Festival

Festival di Sanremo: gli inciuci, le raccomandazioni, le torte, i tortini, gli impasti e le parvenze d’una grande parata con tanti cosmetici e trucchetti da prima Repubblica - di Cosmo de La Fuente

Il falso d’autore imperversa nella kermesse canora più seguita e discussa d’Italia. Il marcio avanza a suon di musica, nel bel paese dell’etica distrutta dal commercio etereo di Mammarai
mercoledì 21 febbraio 2007.
 

Figli d’arte all’attacco, il festival di Sanremo sta per iniziare e come non potevano mancare i fortunati figli di padri e madri già veterani dello spettacolo? Quelli che poi si lamentano dicendo di venire penalizzati dal fatto di essere figli d’arte. Figli di Morandi, di Celentano, nipoti di Renzo Arbore e chi più ne ha più ne metta. Anche se il Pippo nazionale tenta di farci credere che le selezioni siano del tutto lontane dalle raccomandazioni, noi artisti ‘sfigati’ e ‘scafati’ sappiamo che così non è. Ancora nessuno si è deciso ad entrare nel marcio mondo del festival, andando a ritroso, per scavare per bene nelle porcherie di tutte le edizioni festivaliere, non solo quelle baudine, occore vivisezionare anche quelle storiche del fu Ravera. Quest’anno, probabilmente, nemmeno ‘Striscia la notizia’ si occuperà in maniera decisa delle ‘porcherie’ sanremesi dal momento che la bella Michelle Hunziker fa parte della conduzione. Ci rimangono ‘le iene’ e, sicuramente, ‘La voce di Fiore’. Saranno certamente milioni i telespettatori in attesa di vedere la sfilata canora, ignari di quanto possa essere tutto organizzato e pagato, in diversi modi. Questo mondo va così ma deve cambiare. Avete visto Raffaella Zardo? Meterorina di Studio Aperto, anche presentatrice di trasmissioni della stessa rete, sta con Emilio Fede. Lui sostiene che si tratti soltanto di un’affettuosa amicizia e per quello la porta con sé alle Maldive insieme a Briatore e compagna. Reduce da scandali che avevano, all’epoca, colpito Valerio Merola patron di ‘Bravissima’, Raffaella torna più agguerrita che mai, tutta unghie e..... E’ proprio vero che la lupa perde il pelo ma non il vizio. Eccola al fianco di nonno Emilio e quindi, forte dell’appoggio di un altro capetto tv, offre amore (?!?) e riceve visibilità. Fino a quando? Non appena avrà raggiunto la giusta notorietà salperà per altri porti. Come ho detto molte volte chissà quanti maschietti, se fossero nati femminucce, avrebbero usato le stesse armi, e poi, come dice Paris Hilton: - meglio cambiare no?- Per fortuna c’è Sky, almeno avremo la possibilità, rimanendo a casa, di vedere qualcosa di meglio in tv oltre al festival della menzogna all’italiana. Quando io stavo per entrarci mi sono trovato di fronte a scelte e compromessi difficili da digerire, il mio posto se l’è soffiato il figlio di Domenico Modugno. Pensate che ora questo tipo non canta nemmeno e vive di rendita, invece per me era proprio occasione di lavoro. Chi se ne frega, prima o poi tutto viene a galla, lo abbiamo visto con ‘mani pulite’, ‘malasanità’, ‘vallettopoli’, ecc. ecc. Quanti hanno scritto riferendosi al mio precedente articolo su ‘La voce’ per raccontarmi della loro esperienza, persino qualcuno che suonava per cantanti celebri che ci hanno partecipato. Tutti sanno ma nessuno parla. Pippo Baudo, tra l’altro, è una specie di fenice che risorge continuamente dalle ceneri, persino la sua ex moglie Katia ha ritrattato tutto e ora chiede a gran voce di poter tornare insieme a lui, ma da quell’orecchio non ci sente il nostro pippone. Robi Facchinetti canterà insieme a suo figlio Francesco, ex Dj Francesco, ex naufrago dell’isola dei famosi (vedi Lele Mora miscelato con i Pooh), poi c’è Jasmine, figlia della compianta Stefania Rotolo, e via discorrendo. E’ mai possibile che non ci sia nessuno che arrivi da un coro di paese, da una manifestazione di piazza o da scuole di canto? La cosa mi risulta molto sospetta, ma anche questa è Italia. D’altra parte anche il ‘grande fratello’ ci insegna che i casting sono tutte balle. Caro Baudo, smettila di farci credere che tutto sia pulito e senza raccomandazioni di sotto banco, come al solito il festival sarà stato fatto a tavolino almeno al 99%. O sbaglio? Rispondi qui se vuoi, lo so che leggi anche tu questo pezzo! Che cavolo parliamo sempre di Berlusconi se l’Italia va tutta allo stesso modo? Ognuno tira l’aria al proprio mulino e fer raggiungere uno scopo non si guarda chi si calpesta. Ma sarà solo il festival di Sanremo a contenere tante maialate? Non credo proprio. La voglia di sesso e di sentirsi invidiati, colpisce milioni di nonnetti in andropausa, non si limita al festival, se ne vedono di tutti i colori. Ultimamente ho preso parte a un meeting dove un’agenzia di casting torinese sceglieva gli artisti che avrebbero dovuto partecipare a una certa trasmissione televisiva molto ambita. In futuro potrei svelarvi anche di chi si tratta. Facce da intenditori che guardano gli artisti che si esibiscono, lo fanno con aria di superiorità ben sapendo chi parteciperà e chi no e pregustandosi le chiappe e le labbra di questa o quella puttanella che, pur di entrare, è disposta a dare il meglio di sé. Un sacco di vecchietti dai capelli tinti e dalle pance immense si accompagnavano a ragazze sotto i 25 anni, tutte dal fare puzzoso e fanatico, atteggiamenti da diva pur essendo nullità (come dice Katia Ricciarelli) spesso nemmeno belle ma tutte con le tette gonfiate e le labbra siliconate a mo’ di bracioletta al sugo. Quanta comicità osservarle mentre si guardano in cagnesco tra di loro e i nonni si fanno i complimenti l’un con l’altro: “come sei ringiovanito!” - “ho perso peso”, “sei un tipo in gamba tu”, e cose del genere. Fosse una mia figlia la riempirei di schiaffoni e calci nel culo. Dove cavolo sono i genitori di queste ragazze? Non dimenticherò mai Flavia Fortunato, la ragazzina calabrese che per anni è stata proposta in tutte le salse in televisione e che mai è arrivata ad essere una star, il suo uomo era un discografico che poteva essere suo bisnonno. Ma queste cose non si devono dire, si taccia la verità altrimenti non si lavora più in questo ambiente di palloni gonfiati. E’ vero che il potere del sesso non conosce limiti. James Piacenza, dipendende di IBM è stato licenziato perché non poteva far a meno di fare sesso virtuale. Chattando, ore ed ore, con persone nascoste da un nic in un sito porno. Sicuramente lavorava di mano quindi, piuttosto che virtuale, lo definirei virtual masturbatorio. Ma non toglieva il posto a nessuno, al massimo rubava lo stipendio, dal momento che veniva pagato per venire. Ma anche lui, poveraccio, faceva parte di tutti i ‘paperini’ italiani che non riescono ad emergere dallo stato di indifferenza e anonimato in cui vivono. Questo per dimostrare, ancora una volta, che in qualsiasi modo vogliamo leggerlo, a comandare il pianeta è sempre lui, quello dalla S miracolosa il sesso questo sconosciuto, componente importante, insieme a quella della politica e del denaro per ottenere tutto. Una signora napoletana a cui stavo raccontando come va il mondo dello spettacolo, mi ha detto che è sempre stato così e, citando un proverbio ha sentenziato: “vale più un pelo di fessa che una trave in un occhio”. Ricapitolando: - o sei figlio d’arte, oppure diventi un gran figlio di puttana, cominci ad avere il classico pelo sul cuore e non guardi più in faccia a nessuno, sferrando, se necessario, anche colpi bassi. Chi non ce la fa è destinato a rallentare al massimo il suo cammino verso il successo. Quello che non capisco è perché vengono effettuati dei casting se dopo, si sa, come va a finire? Siamo allo stesso livello dei concorsi statali per entrare alla Poste, alle ferrovie o in banca. Tutti a fare le prove e poi passa quello o quella spinta. I test servivano solo a coprire le magagne, credetemi, una sorta di pagliacciata per coprire la realtà. Mi scrive il mio agente artistico, Kim Bikila, della MalcolmX, il quale sostiene che nel mondo del cinema esiste una vera e propria discriminazione razziale, dove, ad esempio, la donna di colore viene prescelta, in rapporto da 1 a 10, per ruoli da prostituta,come se il colore della pelle fosse determinante. Nessuno pensa che la stragrande maggioranza delle attrici europee, per non soffermarci solo su quelle italiane, sono arrivate a certi ruoli passando da un letto all’altro di produttori e registi. Quale ruolo sarebbe più indicato per loro che quello di una volgarissima prostituta? Kim dice: “ la moda come il cinema contempla tutti i colori. Il cinema europeo dovrebbe usare interpreti di tutte le razze, indipendentemente dal colore della pelle e dalla sua provenienza, per tutti i ruoli e non soltanto in quelli minori che offendono la dignità umana. Come il caso della prostituta sempre nera e sempre straniera. Mi faccio promotore del “no razzismo artistico”. Chi volesse aderire a tale iniziativa è pregato di mettersi in contatto con me, in modo che possa apporre la firma. Io l’ho già fatto, ovviamente. Chi ha delle belle storie sanremesi o simili, di penalizzazione, discriminazione e raccomandazione è vivamente pregato di mandare una mail al mio indirizzo di posta elettronica. Facciamoci sentire! Intanto prepariamoci a goderci il festival più falso della televisione italiana, San Remo. E’ in arrivo Coronel Milza da Caracas, l’incontro di Roma è vicinissimo. Almeno lui non ha peli sulla lingua e sbatterebbe la sua verità in faccia a chiunque, anche al direttore della Rai Fabrizio del Noce, quello che non vuole più Raffaella Carrà. Chissà come mai? Vi lascio per un po’, oltre all’appuntamento con il Coronel devo anche infiltrarmi dietro le quinte del festival, camuffato da operaio (non dico di cosa per evitare di venire individuato), per potervi riverlare, poi, i retroscena.

Alla prossima.

Cosmo de La Fuente

www.cosmodelafuente.com cosmo@cosmodelafuente.com

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