Editoriale

Cambio di guardia alla Voce di Fiore: a Emiliano Morrone, deceduto, subentra il Grande Giornalista, per volontà del Dittatore. Ecco il suo primo editoriale, con l’annuncio del ripristino del Reddito minimo nella città dei Fiori e, soprattutto, con la decisione di cambiare il nome alla testata, che diventa "la Voce del vaso di fiori". Seguono sconvolgenti notizie da divorare

mercoledì 19 luglio 2006.
 

Qui si deve cambiar politica. E subito incominciamo con l’abolizione d’un nome infausto, quello della testata, la quale, per effetto delle leggi del Dittatore, diventa immantinenti "la Voce del vaso di fiori". Come il vaso che ha ammazzato e stecchito Morrone, volgare sobillatore, falso e putrescente - anche in vita - moralista del bene pubblico. Sì, occorre ricominciare da quel fortunoso episodio, che ha cambiato le sorti magnifichissime e progressivissime della città dei fiori, che non c’entra con Sanrermo. Il prossimo passaggio sarà, ovvio, l’ulteriore concessione di spazi a Federico La Sala, giusto per mostrare che qui il pluralismo è garantito e non ci preoccupa chi teorizza senza girare per voti casa per casa. Anzi, offriremo a La Sala anche altri e più allettanti spazi, consentendogli di agire come crede e di scrivere ciò che desidera. Il nostro sforzo, parallelamente, perpendicolarmente e tangenzialmente, sarà quello di riunire tutto l’assistenzialismo possibile, potenziando le misure che permettano a ognuno di non più lavorare e di acquistare apparecchi digitali e noiosissimi diversivi d’ogni fatta e marca. Ma solo ed esclusivamente e tassativamente nella nostra impareggiabile citta dei fiori. Dunquemente, il via al Reddito minimo d’inserimento, che ha rappresentato, costituito e incarnato una prebenda prelibatissima per la generalissima diffusione dell’ozio, dello spacchio e della filosofia fortissima del riposo, strumento di robustezza e salute perpetua. Il via, ordunque, orbene, orquando, or ora legale, ai postriboli di Stato, legalizzati e controllati dall’Ufficio di consulenza tecnica del Dittatore, che avrà il compito, non semplice, di gestire un meretricio inimmaginabile, secondo progetti destinati a sicure approvazioni provinciali, regionali, comunitarie, globali, intergalattiche e... no, quelle propro no. Va bene comunque, da che ci si potrà libidinosamente allenare con cagne magre e con vacche grasse, con Lanfianchi e Sensmondi, con signore e signorine d’ogni specie, statura, provenienza e chirurgia. Tutti i vizi della carne potranno essere soddisfatti da un’organizzazione fuori del comune, che provvederà financo all’allestimento di camere dotate di idromassaggio e proiettori di luride schifezze variegate, adatte a qualsivoglia genere di sanissima e auspicabile perversione. Il tutto grazie, ovviamissimamente, alle competenze consolidate dell’Ufficio di consulenza tecnica del cosiddetto "puttaneggio", che non è qui - né mai - da intendersi come scadimento dell’animo, invece preservato dall’assoluta compiacenza dei più alti ceti. L’Ufficio di consulenza tecnica, col suo dirigente Pascale Tonto, valuterà anche l’apertura di antri e fessure del piacere meccanici con congegni a fotocellula. I prezzi per i servizi completi saranno modici, contenuti nel tempo e convenienti. Coi nostri organi... di stampa penseremo a divulgare questo modello superlativo di vita e a far dimenticare ai concittadini quegli sciocchi residui delle filosofie politiche di emancipazione dispensate dagli illusi discepoli di pensatori poco maschi. Scrivete, se vi necessitano chiarimenti e precisazioni. La segreteria del Grande Giornalista è a vostra completa disposizione. Come devesi convenire.

Il Grande Giornalista, nuovo direttore di "la Voce del vaso di fiori"


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