Di Cosmo de La Fuente

Casting: attori, cantanti, ballerini, ballerine, pittori, giornalisti, scrittori, modelle e modelli venezuelani e italo-venezuelani all’assalto

lunedì 18 giugno 2007.
 

Da artista italo venezuelano mi sono preposto di creare un data base di tutti i venezuelani che oggi sono in Italia. Attori, cantanti, ballerini, pittori e via discorrendo. Nominativi che proverò anche a segnalare al mio direttore di agenzia il quale, oltre me, propone attori stranieri al produttori cinematografici. Inserirò questo elenco nel mio blogpress italo venezuelano. Come fare? Basta inviare il nome, data e luogo di nascita, indirizzo attuale, e una fotografia bella di buona definizione.

Tutto gratis ovviamente, è capitato anche a me di trovarmi in agenzie, anni fa, dove, se non ti chiedevano di visionare gli attributi era per spillarti dei soldi. Perché lo faccio? E’ un modo per offrire visibilità ai venezuelani e italo venezuelani in Italia, una sorta di vetrina specializzata per noi.

Cosa ci guadagno? Niente! Vi sembra impossibile? Provate per credere. Da qualche parte bisogna iniziare per ripulire questo schifosissimo mondo del cinema e della tv italiana, fatto di compromessi sessuali, raccomandazioni di ogni tipo e coca party.

Pare che se non si appartiene all’agenzia di Lele Mora, come la Yespica, non si riesca a lavorare in televisione. Stessa cosa, l’abbiamo detto molte volte, per i vari festival canori e trasmissioni televisive.

So di essere diventato un po’ fastidios per qualcuno, ma, ragazzi miei, bisogna sempre restare zitti? Se tutti raccontassimo apertamente la nostra esperienza in materia, anche e ,soprattutto, quelli che oggi hanno un nome almeno medio nel panorama dello spettacolo italiano, sicuramente il processo di mutamento della corruzione, dei quaqquaraqquà e del ricatto telecinematografico riceverebe un colpo mortale.

Fate attenzione ragazzi e ragazze che cominciate, mucho cuidado. Al mio ritorno da Miami, primi di luglio, comincerò a sistemare tutto il materiale che nel frattempo mi sarà giunto all’email di ‘Familia Futura’.

Ne ho piene le tasche di storie di sesso e vallettopologia legate a provini e inserimenti in agenzie di spettacolo e cose varie. Negli ultimi tempi ne ho sentite troppe e tutto ciò non fa che aumentare il desiderio di cambiare qualcosa. Mi rivolgo quindi agli artisti affinché parlino e ai produttori cinematografici nonché autori televisivi interessati a volti particolari, e non come troppo spesso accade, a ragazzine procaci e piacioni accondiscendenti, esperti soltanto nell’apertura di cosce e a piegamenti a 90°. Non sono Lele Mora, e meno male!

Non sono nemmeno un casting director, grazie a Dio, sono soltanto uno dei tanti artisti italo venezuelani in Italia, uno che ha la fortuna di di essere odiato moltissimo e amato un pochino e quindi, per forza di cose, seguito abbastanza.

A parte gli scherzi, anche la storia che mi ha raccontato Alejandra, una ragazza cubana che vive a Milano, mi ha ulteriormente convinto che occorre un cambiamento radicale.

Alejandra studia recitazione e ,per sbarcare il lunario, si esibisce come cubista, sempre in attesa della grande occasione. Ha vissuto un paio di casting negativi e ne racconta uno.

Alejandra: “Una volta decisi di partecipare a un casting, non era specificato che si trattava di un film ‘particolare’, ci andai. Mi accorsi che si trattava di un film porno solo quando mi accolsero due uomini con cravatta che cominciarono a farmi delle domande strane del tipo: che reggiseno usi? Ti piace la cinematografia a sfondo sessuale? Mi chiesero di spogliarmi e, sperando di diventare famosa, accettai di farlo, uno di loro mi toccò per vedere la mia reazione, credo. Mi facevano schifo veramente ma pensai che qualcosa di simile avevano fatto molte attrici che oggi sono famose. Chiamarono un ragazzo e con lui mi invitarono a improvvisare una scena di sesso. Solo per la prova, che consisteva in un rapporto orale, mi diedero 150 Euro. Alla fine non ottenni la parte e io mi sentii veramente una puttana, nessuno mi aveva costretta, non ero stata vittima di alcuna violenza. Quando ne parlai con una mia amica mi disse che non ero altro che quello,una puttana, dal momento che mi avevano pagato per un rapporto sessuale ripreso da una telecamera. Le mie illusioni di diventare una star del cinema si infransero in questo modo. E’ durissima la vita di chi comincia e se non hai la possibilità di farti aiutare da qualcuno non combini mai nulla ecco perché, delle volte, si deve scendere a compromessi. Non accetterò mai più di fare sesso durante un provino, ovviamente, ma ci vorrebbe un maggior controllo. Il confine tra personaggio dello spettacolo, se sei una ragazza, e la prostituzione, è molto sottile”.

Non bisogna certo generalizzare, ma il fenomeno esiste, anche per i maschietti. Aspetto quindi le mails dei venezuelani e italo venezuelani ‘artistoidi’. Todos los panas.

www.familiafutura.blogspot.com

Cosmo de La Fuente


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