La Voce di Fiore

A noi San Giovanni in Fiore piace a prescindere, perché è la nostra terra. Vorremmo che sia valorizzata e salvaguardata, nulla di più

lunedì 11 dicembre 2006.
 

Nei prossimi giorni sulla Voce di Fiore non parleremo di San Giovanni in Fiore. Non è una resa, ma una forma di protesta, semplice, che vogliamo esprimere col silenzio. Ci siamo chiesti che senso avesse continuare a scrivere, descrivere, criticare. E la risposta che ci siamo dati è questa: sentirci dire dai molti: “Vedete sempre male”, o “esagerate, non è così”, o “questi metodi sono sbagliati”. Allora, stiamo in silenzio per non dover puntare il dito. Cambiamo linea e lasciamo a voi il giudizio su ogni cosa. Ce l’avete gli occhi per guardare o no? Se ce l’avete, giratevi intorno e chiedetevi se le cose a San Giovanni vanno bene, se ci sono miglioramenti, se l’operato amministrativo vi piace. Qualora le risposte siano affermative, prendete questo articolo come lettera morta o delirio di nullafacenti, e godetevi il giornale che parla di tutt’altro che della città di Fiore. Viceversa se sono negative non aspettatevi che noi, sempre ribelli, continuiamo a criticare: l’abbiamo fatto e ora preferiamo stare in silenzio. Non è bello né appagante esprimere giudizi negativi, mettendosi contro l’amministrazione comunale. Non speriamo in un tornaconto, ma possiamo eludere l’accusa, per infondata che sia, di essere maleducati, che vogliamo non solo non essere ma anche non apparire. Nondimeno, piuttosto che fare le lodi, preferiamo parlare d’altro. I giornali locali dedicano già abbastanza spazio alle cose belle, delle quali non possiamo che gioire. Ma non ce la sentiamo di caricarle di ulteriore enfasi. Pertanto ci rivolgiamo a voi, gente che ha studiato, vissuto fuori, conosciuto realtà diverse e gente che è rimasta. Ci rivolgiamo non in veste di bastion contrari, né di coloro che sembrano avere la verità o il monopolio dell’etica pubblica. Siamo imperfetti e opinabili più di voi. Semplicemente vi passiamo la palla, perché ognuno si assuma le responsabilità delle proprie scelte. E’ troppo facile andare in edicola, spinti dalla curiosità e dalla voglia di evasione, a comprare la Voce (come un tempo si faceva coi primi numeri cartacei), giornale che forse dice le cose che in fondo pensate, siccome intelligenti, ma poi nelle cabine elettorali ripetere sempre lo stesso film. E’ troppo comodo dilettarsi (o dolersi) dell’ardire di pochi dietro il quale nascondere la propria persona o repressione a causa del timore reverenziale verso i potenti di sempre, affollando le sale del Dino’s e partecipando alle strategie di potere. A noi San Giovanni in Fiore piace a prescindere, perché è la nostra terra. Vorremmo che sia valorizzata e salvaguardata, nulla di più. Nessun pregiudizio abbiamo verso il fare altrui. Solo un giudizio politico, col dovuto distinguo, abbiamo sempre espresso, fiduciosi nella dialettica democratica e nel miglioramento. Dei politici locali non vorremmo più parlare male in futuro. E soprattutto non vorremmo che il giudizio - anche se negativo comunque nobile - sia confuso col pregiudizio. Se ritenete che nemmeno un briciolo di ragione abbiamo di scrivere, ditelo e taceremo anche noi su San Giovanni come Emiliano ha deciso di fare.

Vincenzo Tiano


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