LA CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA in ITALIA CONDANNA LA VIGLIACCA AGGRESSIONE DEI DUE GIOVANI GAY A ROMA: BASTA PAROLE OMOFOBE DALLA CHIESA ROMANA! E’ ORA DI CAMBIARE MUSICA!
CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA e + APOSTOLICA
Diocesi Cattolica - Ortodossa di Monza per l’ITALIA
NOTA ALLA STAMPA
Roma, 25 Agosto 2009 - L’ENNESIMA AGGRESSIONE AD UNA COPPIA DI GIOVANI GAY A ROMA, DOVE UN GIOVANE HA RISCHIATO DI ESSERE UCCISO A COLTELLATE, CI SGOMENTA E CI INDIGNA, SOPRATTUTTO PER IL CLIMA DI INDIFFERENZA IN CUI E’ AVVENUTA: LA CHIESA DI ROMA, IL VATICANO NON HANNO NULLA DA OBIETTARE IN PROPOSITO? DOPO ANNI E ANNI DI PONTIFICATI OMOFOBI (quello Wojtyliano e quello Ratzingeriano ) AL LIMITE DELL’OSSESSIONE E AL LIMITE DEL PARANOICO, BEN TUTELATI NEI LORO PALAZZONI IMMENSI, DIETRO L’ALIBI PRETESTUOSO DELLA DIFESA DELLA FAMIGLIA, HANNO SEMINATO ODIO RELIGIOSO E DISCRIMINAZIONE SOCIALE VERSO I GAY: DUE COSE CHE “GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO”, IL DIO VERO E GIUSTO DI GESU’ CRISTO, QUELLO EVANGELICO, NON GIA’ QUELLO DEI FARISEI IPOCRITI E DEI LAPIDATORI MORALISTI.
Nessun Vescovo Cattolico-romano sente il dovere morale di condannare questo fatto grave e pubblico, che ha destato grande apprensione sociale in tutta Italia? Un quesito greve ci sorge d’obbligo di fronte a tanto silenzio...
Ritengono pleonastico e superfluo farlo? Com’ è che quando si tratta di omosessuali, di aggressione a gay e lesbiche, la Chiesa romana e papale si sente del tutto irretita e si ritrova con la lingua imbalsamata e incollata nel silenzio? E’ indifferenza questa...? Oppure è rimorso e senso di colpa per i tanti discorsi omofobi pronunciati in questi anni duri e ossessivi? O si tratta soltanto di incapacità a capire e discernere ciò che accade?
E’ troppo comodo chiudersi nel silenzio imbarazzato, quando si è stati per anni e anni - attraverso esposizioni mediatiche intense ed interventi reiterati in campo politico - i costruttori solerti di una teoria teologica omofoba e di una stigmatizzazione ed ostracismo sociale su tutta la linea!
Adesso si cominciano a raccogliere i frutti nefasti di questa dissennata “teologia morale” !
Ai due giovani gay aggrediti va tutta la nostra solidarietà e stima sincera, unita alla vicinanza spirituale e all’affetto che sentiamo profondamente per loro e per la loro triste vicenda.
Sappiano che dentro la nostra Chiesa troveranno, tutti loro, nel nome di Cristo Signore, quell’accoglienza piena che è loro negata dalla Chiesa Cattolica Romana e da altre Religioni integraliste.
A tutte le realtà Istituzionali - politiche e amministrative - coinvolte nel dramma dell’omofobia sociale sempre più diffusa, spesso sottovalutata e minimizzata, che ha portato a questa escalation paurosa di violenza e sopraffazione, chiediamo di voltare pagina in Italia e di cambiare musica!
Occorrono fatti concreti, programmi e interventi legislativi, e non parole vuote, retoriche e di circostanza, prive di concretezza e di incisività.
mons. + Giovanni Climaco MAPELLI
Arcivescovo e Primate
i Teologi del CENTRO STUDI TEOLOGICI - Centro Ecumenico - di MILANO
Milano, dalla Sede Diocesana il 25 Agosto 2009
tel. 339.5280021 - fax 02. 95310741
DOPO le polemiche per la denuncia a piede libero del pregiudicato 40enne
Il gip firma la richiesta di custodia cautelare per «Svastichella»
Confermata la misura della procura contro il pregiudicato che aggredì i due ragazzi gay
Il gip del tribunale di Roma La Viola ha firmato la richiesta di custodia cautelare in carcere per l’uomo di 40 anni, un pregiudicato soprannominato «Svastichella», che nella notet tra venerdì e sabato aggredì due giovani gay nel quartiere Eur, a Roma. Era la richiesta che il procuratore di Roma Giovanni Ferrara e il pm Pietro Pollidori avevano presentata al Gip. Il pregiudicato romano era stato denunciato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio dopo aver accoltellato uno dei due giovani e ferito, rompendogli una bottiglia sulla testa, il suo compagno.Il mancato fermo aveva provocato polemiche.
PROGNOSI RISERVATA - «Esprimo grande soddisfazione a nome mio, del ragazzo aggredito e della sua famiglia per la richiesta di carcerazione da parte della Procura di Roma». Lo ha detto Daniele Stoppello, avvocato del ragazzo aggredito nei pressi del Gay Village. Non migliorano, purtroppo, le condizioni del giovane ricoverato al Sant’Eugenio dove è stato sottoposto, a causa di una coltellata, ad un delicato intervento chirurgico. «Ho visto il ragazzo fino a pochi minuti fa e le sue condizioni rispetto a ieri sono sicuramente peggiorate. Alterna momenti di lucidità a momenti di incoscienza», spiega l’avvocato Daniele Stoppello, legale del 31enne marchigiano vittima di un’aggressione fuori dagli spazi della manifestazione Gayvillage. Da fonti sanitarie si apprende che le condizioni del ragazzo sono stazionarie, ma sempre gravi. La prognosi è riservata e sarà sciolta tra qualche giorno.
VICESINDACO - Il giovane ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio ha ricevuto lunedì mattina la visita del vicesindaco Mario Cutrufo. il primo cittadino, invece, incontrerà martedì mattina in Campidoglio le associazioni per la difesa dei diritti delle persone omosessuali. Il sindaco che aveva criticato aspramente la decisione del magistrato di denunciare a piede libero il pregiudicato 40enne. Ma dopo la richiesta di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio, Alemanno si è detto soddisfatto: «Si tratterebbe, qualora il Gip accogliesse la richiesta, di un passo importante per restituire fiducia alla cittadinanza in merito a una vicenda inaccettabile» ha detto il primo cittadino
L’INVITO ALLA CARFAGNA - Oltre all’incontro in Campidoglio, si parlerà di omofobia in una serata speciale al Gay Village. «Chiediamo al ministro Mara Carfagna e l’onorevole Paola Concia di venire al Gay village a discutere della legge contro l’omofobia che vorremmo venisse approvata persino prima delle unioni civili» ha detto Imma Battaglia, organizzatrice del Gay Village. Pronta la risposta della Concia, deputata del Pd e relatrice della legge: «Io sono disponibilissima e spero lo sia anche il ministro Carfagna - dice -. L’omofobia, vista l’escalation di questi giorni, è una vera e propria emergenza sociale. Mi appello ai deputati di centrodestra perchè si riesca ad approvare al più presto la legge bipartisan in discussione in Commissione Giustizia alla Camera».
MAGGIORE SICUREZZA NELLA ZONA- La Battaglia ha anche chiesto maggiore sicurezza nella zona di via delle Tre Fontane, all’Eur, dove si svolge la manifestazione: «Ci sono attività illegali in pieno giorno - accusa - . Questa è un’area che fa terrore ed è difficile da controllare perchè sovraffollata di manifestazioni. Noi ci siamo sentiti abbandonati - ha aggiunto Battaglia - con il nostro apparato di sicurezza che conta di più di 60 addetti, cerchiamo di colmare le lacune della legge e delle istituzioni, ma non possiamo fare tutto. Abbiamo più volte chiesto al sindaco che la zona del Gay village sia completamente cablata con le telecamere».
* Corriere della Sera, 24 agosto 2009(ultima modifica: 25 agosto 2009)
Fiamme al Qube, "Attacco omofobo"
Nella notte i vigili del fuoco hanno spento un principio di incendio davanti al locale che ogni venerdì ospita ’Muccassassina’, la più importante festa gay, lesbica e transessuale di Roma. Il Circolo Mario Mieli: "Un altro atto intimidatorio contro la comunità omosessuale" *
La scorsa notte la discoteca Qube, nel quartiere romano di Portonaccio, sede delle serate Muccassassina, la più importante festa gay, lesbica e transessuale della capitale, è stata presa di mira da ignoti che hanno infranto i vetri dell’entrata e gettato liquido infiammabile. L’intervento delle forze dell’ordine e dei pompieri, chiamati da alcuni passanti che avevano notato le fiamme, ha evitato il peggio.
Il fumo aveva già riempito il locale fino all’ultimo piano. La struttura in questo periodo è chiusa per ristrutturazione e per i preparativi della stagione invernale, ma vi lavorano operai ed erano in sede fino a pochi minuti prima.
"Questo episodio è gravissimo. L’assalto alla discoteca Qube è un ennesimo attacco di individui facinorosi e vigliacchi alla comunità gay, lesbica e transessuale che si ritrova da molti anni alla discoteca Qube per la festa più importante della comunità romana e non solo", ha detto Andrea Berardicurti, segretario politico del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, "Un atto intimidatorio che noi siamo certi abbia origine dalla cieca violenza verso la comunità gay, lesbica e transessuale che si registra anche negli ultimi fatti di cronaca. In questo generale clima di fanatica insofferenza la comunità lgbt non si lascerà però intimidire. Facciamo appello al Prefetto, al Questore e alle forze dell’ordine di perseguire con tenacia e fermezza gli attori di questi atti vandalici alle cose e alle persone. Sempre di più è necessario lo sforzo di tutti per un radicale cambiamento culturale che passa anche attraverso l’approvazione di leggi a tutela di gay, lesbiche e transessuali, finora fatalmente ignorate ma ormai ineludibili e non più rinviabili".
Il 12 settembre, in occasione della Notte Bianca in X Municipio, il Circolo Mario Mieli organizza una speciale serata Muccassassina alle Officine Marconi dal titolo ’Muccassassina - White Party - Piu’ cultura, meno paurà.
* la Repubblica/Roma, 26 agosto 2009