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IRAN. "LIBERI I MARINAI INGLESI". FINALMENTE!!! LONDRA: "ASPETTIAMO". Prima condotti all’ambasciata britannica, poi all’aeroporto di Teheran. RIENTRATI - a cura di pfls

giovedì 5 aprile 2007.
 
[...] Teheran a Londra: "Non puniteli". Il capo di Stato iraniano ha anche chiesto al governo di Londra di "non punire questi militari per aver ammesso l’aggressione e avere detto la verità", riferendosi alle parole pronunciate da alcuni degli ostaggi in diretta televisiva, quando avevano "confessato" lo sconfinamento in acque iraniane. Ahmadinejad ha chiesto inoltre al governo di Tony Blair di far ritorno "alla giustizia e alla moralità", invece di "rafforzare le tensioni internazionali e aumentare il proprio armamento nucleare" [..]

Parole a sorpresa durante una conferenza stampa a Teheran. Prima condotti all’ambasciata britannica, poi all’aeroporto di Teheran

-  Iran, Ahmadinejad annuncia
-  "Liberi i marinai inglesi"

Il capo di Stato iraniano: "Non puniteli perché hanno confessato l’errore" *

TEHERAN - I quindici marinai inglesi saranno liberati oggi. Lo ha annunciato il presidente iraniano Mahmoud Amahdinejad, nel corso di una conferenza stampa a teheran, durante la quale ha anche conferito una medaglia ai militari iraniani che lo scorso 23 marzo hanno catturato e arrestato i britannici nello Shatt el Arab, accusandoli di aver sconfinato nelle acque territoriali iraniane. Il capo di Stato, nel corso del suo intervento trasmesso in diretta televisiva, ha anche lanciato un duro attacco al Consiglio di sicurezza dell’Onu colpevole, a suo dite, di non aver impedito l’occupazione dell’Iraq e i "crimini in Palestina". Ahmadinejad ha anche accennato al fatto che l’Iran potrebbe riprendere le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, sempre che il presidente americano George W. Bush cambi atteggiamento.

Londra: "Aspettiamo". "E’ una notizia incoraggiante ma abbiamo bisogno di conoscere i dettagli": questo il primo commento di Londra alla notizia della liberazione di 15 marinai che, secondo quanto affermato dal presidente iraniano, al termine della conferenza stampa dovrebbero essere rilasciati, accompagnati all’aeroporto di Teheran e imbarcati su un volo. "Stiamo esaminando quanto detto - osserva Downing Street - e aspettiamo l’esito delle parole del presidente, stiamo cercando di stabilire che cosa queste affermazioni significano in termini di metodo e tempi".

Ahmadinejad: "Sono stati graziati". Nell’annunciare la decisione di rilasciare i militari britannici, Ahmadinejad ha ribadito "il nostro diritto di sottoporli a un processo", sottolineando che "malgrado questo, sono stati graziati, e vogliamo offrire al popolo britannico la loro libertà".

Teheran a Londra: "Non puniteli". Il capo di Stato iraniano ha anche chiesto al governo di Londra di "non punire questi militari per aver ammesso l’aggressione e avere detto la verità", riferendosi alle parole pronunciate da alcuni degli ostaggi in diretta televisiva, quando avevano "confessato" lo sconfinamento in acque iraniane. Ahmadinejad ha chiesto inoltre al governo di Tony Blair di far ritorno "alla giustizia e alla moralità", invece di "rafforzare le tensioni internazionali e aumentare il proprio armamento nucleare".

I rapporti con gli Usa. Se il presidente americano George W. Bush "cambia il suo comportamento", c’è la possibilità "che l’Iran riprenda i rapporti con Washington". Così Ahmadinejad, nel corso della conferenza stampa, ribadisce la posizione espressa da anni dai vertici della Repubblica islamica. A una giornalista che gli chiedeva se Teheran sarebbe disposta a riallacciare i rapporti con gli Stati Uniti, il capo di Stato ha replicato: "Abbiamo già detto che con il comportamento attuale del governo Usa, non solo la nostra nazione, ma nessun’altra nazione sarebbe disposta a riprendere le relazioni. Del resto non siamo stati noi a interromperle". Fu Washington, 27 anni fa, a chiudere le relazioni diplomatiche, dopo la cattura di 63 ostaggi (rilasciati dopo 444 giorni) nell’ambasciata Usa a Teheran, nel novembre del 1979.

"Perché una donna-soldato?". Un interrogativo significativo quello che il presidente iraniano rivolge a Tony Blair: "Fra i britannici arrestati c’era una donna, madre di un bambino. Perché affidate una missione come quella di controllare il mare alla madre di un bambino?".

LA LIBERAZIONE: video.

LE FOTO

* la Repubblica, 4 aprile 2007


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