In principio era la Buona-Parola ...

L’ITALIA ha, di nuovo e finalmente, coscienza dell’importanza del NOME e della Parola. Il governo Prodi ha rimesso al suo posto l’ "aggettivo" ... scomparso, al Ministero della PUBBLICA Istruzione !!!

venerdì 14 luglio 2006.
 
[...] Era stato lo stesso ministro Fioroni, durante l’anniversario di Capaci a ribadire che "nella nostra Costituzione il diritto alla salute, come quello alla formazione, sono beni di tutti indipendentemente da chi è chiamato ad erogarli" [...]

-  L’emendamento approvato oggi dalla Camera è stato inserito nel decreto sullo spacchettamento dei ministeri

-  L’annuncio di Fioroni: "Da oggi torna la Pubblica Istruzione"
-  Fu Letizia Moratti, nel 2003 a "togliere l’aggettivo" dal ministero*

ROMA - Dopo le promesse sono arrivati i fatti. Da oggi il ministero dell’Istruzione riacquista l’aggettivo "pubblica". Il decreto, annunciato dal ministro durante la commemorazione della strage di Capaci il 23 maggio scorso, è diventato oggi una realtà nelle parole di Giuseppe Fioroni durante il question time e, in particolare, in occasione di una risposta relativa a un’interrogazione sugli esami di maturità. La rimozione dell’aggettivo era stato il primo atto di Letizia Moratti, non appena fu nominata ministro.

L’emendamento votato oggi dalla Camera dopo essere già stato approvato in Senato, è stato presentato da Fioroni personalmente, e, per velocizzarne i tempi è stato inserito nel decreto sullo spacchettamento dei ministeri. Il provvedimento, per essere operativo, dovrà aspettare la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ma politicamente il passaggio è stato fatto.

Era stato lo stesso ministro Fioroni, durante l’anniversario di Capaci a ribadire che "nella nostra Costituzione il diritto alla salute, come quello alla formazione, sono beni di tutti indipendentemente da chi è chiamato ad erogarli". Gli aveva fatto eco il segretario nazionale della Cgil Scuola, Enrico Panini che, ritenendo positivo il ritorno alla parola "pubblico", "deve dare un segnale di cambiamento che va tuttavia riempito con i correttivi necessari alla legslazione in materia scolastica". (13 luglio 2006)

* WWW.REPUBBLICA.IT, 13.07.2006


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