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A MUHAMMAD YUNUS, "IL BANCHIERE DEI POVERI", IL PREMIO NOBEL PER LA PACE. Un altro mondo è possibile!!!

domenica 15 ottobre 2006.
 

Per l’Accademia di Stoccolma l’economista bengalese, fondatore della Grameen Bank, ha "creato sviluppo sociale dal basso"

Il Nobel per la pace a Yunus ha inventato il microcredito

Il vincitore: "Sostenete il sogno di un mondo libero dalla poverta"

di CRISTINA NADOTTI *

ROMA - Ha dato dignità e una speranza a milioni di poveri e con la sua Grameen Bank ha dato anche uno schiaffo alla Banca mondiale. Il premio Nobel per la pace del 2006 è Muhammad Yunus, bengalese, noto come "il banchiere dei poveri", perché ha istituzionalizzato i piccoli prestiti che hanno consentito, come dice la motivazione dell’Accademia di Stoccolma, "di creare sviluppo economico e sociale dal basso". Il Nobel conferito oggi a Muhammad Yunus fa seguito a quello per l’economia assegnato nel 1998 all’indiano Amartya Sen: Sen aveva enucleato i principi teorici che sono alla base del microcredito di Yunus.

Yunus e i suoi collaboratori hanno cominciato battendo a piedi centinaia di villaggi del poverissimo Bangladesh, concedendo in prestito pochi dollari alle comunità, somme minime che servivano per avviare progetti imprenditoriali. Un’azione che ha avviato anche un circolo virtuoso, con ricadute sull’emancipazione femminile, poiché Yunus ha fatto leva sulle donne per creare cooperative e promuovere il coinvolgimento di ampi strati della popolazione.

Il professor Yunus è nato nel 1940 a Chittagong, il più importante centro economico del Bengala Orientale. Terzo di 14 figli, cinque dei quali morti ancora bambini, ha studiato nella sua città poi, dopo la Fulbright, ha conseguito il dottorato all’università Vanderbilt di Nashville, nel Tennessee. Nel 1972 è diventato capo del dipartimento economico dell’università di Chittagong. Nel 1983 ha fondato la banca Grameen e nel 1997 ha presieduto a Washington la prima conferenza mondiale sul microcredito. La sua storia personale e i fondamenti del sistema della Grameen Bank sono descritti nel libro "Il banchiere dei poveri", che gli è valso numerosi premi in tutto il mondo.

La Grameen Bank oggi ha 1.084 filiali e vi lavorano 12.500 persone. I clienti in 37mila villaggi sono 2 milioni e 100mila, per il 94 per cento donne. Il sistema non è in perdita: il 98 per cento dei prestiti viene restituito. Nel suoi libro Yunus rivolge critiche feroci al sistema della Banca Mondiale e dei sussidi ai paesi sottosviluppati e non tace dei tentativi fatti dall’organizzazione internazionale per inglobare la sua Grameen Bank, tentativi che l’economista bengalese ha sempre respinto decisamente.

Tuttavia il "sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all’interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a quelli della Grameen. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento usati in tutto il mondo per promuovere sviluppo economico e sociale, diffuso in oltre 100 nazioni in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla - ha detto una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero".

"Attraverso culture e civiltà, Yunus e la Grameen Bank hanno dimostrato che anche i più poveri fra i poveri possono lavorare per portare avanti il proprio sviluppo", si legge nelle motivazioni, scritte dalla giuria di cinque membri che ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2006 a Muhammad Yunus. "La pace duratura non può essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino mezzi per uscire dalla povertà - continua la motivazione - il microcredito è uno di questi mezzi".

"Sono felicissimo, non posso credere che sia accaduto davvero. Voi sostenete il sogno di un mondo libero dalla poverta" è stato il commento a caldo fatto da Yunus ai microfoni di una radio norvegese. "Il Nobel è una grande cosa - ha continuato Yunus - per me e per la nazione, ma ci carica di nuove e maggiori responsabilità. Il Bangladesh deve sradicare la povertà dal paese e impegnarsi per combatterla ed eliminarla in tutto il mondo". L’economista bengalese, nonostante l’enorme successo ottenuto dal sistema da lui inventato, non ha mai smesso di lavorare dal basso, seguendo passo passo le attività dei suoi collaboratori e accettando gli inviti di organizzazioni in tutto il mondo per parlare e diffondere il microcredito. (13 ottobre 2006)


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www.repubblica.it, 13.10.2006


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