Destinati i beni della ’ndrangheta
Ville, case e terreni a 36 comuni
In totale, 221 immobili. Sale all’82% la percentuale dei riutilizzi
REGGIO CALABRIA - Ville, terreni, appartementi: 221 beni confiscati alla criminalità organizzata sono stati destinati a 36 comuni della provincia di Reggio Calabria. Alla firma del Protocollo d’Intesa hanno partecipato l’Agenzia del Demanio, la prefettura di Reggio Calabria, il Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, l’A.N.C.I. Calabria, la Regione Calabria e la Società Italia Lavoro.
Si tratta, in totale di 98 tra appartamenti, abitazioni e ville; 19 box e altre pertinenze; 19 fabbricati; 21 locali e 64 terreni. L’accordo sancisce la costituzione di un tavolo istituzionale di governance regionale che ha l’obiettivo di programmare il riutilizzo dei beni confiscati e di accelerarne la destinazione finale attraverso la collaborazione attiva degli enti locali interessati.
Questo Protocollo, dopo quello siglato nel febbraio 2007 con cui è stato destinato al Comune di Reggio Calabria un pacchetto di 48 immobili, rappresenta un passo decisivo nella destinazione dei beni in Calabria, terza regione, alle spalle di Sicilia e Campania, con la più alta concentrazione di sequestri alla criminalità organizzata. Grazie alla firma sottoscritta, la percentuale delle "ridestinazioni" è cresciuta dal 64% all’82%, per un totale di 1009 pezzi di patrimonio che possono essere finalmente utilizzati per scopi sociali.
Il tavolo tecnico, costituito per la prima volta, dovrà determinare gli indirizzi e le finalità dell’azione, coordinare le iniziative per il riutilizzo e riaffermare il principio della legalità, attraverso un impiego socialmente ed economicamente utile. I vari soggetti coinvolti si impegnano a garantire la collaborazione e l’assistenza per la destinazione dei beni oggetto di futura gestione dell’Agenzia del Demanio.
Il tavolo istituzionale regionale e la destinazione di ’’pacchetti’’ rappresentano due modalità operative per rendere sempre più snelle ed efficaci le procedure per il trasferimento dei beni.
L’impegno per il 2008 è proseguire nello smaltimento dello stock pregresso dei beni ancora da destinare e consentire una gestione a regime delle nuove confische.
* la Repubblica, 31 marzo 2008