Ma non tornano i conti con Radio Vaticana e L’Osservatore Romano

Santa Sede: bilancio in attivo di 9,7 mln di Euro.

L’annuncio dato dal Cardinal Sebastiani. Presente in conferenza anche Padre Lombardi.
mercoledì 12 luglio 2006.
 

I conti della Santa Sede sono in attivo, anzi il bilancio consuntivo consolidato relativo al 2005 è "tre volte superiore" allo scorso anno, ma restano in rosso i conti della Radio Vaticana e dell’Osservatore romano. Sono i principali dati illustrati nel corso della conferenza stampa in cui è stato presentato il bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede e il bilancio del governatorato relativi al 2005 alla presenza del neodirettore della sala stampa, padre Federico Lombardi. La "buona notizia", ha detto il cardinale Sergio Sebastiani, presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, "è che il bilancio della Santa Sede per l’esercizio 2005 si è chiuso con un risultato positivo di 9,7 mln di euro, che rappresenta il valore più significativo negli ultimi 8 anni".

Rispetto al 2004, infatti, ha puntualizzato il "ministro dell’Economia" del Vaticano il risultato "presenta un miglioramento di circa 6,6 mln di euro". Insomma, un anno di "vacche grasse" per dirla con il porporato che si e’ chiuso comunque con un "saldo negativo di 11,8 mln di euro riferibile sostanzialmente - ha evidenziato il cardinale Sebastiani - ai risultati negati attribuiti alla Radio Vaticana (circa 23,5 mln di euro) e all’Osservatore romano (4,6 mln di euro)". Un deficit che, come e’ stato specificato nel corso della presentazione dei dati anche da monsignor Franco Croci, segretario della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, per la metà e’ stato coperto dal governatorato. In ogni caso Radio Vaticana sta attuando una "graduale riduzione di personale" nell’arco di 10 anni che portera’ entro il 2013 a ridurre i componenti da 395 a 335. "Abbiamo scelto 10 anni -ha spiegato padre Lombardi- perchè è il tempo necessario che consente di agire senza fare interventi negativi sul personale. Non sono previsti ne’ licenziamenti ne’ prepensionamenti".

Quanto al vecchio discorso di far quadrare i conti attraverso l’aiuto della pubblicità, il neodirettore della sala stampa vaticana che è anche direttore della Radio Vaticana ha spiegato che "nella situazione attuale la cosa non è concretamente realistica. I nostri ascoltatori, infatti, si attendono l’informazione sulla vita del Papa e della Chiesa". Nello specifico e’ stato segnalato come la "massa oblativa" proveniente da conferenze episcopali, diocesi, istituti religiosi, fedeli ed enti vari sia passata dai 73,3 mln di euro del 2004 a 73,9 mln. Un incremento si è invece registrato nei costi dell’intero settore: da 101,6 mln di euro del 2004 si è passati a 121,3 mln.

Un aumento che, come ha spiegato il cardinale Sergio Sebastiani, "e’ dovuto ai costi del comparto personale a motivo dell’aggiornamento e definizione delle quote a carico di ciascun amministrazione della Santa Sede per coprire pienamente il debito potenziale maturato verso tutto il personale in servizio e quello collocato in quiescenza dopo il 1° gennaio del ’93". Si è registrato inoltre un aumento anche degli oneri per le "manutenzioni e le riparazioni" che da 4 mln di euro del 2004 e’ salito a 10,5 mln di euro, relativo al consolidamento delle fondamenta, di solai, di muri verticali, dell’immobile di piazza di Spagna, sede della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e ai lavori di manutenzione straordinaria, ai palazzi del Sant’Uffizio e di via della Conciliazione. Il bilancio consuntivo della Santa Sede registra inoltre un saldo passivo di 7 mln di euro relativo ai costi sostenuti nel periodo della sede vacante. Come e’ stato precisato, questa voce nel conto economico riguarda soprattutto le gratifiche che sono state assegnate al personale dipendente.

(www.adnkronos.it)


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