speranza - conclude la nota - perche’ tutti coloro i quali in questi sono stati lasciati soli’’.

Aldo Pecora


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