ABOLIRE LE SANZIONI A CUBA. DAL 1962, L’ONU APPROVA MA GLI USA PERSEVERANO NELL’EMBARGO!!!

martedì 30 ottobre 2007.


-  Per il 16esimo anno le Nazioni Unite chiedono agli Usa di abolire le sanzioni
-  ma il documento non ha mai avuto alcun impatto su Washington

-  Via l’embargo americano da Cuba
-  l’Onu approva l’ennesima risoluzione
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NEW YORK - Per il sedicesimo anno consecutivo (accade dal 1992) l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato, a larga maggioranza, una risoluzione con la quale si chiede la rimozione dell’embargo economico imposto a Cuba dagli Stati Uniti fin dal 1962. La risoluzione è passata con 184 voti a favore, quattro contrari e un astenuto. Si tratta tuttavia di una misura non vincolante, che già in passato non ha avuto alcun impatto sugli Stati Uniti.

Lo scorso anno, il presidente americano George W. Bush aveva ribadito di non essere intenzionato a rimuovere nessuna delle sanzioni imposte a Cuba prima di una completa transizione alla democrazia. E a settembre, nel suo primo discorso su Cuba (che ha definito "gulag dei Caraibi") da quando, nel luglio del 2006, il potere è passato nelle mani di Raul Castro, fratello di Fidel, Bush ha definito il governo dell’Havana "il lungo regno di un crudele dittatore ormai alla fine".

Nel giorno dell’Assemblea il quotidiano cubano Granma, organo ufficiale del Comitato centrale del Partito comunista di Cuba, scrive in prima pagina che il "bloqueo" americano avrebbe incassato, dal Palazzo di Vetro, "un altro pesante ko". Il voto, sottolinea il giornale, "esalterà la solitudine universale della superpotenza che aspira a isolare la piccola e agguerrita isola caraibica".

Dopo aver ricordato che il 70% degli abitanti di Cuba sono nati sotto l’embargo, Granma precisa che il danno economico, calcolato in termini prudenti dal governo dell’Havana, per gli effetti dell’embargo economico e finanziario "è di 89 miliardi di dollari". Numerose le manifestazioni di solidarietà al governo cubano alla vigilia della seduta delle Nazioni Unite, fra le quali anche il voto, all’unanimità, di condanna dell’embargo espresso dal Senato messicano.

* la Repubblica, 30 ottobre 2007


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